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L'investimento responsabile spiegato: il nesso clima-natura

Catherine Boyd, Global Head of Responsibility Strategy & Operations, illustra i principi di rendicontazione globale sul clima e sulla natura, discutendo di come consentano agli investitori di prendere decisioni di investimento informate su fattori finanziariamente rilevanti.

Catherine Boyd

Global Head of ESG Strategy & Operations


8 aprile 2025
6 minuti di lettura

In sintesi

  • I principi globali di rendicontazione della responsabilità mirano a fornire quadri di riferimento strutturati e unificati alle aziende per divulgare i rischi finanziari legati al clima e alla natura.
  • Questo approccio standardizzato aiuta gli investitori a valutare e confrontare i rischi e le opportunità finanziariamente rilevanti che le società devono affrontare, consentendo decisioni di investimento più informate.
  • La diffusa accettazione e integrazione dei principi di rendicontazione della responsabilità nei quadri giuridici e normativi in numerose giurisdizioni segnala un significativo impegno globale a migliorare la comprensione delle imprese e degli investitori in queste aree.

Il nesso clima-natura sottolinea il legame intrinseco tra i cambiamenti climatici da un lato e la salute degli ecosistemi del nostro pianeta e la biodiversità dall'altro.NFD Gli standard di rendicontazione della responsabilità, coerenti a livello globale, sono un elemento fondamentale per consentire agli investitori di comprendere le crisi climatiche e naturali, contribuendo a una migliore misurazione e gestione dei rischi ambientali.

Cos'è la TCFD?

Lanciata dal Financial Stability Board (FSB) a dicembre 2015, la Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) è un'iniziativa pionieristica con la missione di elaborare una serie di raccomandazioni volontarie, ma coerenti, per l'informativa sui rischi finanziari legati al clima. Lo scopo è mettere le aziende in condizione di comunicare in modo efficace i rischi finanziari legati al clima a investitori, istituti di credito, assicuratori e altri stakeholder di rilievo. La TCFD ha stabilito un nuovo benchmark in materia di trasparenza con la pubblicazione delle raccomandazioni a giugno 2017.

Al centro del quadro ci sono quattro temi fondamentali che rispecchiano le dimensioni cruciali delle operazioni societarie:

  • Governance: la necessità di rendere note le strutture e i processi di governance della società in merito ai rischi e alle opportunità legati al clima.
  • Strategia: l'importanza di divulgare in che modo i rischi e le opportunità legati al clima possono influenzare l'attività, la strategia e la pianificazione finanziaria dell'azienda a breve, medio e lungo termine.
  • Gestione del rischio: il dovere di rendere noti i processi utilizzati dall'azienda per identificare, valutare e gestire i rischi legati al clima.
  • Parametri e obiettivi: l'obbligo di divulgare i parametri e gli obiettivi utilizzati per valutare e gestire i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima.

Le raccomandazioni formulate dalla TCFD sono concepite per essere universalmente applicabili a vari settori e regioni, incoraggiando le entità coinvolte a prendere in considerazione gli impatti finanziari del cambiamento climatico. Questa iniziativa ha contribuito in modo sostanziale a una maggiore trasparenza nella rendicontazione in materia di responsabilità. Fornendo alle aziende un approccio strutturato per la divulgazione di informazioni relative al clima, la TCFD ha promosso decisioni più informate sull'allocazione del capitale ed è diventata un benchmark per altri quadri di riferimento sulle migliori pratiche di rendicontazione in tema di responsabilità.

L'ISSB assorbe la TCFD

Nel giugno del 2023 la Fondazione IFRS, incaricata di guidare la creazione degli standard di rendicontazione sulla sostenibilità (IFRS Sustainability Disclosure Standards) tramite l'International Sustainability Standards Board (ISSB), ha compiuto notevoli progressi nell'ambito dell'informativa sul clima con l'introduzione delle IFRS S1 (informativa finanziaria relativa alla sostenibilità) e S2 (informativa relativa al clima). A luglio 2023, la Fondazione ha portato a termine l'incorporazione delle 11 raccomandazioni della TCFD negli standard dell'ISSB, compiendo un importante passo avanti verso l'obiettivo di criteri di rendicontazione coerenti sul piano globale per tali rischi e opportunità.

Figura 1: Quali paesi hanno adottato, o prevedono di adottare, standard allineati a quelli dell'ISSB?

Heatmap di adozione dell'ISSB

Fonte: S&P Global, Janus Henderson Investors.

L'adozione e l'integrazione degli standard ISSB nei quadri giuridici e normativi delle giurisdizioni di tutto il mondo stanno guadagnando slancio. A settembre 2024, 30 paesi, che rappresentano il 57% del PIL lordo globale e oltre il 40% della capitalizzazione di mercato globale e generano più di metà delle emissioni di gas serra (GHG) nel mondo, hanno adottato o pianificato di adottare questi criteri.1 Questa accettazione ad ampio raggio sottolinea l'impegno globale a rafforzare la trasparenza e la responsabilità nell'informativa finanziaria relativa al clima, nonché l'applicabilità concreta del quadro di rendicontazione.

Inoltre, l'impatto degli standard ISSB è già visibile, con oltre 1.000 aziende che hanno fatto riferimento all'ISSB nei rapporti pubblicati fra ottobre 2023 e marzo 2024.1 Ciò segna una tappa significativa nel percorso globale verso una migliore rendicontazione della responsabilità, che riflette la crescente consapevolezza dell'importanza di informative finanziarie standardizzate sul clima per affrontare i rischi e le opportunità finanziariamente rilevanti associati al cambiamento climatico.

Che cos'è la TNFD?

Lanciata nel giugno del 2021, la Taskforce sull'informativa finanziaria relativa alla natura (Taskforce on Nature-related Financial Disclosures, TNFD) è stata creata con lo scopo di definire raccomandazioni per le informative relative alla natura, al fine di promuovere un processo decisionale di investimento più informato.

A settembre 2023, la TNFD ha annunciato 14 raccomandazioni coerenti con i quattro pilastri della TCFD, nonché con gli standard ISSB e della Global Reporting Initiative (GRI). Le raccomandazioni dovrebbero essere anche uno strumento utile per perseguire concretamente l'obiettivo 15 del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (GBF).

Le raccomandazioni della TNFD presentano analogie con le linee guida TCFD che sono già obbligatorie in Paesi come Regno Unito, Svizzera, Hong Kong, Singapore e Nuova Zelanda:

  • Governance: include la supervisione del consiglio di amministrazione e la gestione di dipendenze, impatti, rischi e opportunità legati alla natura.
  • Strategia: elemento mirato a identificare le dipendenze, gli impatti, i rischi e le opportunità su diversi archi temporali, comprendere in che modo le questioni legate alla natura influenzano il modello di business, la strategia e la pianificazione finanziaria e valutare la resilienza della strategia aziendale ai rischi derivanti dalla natura.
  • Gestione del rischio e dell'impatto: si concentra sull'approccio aziendale all'identificazione, valutazione e considerazione prioritaria delle questioni legate alla natura nell'ambito delle operazioni e della catena di approvvigionamento, insieme alla gestione di questi fattori.
  • Parametri e obiettivi: questa sezione illustra in dettaglio i parametri per la valutazione e la gestione dei rischi e delle opportunità legati alla natura, incluse metriche specifiche per le dipendenze e gli impatti. Al momento della redazione di tale documento viene richiesto un feedback sulle metriche relative alle istituzioni finanziarie.

Inoltre, le raccomandazioni vanno oltre gli attuali requisiti TCFD in tre di queste quattro categorie:

  • Governance (estesa): include le attività di engagement del consiglio di amministrazione e le politiche sui diritti umani, in particolare riguardo alle popolazioni indigene e alle comunità locali.
  • Strategia (estesa): affronta la considerazione delle località sensibili nelle operazioni dirette e nelle catene di approvvigionamento.
  • Gestione del rischio e dell'impatto (estesa): riguarda l'integrazione dei processi legati alla natura nella gestione complessiva del rischio.

Quadro di riferimento TNFD – LEAP

L'implementazione delle linee guida della TNFD pone non poche sfide, vista la difficoltà insita nel valutare fattori aggiuntivi rispetto alle emissioni di gas serra, che rende il processo ancora più complesso.

Per questo, oltre alle raccomandazioni in materia di informativa, la TNFD ha pubblicato anche una valutazione facoltativa di due diligence come guida per le aziende e gli investitori, che comprende l'approccio LEAP – Locate, Evaluate, Assess and Prepare (localizza, analizza, valuta e preparati) – mirato a identificare e valutare gli aspetti connessi alla natura.

Figura 2: Quadro LEAP

Il quadro di riferimento LEAP della TNFD delinea l'approccio aziendale all'identificazione e alla valutazione delle questioni legate alla natura.

Fonte: Taskforce sull'informativa finanziaria relativa alla natura (TNFD), Janus Henderson Investors.

Affrontare la crisi climatico-naturale

La crescente adozione di questi standard di rendicontazione della responsabilità in numerose giurisdizioni e in un numero crescente di aziende testimonia l'impegno collettivo a comprendere meglio i rischi e le opportunità finanziariamente rilevanti associati al cambiamento climatico e alla perdita di natura, attraverso una maggiore trasparenza e responsabilità nelle informative finanziarie.

Insieme, le iniziative ISSB, TCFD e TNFD riflettono la consapevolezza sempre maggiore dell'esigenza cruciale di incorporare i rischi ambientali nel reporting finanziario e nei processi decisionali. Promuovendo un sistema finanziario più trasparente e informato, questi sforzi contribuiscono alla resilienza e alla sostenibilità dell'economia globale di fronte alle sfide ambientali.

Quadro di riferimento globale per la biodiversità di Kunming-Montreal (GBF): La conclusione della 15a Conferenza dei soggetti aderenti alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica ha visto l'adozione del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (GBF). Di fronte al pericoloso deterioramento della natura che minaccia la sopravvivenza di un milione di specie e incide sulla vita di miliardi di persone, il GBF mira a fermare e invertire la perdita di natura. Il quadro si articola in obiettivi globali da raggiungere entro il 2030 e oltre per salvaguardare e utilizzare la biodiversità in modo sostenibile.

1 Fonte: Fondazione IFRS, Progress on Corporate Climate-related Disclosures—2024 Report

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