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Quick view: Elezioni europee e politica francese

Il presidente francese Macron ha scommesso su elezioni anticipate mentre i risultati delle elezioni europee alimentano le turbolenze, ma cosa significa questo per le azioni europee? Richard Brown, gestore del portafoglio clienti, fornisce un rapido approfondimento su alcune opinioni del team European Equities di Janus Henderson.

Richard Brown, CFA

Richard Brown, CFA

Client Portfolio Manager


10 giugno 2024
3 minuti di lettura

In sintesi

  • Il risultato delle elezioni europee rappresenta un momento potenzialmente significativo per lo status quo politico in Francia, segnando una battuta d'arresto per i piani di integrazione transfrontaliera pro-UE di Macron.
  • Al momento in cui scriviamo, i mercati europei hanno subito una correzione, comunque non eccessiva, e l'euro si è indebolito. Ma cosa significa questo?
  • Per quanto riguarda le azioni europee, questo risultato ha smorzato la tendenza positiva osservata finora nel 2024, ma lo consideriamo una battuta d’arresto del sentiment e non un cambio di narrazione più fondamentale.

I risultati delle elezioni europee del fine settimana scorso hanno creato scompiglio nel panorama politico della regione, con i partiti di estrema destra che sono avanzati in tutto il continente. Probabilmente la notizia più importante è stato il risultato in Francia, dove il presidente Emmanuel Macron ha indetto elezioni anticipate dopo che il Rassemblement National, guidato da Marine Le Pen e Jordan Bardella, ha ottenuto più del doppio dei voti della coalizione centrista di Macron. Gli sviluppi in Francia supportano la tesi secondo cui gli investitori devono affrontare con cautela gli sviluppi politici nel 2024 e spiegano perché il "riallineamento politico" è uno dei Tre fattori guida per il posizionamento degli investimenti a lungo termine di Janus Henderson.

Per la Francia, è stato un momento significativo. La popolarità di Macron è in calo da un po' di tempo, ma è stata l'entità della sconfitta a innescare la sua decisione, spianando la strada a elezioni anticipate. Lo shock iniziale incomberà senza dubbio sugli asset rischiosi francesi e in particolare sui titoli orientati al mercato interno, per le prossime settimane, se non più a lungo, a seconda dell'esito delle elezioni. La Francia ha visto il cambiamento più drastico, che però riflette un aumento del sostegno ai partiti nazionalisti/protezionisti in tutta Europa.

Battuta d'arresto dell'integrazione transfrontaliera

Ne vediamo alcune conseguenze. Il risultato in Francia è una battuta d'arresto per il tema dell'integrazione transfrontaliera dell'Unione europea (UE) che Macron ha sostenuto. Si tratta probabilmente di un dato negativo per le banche, dato che le aspettative di un'attività di M&A paneuropea nel settore, destinata a creare a un mercato più consolidato, adesso saranno ridimensionate. Segna un passo indietro anche per la capacità dell'Europa di concepire una politica industriale a livello continentale che consenta di competere con le strategie miliardarie di "autosufficienza" tramite reshoring/rimpatrio degli Stati Uniti e della Cina.

Implicazioni di politica monetaria

Al momento in cui scriviamo, i mercati europei hanno subito una correzione, comunque non eccessiva, e l'euro si è indebolito. Se da un lato un euro più debole rende più difficile per la Banca Centrale Europea tagliare i tassi, dall'altro sarà interessante vedere come cambieranno le aspettative a tale riguardo. A nostro avviso, vi è ancora una ragionevole probabilità che siano in arrivo ulteriori mosse di politica monetaria dopo il taglio della scorsa settimana. Una valuta più debole potrebbe anche essere moderatamente utile per gli esportatori europei e le small cap. Anche la natura ondeggiante della politica europea è un fattore noto. La destra ha già vinto le elezioni in Europa, ma raramente ne è scaturito un cambiamento radicale in termini di politiche.

Per l’Europa nel suo insieme, probabilmente si tratta di una lieve revisione negativa che toglie smalto a quella che finora nel 2024 è stata una narrazione piuttosto solida per le azioni europee. L'esito delle elezioni parlamentari europee è stato ragionevolmente in linea con i dati dei sondaggi condotti prima del voto, il che fa pensare che i rischi fossero in parte già scontati. Tuttavia, questi risultati potrebbero per certi versi pesare sul sentiment della regione, avendo ricordato agli investitori marginali i rischi politici che erano stati relegati in secondo piano nell'ultimo anno.

La narrazione rimane intatta

Va anche detto che l'Europa non è una storia rilevante solo per il mercato domestico. Il continente ospita una serie di campioni con presenza globale, al di là della sede in Europa, per i quali si profila un contesto di ripresa al fianco dell'economia mondiale. In sintesi, vediamo la situazione come una modesta battuta d'arresto per la regione, ma con le valutazioni tuttora allettanti rispetto agli Stati Uniti e la natura globale delle imprese domiciliate in Europa, non implica un cambio di narrazione sostanziale.

Revisione negativa/declassamento: l'adeguamento al ribasso degli indici finanziari di un'azienda, come il rapporto prezzo/utili (P/E), in risposta all'incertezza del quadro economico o del mercato. Nel caso di un'obbligazione, indica l'abbassamento del merito di credito.

Azione: un titolo che rappresenta la proprietà, in genere quotato in borsa. Le "azioni" come asset class indicano gli investimenti in azioni, in contrapposizione a quelli in obbligazioni, per esempio. Possedere "azioni" di una società significa detenere quote di capitale di quella società e quindi essere proprietari di una parte della stessa.

Reshoring: trasferimento nel paese di origine delle operazioni aziendali che erano state spostate all'estero.

Small cap: società con una valutazione (capitalizzazione di mercato) che si attesta in una determinata fascia, per esempio fra 300 milioni e 2 miliardi di dollari negli Stati Uniti, anche se queste cifre in genere sono solo una stima. I titoli a bassa capitalizzazione tendono a offrire il potenziale di una crescita più rapida rispetto a quelli di società più grandi, ma con una maggiore volatilità.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

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