Titoli tecnologici e dazi: 5 considerazioni chiave per gli investitori
In un contesto volatile e incerto per le azioni globali, dopo la bomba dei dazi statunitensi, il team Global Technology Leaders evidenzia i fattori alla base delle sue riflessioni e delle sue decisioni d'investimento.

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In sintesi
- In primo luogo, l'impatto diretto dei dazi sulle società tecnologiche è basso. I semiconduttori sono espressamente esenti dai dazi, così come altri comparti designati come servizi, in particolare i software.
- Ad oggi, non è chiaro se i dazi rappresentino un rischio di evento temporaneo o se diventeranno un rischio economico di secondo ordine a più lungo termine. Per la selezione dei titoli è più importante comprendere la contrapposizione tra ciclicità e crescita secolare.
- L'aumento del rischio di un rallentamento economico spinge a ripensare le allocazioni, rivolgendosi a titoli meno liquidi e altamente ciclici, con un focus sulle società tecnologiche che per dimensioni, redditività e bilanci dimostreranno una certa resilienza.
Dopo l'annuncio di DeepSeek, all'inizio di quest'anno, abbiamo assistito a una correzione continua dei titoli tecnologici che ha portato a una rivalutazione degli investimenti in AI e a un rinnovato interesse per le aziende cinesi del settore. Più di recente, l'annuncio di Trump di un "Liberation Day" con dazi più alti del previsto per tutti i paesi ha scatenato un sell-off generalizzato in tutti i settori, in particolare nelle aree cicliche come quelle dei semiconduttori e dell'hardware, due comparti che sono di fatto esentati dai dazi o possono sopportarne l'impatto diretto, ma sono esposti all'impatto di secondo ordine della distruzione della domanda e di un possibile rallentamento economico. Nonostante il clima ribassista, riteniamo opportuno ricordare agli investitori che il settore tecnologico rimane ben posizionato rispetto ad altri settori, beneficiando di molteplici fattori di crescita secolare, nonché di bilanci molto sani e di una forte generazione di flussi di cassa.
Una correzione del settore tecnologico può essere salutare
Siamo inoltre del parere che le correzioni a breve termine possano essere positive per il settore, dato che alcuni comparti possono essere inclini a un'esuberanza eccessiva. Tutto ciò premesso, se consideriamo il settore Tech nel suo complesso, possiamo rilevare che altri comparti appaiono sottovalutati in termini sia relativi che assoluti, se si tiene conto del potenziale di crescita dei temi secolari che stanno trainando questi titoli. Ad esempio, Amazon continua a essere scambiata con un notevole sconto rispetto a Walmart, nonostante abbia margini significativamente più alti e prospettive di crescita migliori.
Per gli investitori del settore tecnologico, riteniamo che ci siano 5 considerazioni chiave che vale la pena tenere a mente nell'attuale contesto di turbolenza del mercato:
1. L'impatto diretto dei dazi sulla tecnologia è basso
Nel complesso, gli annunci di dazi del Presidente Trump hanno un impatto meno immediato sul settore tecnologico, in particolare perché i semiconduttori sono scorporati dai dazi, così come i software, che rientrano tra i servizi (solo i beni materiali sono soggetti a dazi). Sul campo, abbiamo parlato con le aziende per capire come stanno gestendo la situazione e quali sono le reazioni dei clienti e l'impatto attuale sulle loro attività. Ad esempio, abbiamo appena contattato telefonicamente Jabil, una delle più grandi aziende di produzione a contratto del mondo, con clienti come Apple, Amazon e Tesla. Jabil ha sottolineato che la produzione al di fuori del Messico è ancora esente dai dazi, ai sensi dell'accordo tra Stati Uniti, Messico e Canada. Tenuto conto dell'ampio differenziale di costo della produzione in Messico (6 dollari contro 33 dollari) rispetto agli Stati Uniti, le aziende sembrano disposte ad assorbire i dazi nei costi della produzione nel Paese. Questa reazione ci ha alquanto sorpreso ma è la prova della resilienza di alcune di queste supply chain e dei loro clienti.
2. L'inflazione generata dai dazi avrà un impatto diretto sulla tecnologia
Dal nostro punto di vista, le implicazioni dirette sul comparto saranno legate all'effetto inflazionistico dei dazi, oltre che al rallentamento della crescita economica a fronte di un indebolimento della fiducia dei consumatori e delle imprese, man mano che le decisioni di acquisto vengono riconsiderate. Continuiamo a monitorare lo stress finanziario nel sistema e prestiamo costantemente la massima attenzione alla disciplina di valutazione.
Ma anche in un contesto di crescita più lenta, consideriamo la tecnologia come la scienza della risoluzione dei problemi, con molte aree di resilienza economica. La sicurezza informatica può essere un esempio chiave, mentre l'aumento della spesa per la difesa trainerà la domanda di software, semiconduttori e connettori. Inoltre, storicamente, i rallentamenti economici hanno dimostrato di avere un effetto catalizzatore per l'adozione di nuove tecnologie, destinate ad aumentare l'efficienza e la produttività.
3. Rischio di evento vs rischio economico?
Per valutare meglio l'impatto dei dazi, dobbiamo determinare se si tratterà di un rischio a breve termine, se i negoziati e le concessioni si concretizzeranno nelle prossime settimane, o se Trump rimarrà irremovibile e potrebbe trasformarsi in un rischio economico più ampio e di lungo termine. Durante la pandemia, c'è stata una correzione molto netta delle aspettative di guadagno nel 2020, con rapide revisioni al ribasso degli utili. Poi, quando la tecnologia è diventata centrale nel modo in cui le aziende operano e le preferenze dei consumatori sono cambiate durante il COVID, abbiamo assistito a una fortissima ripresa degli utili.
Non abbiamo ancora osservato a una correzione significativa degli utili, ma è qualcosa che stiamo monitorando con attenzione. Finora, quest'anno, c'è stato un ripiego di circa il 14% delle revisioni degli utili del settore tecnologico. Qualsiasi ulteriore importante revisione al ribasso delle aspettative sugli utili nei prossimi mesi, fra stagione della pubblicazione dei risultati e trattative sui dazi, sarebbe per noi positiva, nel caso si avvicinasse ai minimi storici delle revisioni negative e stabilisse una base di riferimento più bassa per gli utili futuri, superabile a partire dalla seconda metà dell'anno. Si tratterebbe in effetti di una dinamica simile a quella vista nel primo semestre del 2020.
4. Resilienza: tecnologia e AI sono ormai priorità nazionali
I dazi non impediranno all'UE, alla Cina o ad altri Paesi di rinunciare ai piani per creare data factory sovrane per l'AI. L'AI è ormai da molti anni al centro delle dinamiche geopolitiche, pertanto l'impatto incrementale dei dazi sarà probabilmente minimo, dato che le supply chain sono già state riorganizzate per riflettere il nuovo riallineamento internazionale e le restrizioni alle esportazioni degli Stati Uniti. L'attenzione rivolta alla creazione di supply chain locali è destinata in effetti a intensificarsi e ampliarsi con la guerra dei dazi. L'enorme mole di capex annunciata dovrà concretizzarsi nella fornitura delle attrezzature e delle infrastrutture necessarie a realizzare questo riallineamento. Ciò costituisce un fattore di crescita a lungo termine, dato che questo processo richiederà anni e non mesi.
5. Storicamente, all'inizio delle fasi di ripresa economica, la tecnologia tende in genere a sovraperformare
Nelle fasi di ripresa, la tecnologia funge di solito da traino ad altri settori, soprattutto dopo una recessione, in quanto beneficia dell'aumento della spesa delle imprese e dei consumatori. Ciò evidenzia quanto sia vantaggioso mantenere l'esposizione al settore. Detto questo, dobbiamo riconoscere che il rischio di un rallentamento economico è sicuramente aumentato e quindi gli investitori potrebbero voler riconsiderare la loro allocazione, concentrandosi su titoli meno liquidi e altamente ciclici, e al tempo stesso su quelli che hanno maggiori probabilità di continuare ad operare in posizione di leader, mentre entriamo e usciamo da un periodo di maggiore incertezza. L'analisi fondamentale bottom-up e la gestione attiva saranno fondamentali per orientarsi nei rischi a breve termine e posizionare i portafogli per un'inflessione futura.
Oggi ci sono opportunità di acquisto?
Molti investitori si stanno chiedendo: siamo in un punto d'ingresso nel settore della tecnologia? Una risposta definitiva dipende da due fattori. Una maggiore chiarezza su una de-escalation dei dazi grazie agli accordi, o un loro rinvio, nonché un reset delle aspettative per riflettere l'indebolimento delle condizioni economiche nel breve termine. Prevediamo che nei prossimi mesi potremmo assistere a uno o entrambi gli scenari, e questo fornirebbe una prospettiva più ottimistica per il settore e i mercati più in generale, man mano che ci avviciniamo alla seconda metà dell'anno. Anche le valutazioni si sono azzerate e, se è vero che le medie rimangono più alte rispetto ai dati storici, è necessario comprendere i fattori matematici sottostanti, insieme alla biforcazione del mercato, con alcuni nomi dei Magnifici 7, o certe sacche tecnologiche in generale che distorcono queste medie. Diverse aree della tecnologia sono attualmente declassate e hanno raggiunto livelli interessanti, creando opportunità per gli investitori a lungo termine, soprattutto alla luce della nostra convinzione che la grande ondata tecnologica legata all'AI è ancora agli inizi.
In qualità di investitori fondamentali bottom-up puntiamo a individuare i leader tecnologici di domani che, a nostro avviso, possono dimostrare una crescita degli utili sottovalutata per i prossimi anni e continuare a resistere alla volatilità del mercato, cercando di trarre vantaggio dalle sue dislocazioni.
I settori tecnologici potrebbero essere notevolmente influenzati dall'obsolescenza della tecnologia esistente, dai brevi cicli di prodotto, dal calo dei prezzi e dei profitti, dalla competizione di nuovi operatori sul mercato e dalle condizioni economiche generali. Un investimento concentrato in un unico settore potrebbe essere più volatile della performance di investimenti meno concentrati e del mercato nel suo complesso.
Gli investimenti concentrati in un unico settore, industria o regione saranno più sensibili ai fattori che influiscono su tale gruppo e potrebbero essere più volatili rispetto a investimenti meno concentrati o al mercato nel suo complesso.
Bilancio: rendiconto finanziario che riassume le attività, le passività e il patrimonio netto di un'azienda in un determinato momento. Viene utilizzato come indicatore della solidità finanziaria di una determinata società.
Capex/spese in conto capitale: spese sostenute da un'azienda per acquistare o modernizzare beni fisici come edifici, macchinari, attrezzature, tecnologie ecc., con l'obiettivo di mantenere o migliorare le operazioni e promuovere la crescita futura.
Flusso di cassa: il movimento di denaro in entrata e in uscita di un'azienda in un determinato periodo di tempo. Se gli afflussi di liquidità superano i deflussi, il flusso di cassa netto è positivo e può indicare che l'azienda è in buona salute finanziaria.
Azioni cicliche: sono quelle delle aziende che vendono articoli di consumo voluttuari o che operano in settori altamente sensibili ai cambiamenti dell'economia.
Revisione degli utili: variazione al rialzo o al ribasso del rating della performance attesa di un titolo, pubblicata da un analista di una società di servizi finanziari.
Esposizione: importo che un investitore rischia di perdere in caso di fallimento di un investimento. È un altro modo di descrivere il rischio finanziario.
Analisi fondamentale bottom-up: analisi delle informazioni che contribuiscono alla valutazione di un titolo, come gli utili di una società o il giudizio sul rispettivo team dirigente, nonché fattori economici più generali.
Hyperscaler: aziende che forniscono l'infrastruttura per servizi cloud, di rete e internet su scala. Alcuni esempi sono Google Cloud, Microsoft Azure, Facebook Infrastructure, Alibaba Cloud e Amazon Web Services.
Liquidità: misura la facilità con cui è possibile acquistare o vendere un asset sul mercato. Gli asset facilmente negoziabili sul mercato in volumi elevati (senza provocare ampi movimenti di prezzo) sono definiti "liquidi".
Magnifici 7: si riferisce a sette società ampiamente riconosciute per i fondamentali solidi, la loro posizione dominante nel mercato e il loro impatto tecnologico: Alphabet, Amazon, Apple, Meta Platforms, Microsoft, NVIDIA e Tesla.
Protezionismo: la pratica di limitare il commercio tra paesi, di solito con l'intento di proteggere le imprese e i posti di lavoro locali dalla concorrenza straniera. Le misure adottate in genere includono quote (limiti al volume o al valore dei beni e servizi importati) o tariffe (tasse o dazi imposti sui beni e servizi importati).
Re-rating: si verifica quando gli investitori sono disposti a pagare un prezzo più alto per le azioni, generalmente in previsione di guadagni futuri più elevati.
Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.
Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.
Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.
Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.
Comunicazione di Marketing.
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Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.
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- Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia i suoi obblighi contrattuali.
- Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
- Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
- I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
- Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
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