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Prospettive globali: investire nella trasformazione di un'economia sostenibile

Hamish Chamberlayne e Matt Bullock, a capo rispettivamente delle divisioni Global Sustainable Equities e Portfolio Construction and Strategy EMEA, fanno un bilancio dell'anno per gli investimenti sostenibili e discutono delle opportunità che si prospettano per le aziende esposte a tendenze di crescita secolari a lungo termine.

25 gennaio 2024
18 min di visione

In sintesi

  • L'anno per gli investimenti sostenibili è stato per certi versi turbolento, con l'aumento dei tassi d'interesse che ha creato venti contrari in molti settori del mercato.
  • Tuttavia, riteniamo che investire nella trasformazione verso un'economia globale più sostenibile sia una disciplina a lungo termine, altamente allineata con la ricerca di opportunità di investimento interessanti.
  • Questo approccio ci permette di scoprire le aziende globali, leader nei loro settori, che sono esposte a potenti tendenze secolari.

Matthew Bullock: Salve e benvenuti all'ultima registrazione della serie di podcast Prospettive globali. Mi chiamo Matthew Bullock, sono il responsabile della divisione Portfolio Construction and Strategy per la regione EMEA. E oggi abbiamo la fortuna di avere con noi Hamish Chamberlayne, gestore di portafoglio e responsabile della divisione Global Sustainable Equities di Janus Henderson. È un piacere averti qui.

Hamish Chamberlayne: Piacere mio.

Bullock: Allora, Hamish, passo la maggior parte del mio tempo a lavorare con clienti di ogni parte del mondo e parlo della costruzione di portafogli e di alcuni temi chiave presenti sul mercato.

Il tema della sostenibilità viene sollevato di continuo, ma in realtà divide il pubblico. Gli investimenti sostenibili sono al centro dell'attenzione in questo momento, soprattutto per l'impatto che potrebbero avere i tassi d'interesse, ma anche per le prospettive di rendimento che ne derivano. Allo stesso tempo, stiamo vedendo che molta stampa, in particolare negli Stati Uniti, si interroga sugli investimenti in asset sostenibili e valuta se ciò significhi accettare rendimenti inferiori.

Quindi, dato che stiamo vedendo l'impatto dell'aumento dei tassi d'interesse su molti dei settori associati alla sostenibilità, cosa ti dà motivo di essere ottimista?

Chamberlayne: Sì. Allora, sicuramente l'ambiente finanziario è cambiato e questo ha influito su molte delle aziende di nostro interesse. Inizierei dicendo che l'investimento sostenibile ovviamente è una categoria molto vasta, che copre molti settori e segmenti diversi dell'economia.

E abbiamo sempre avuto un'idea molto chiara di ciò che significa per noi investimento sostenibile. Per noi, è tutta questione di allineamento. Questo allineamento tra l'investimento nella trasformazione verso un'economia globale più sostenibile e la ricerca di opportunità di investimento interessanti, nello specifico, l'idea di crescita secolare; dal nostro punto di vista, le aziende che possono avere le migliori prospettive di crescita secolare sono quelle allineate con la transizione verso un'economia globale più sostenibile.

Ora, i tassi d'interesse più alti ovviamente sono un ostacolo per gli investimenti. E credo che la transizione verso un'economia globale sostenibile richieda investimenti. Ovviamente, pensiamo all'ecologizzazione degli edifici, all'elettrificazione dei trasporti, alla decarbonizzazione dei sistemi elettrici, alla digitalizzazione. Ci sono molte aree che richiedono investimenti e gli investimenti chiaramente sono facilitati o agevolati da tassi d'interesse più bassi.

Penso che in termini di percezione del mercato, quello che abbiamo visto quest'anno è una reazione piuttosto meccanica all'aumento dei tassi d'interesse e alla relativa applicazione ai tassi di sconto, e certamente abbiamo assistito a una compressione delle valutazioni in molti dei settori a cui guardiamo e molte aziende che seguiamo; di fatto, al di fuori di aree come i computer ad alte prestazioni e l'intelligenza artificiale, è stato un ambiente di mercato piuttosto difficile quest'anno per molti comparti.

E di sicuro anche per la sostenibilità. La cosa che ci dà motivo di ottimismo, però, è che la crescita sottostante è ancora presente. I prezzi delle azioni riflettono un periodo di stasi, ma se guardiamo alle statistiche di fondo rileviamo una crescita tuttora molto evidente. Una statistica indica che negli Stati Uniti quest'anno sono stati annunciati più di 250 progetti di tipo energetico e manifatturiero, in settori come la produzione di veicoli elettrici, investimenti in batterie, progetti di energia rinnovabile e l'immobiliare.

Quindi, tutto il contesto alla base di questi sviluppi e la performance finanziaria, la generazione di flussi di cassa sottostante è rimasta molto forte per tante di queste aziende.

Bullock: Tornando un momento ai 250 progetti energetici negli Stati Uniti cui hai accennato, non voglio entrare troppo nell'aspetto politico, ma quanto influisce la politica nel caso degli Stati Uniti, sul tipo di successo futuro di questi 250 progetti e più?

Chamberlayne: Mi occupo di investimenti sostenibili da molto tempo e nel corso degli anni ho visto non pochi cicli politici. Ricordo ancora molto chiaramente il 2016, quando abbiamo avuto la Brexit, ed è stato anche l'anno dell'elezione di Donald Trump.

C'erano molte preoccupazioni che venivano manifestate ai tempi, anche riguardo alla prospettiva dei progetti di energia più pulita con l'elezione di Donald Trump. E all'epoca ricordo di aver detto molto chiaramente che non ci aspettavamo affatto un impatto negativo. E ci sono diversi motivi per questo. Uno è che sotto il profilo economico le soluzioni sostenibili stanno diventando sempre più attraenti. Se guardiamo alla parità di costo dell'energia più pulita, per esempio solare ed eolica, con le fonti di generazione tradizionali, come il gas naturale, oppure osserviamo la traiettoria del costo delle auto elettriche e la parità in termini di spesa totale con il possesso di auto a benzina, questi aspetti economici stanno diventando molto, molto più favorevoli nel tempo. Pensavamo e ci aspettavamo che l'investimento sarebbe continuato a prescindere. E l'altra dinamica che ritengo interessante è che la maggior parte degli investimenti e della creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti avviene negli Stati rossi. Quindi, in realtà, sono gli Stati rossi che tendono a beneficiare più degli Stati blu di molti investimenti nel campo della tecnologia e dell'energia pulita.

Di fatto, c'è un forte sostegno bipartisan per misure come l'Inflation Reduction Act e questo tipo di incentivi governativi.

Bullock: Ok. Non lo sapevo. E sì, lasciamo perdere la politica, ma voglio parlare di un altro tema, per certi versi altrettanto interessante, ossia la regolamentazione. Soprattutto in tema di investimenti sostenibili, la sensazione è che quasi ogni giorno ci sia qualcosa sui giornali riguardo a un aumento della regolamentazione, con particolare enfasi sull'asset management.

Allora, come vedi l'ambiente normativo per gli investimenti sostenibili? E, cosa molto importante, in che direzione sta andando secondo te il settore?

Chamberlayne: È una domanda piuttosto impegnativa, per certi versi. Credo che la regolamentazione che stiamo osservando nell'ambito degli investimenti sostenibili e ESG sia animata da buone intenzioni. Come sappiamo è un'area molto complessa.

Gli investitori faticano a capire i diversi prodotti disponibili e ovviamente sentiamo parlare molto di greenwashing. Bisogna dire che la regolamentazione non mira solo ad aiutare gli investitori a capire o a orientarsi meglio in questo spazio, ma c'è anche un aspetto che riguarda le aziende, nel senso di accertare che le società stiano destinando capitale e cambiando in una direzione positiva.

Nel breve termine, lo vedo come un viaggio. Credo che siamo all'inizio del viaggio ed è una fase in cui c'è un alto grado di complessità. E la realtà è che, secondo me, casomai sta creando più confusione, anziché meno: se guardiamo in giro per il mondo, oggi ogni singola regione ha un approccio leggermente diverso.

La SEC, la FCA, l'Unione Europea hanno percorsi o quadri normativi diversi per quanto riguarda la sostenibilità e l'ESG. E come manager globale, questo sta creando molta complessità per me e per i miei clienti, sta generando un'enorme confusione e complessità per i miei clienti. Tuttavia, se guardiamo ai prossimi dieci anni, direi che ci stiamo dirigendo verso uno scenario in cui le aziende sono... Voglio dire, questo è un altro punto chiave.

Consideriamo la coerenza dei dati comunicati dalle aziende. In un certo senso, stiamo mettendo il carro davanti ai buoi: regolamentiamo i gestori patrimoniali prima che tutte le società divulghino dati in un formato coerente in tutto il mondo. Ora, faccio un'analogia con gli standard contabili internazionali. Finché non ci sarà una sorta di base comune dei dati dichiarati in modo coerente dalle aziende di tutto il mondo e standard comuni in materia di sostenibilità, sarà molto difficile per i gestori produrre dati coerenti sui loro portafogli. In ogni modo, questo è il mondo verso il quale penso che viaggeremo nei prossimi dieci anni. Non credo che saranno dieci anni tranquilli, ma ci arriveremo.

Bullock: Allora, all'inizio, forse alla prima domanda che ho fatto, hai accennato ad alcuni settori che ritieni interessanti e me li sono segnati velocemente. Hai parlato di edifici, elettrificazione, trasporti, digitalizzazione e l'elenco continua. Ma in tutto ciò, su cosa ti stai concentrando in particolare? Dove sono i veri vincitori che ti aspetti di vedere nei prossimi, diciamo, 5-10 anni?

Chamberlayne: Certo. Parliamo di aziende allineate ai settori che hai appena menzionato; una delle grandi tendenze su cui siamo davvero concentrati è quella che rileviamo trasversalmente in tutte le parti dell'economia, tutti i settori di mercato, qualcosa che chiamiamo l'insieme DED: digitalizzazione, elettrificazione e decarbonizzazione.

Bullock: Insieme DED?

Chamberlayne: Sì, l'insieme D-E-D.

Bullock: Ok.

Chamberlayne: La digitalizzazione e l'elettrificazione, a nostro avviso, sono tendenze secolari molto forti che stanno emergendo in tutti i settori dell'economia. Dobbiamo elettrificare e digitalizzare per decarbonizzare. Sono vettori di decarbonizzazione molto importanti. Se lo scomponiamo e andiamo a vedere i diversi settori, ho parlato dell'ecologizzazione degli edifici.

Servono molti investimenti per aumentare l'efficienza degli edifici e migliorare l'infrastruttura e la tecnologia incorporata negli edifici. Quindi, vediamo molte opportunità nelle aziende esposte a questo settore, che possono essere attive nello spazio dell'elettricità a bassa tensione, dei materiali da costruzione o dell'alta tecnologia, come l'Internet delle cose o la tecnologia connessa.

Poi ci sono cose come l'elettrificazione dei trasporti. Anche in questo caso, si parla di elettrificazione. E man mano che elettrifichiamo i trasporti, possiamo digitalizzarli e c'è un'importante componente software nell'elettrificazione dei trasporti. Di nuovo, vediamo molte opportunità lungo la catena di valore. Non abbiamo investito in molti produttori di auto elettriche e vediamo che è uno spazio piuttosto affollato e con molta concorrenza.

Ci sono tutti gli operatori storici e molti nuovi arrivati, ma vediamo opportunità interessanti nella catena di valore e nelle aziende che producono tecnologie abilitanti per questo comparto, quindi sensori e connettori, semiconduttori, cablaggi elettrici. Quindi ci sono molti componenti elettronici passivi interessanti, molte aziende interessanti nella catena di fornitura.

Bullock: Ecco, hai anticipato la domanda che stavo per farti, proprio sull'affollamento, perché molti parlano di sostenibilità e tu ti concentri sull'elettrificazione dei trasporti. Vedi lo stesso valore in altre catene di approvvigionamento che segui? È una storia più generale? Ci sono opportunità o c'è un effetto sovraffollamento che significa meno possibilità di sovraperformance negli investimenti sostenibili?

Chamberlayne: Certamente è una domanda molto valida. Questo aspetto aveva grande rilevanza un paio di anni fa. Pensiamo al 2020 e al 2021, quando probabilmente c'è stata un po' una bolla ESG strettamente legata alla bolla di crescita che si stava verificando nei mercati, dove le valutazioni erano davvero molto alte e abbiamo visto un'intensa attività sui mercati dei capitali, tante aziende che hanno lanciato un'IPO, magari uscendo dal private equity, e molte di queste erano associate a titoli con storie ESG.

E sono arrivati a valutazioni molto alte. Non avevano fondamenti forti. Ci sono anche altre parti dello spazio in cui si trovano quelle che noi chiamiamo azioni con storie ESG. Esce qualche notizia positiva e talvolta questo genera affollamento. Quindi siamo molto disciplinati sul modo in cui osserviamo la valutazione e le aziende che scegliamo di prendere in considerazione. Riteniamo che ci siano abbastanza opportunità in giro per trovare occasioni di investimento valutate a livelli interessanti. E soprattutto quando si tratta di cose come... un'area di particolare interesse per noi è quella dei facilitatori. Generalmente, aziende che inizialmente possono sembrare diciamo meno eccitanti, per esempio quelle che producono sensori o connettori, aziende che producono semiconduttori analogici, microcontrollori. Questi sono tutti componenti elettronici passivi, tutti elementi essenziali per consentire l'elettrificazione dei trasporti o la digitalizzazione dell'industria, oppure la costruzione di edifici più ecologici e intelligenti. Ed è qui che vediamo alcune idee davvero interessanti.

Bullock: Quindi, tornando all'affollamento, c'è qualche area che ti sentiresti di sconsigliare? Voglio dire, ci sono aree da cui gli investitori dovrebbero stare alla larga, che sono più inclini all'affollamento, o che potrebbero essere sul lato opposto della medaglia di cui parlavi, quello dei vincitori, e quindi essere i perdenti, in questa sorta di evoluzione della sostenibilità?

Chamberlayne: Beh, credo che dal 2021 sia stato un mercato piuttosto impegnativo per la sostenibilità. Direi che a partire da settembre 2021, c'è stato quasi un mercato orso in alcuni dei settori che consideriamo. Certamente, quest'anno abbiamo avuto mercati molto ristretti con il dominio assoluto dei Magnifici Sette: Apple, Amazon, Meta, Alphabet, ecc. E molti dei nomi che seguiamo hanno avuto un periodo piuttosto duro, dovuto all'aumento dei tassi d'interesse e al sentimento del mercato riguardo al livello più alto dei tassi d'interesse e dei tassi di sconto, e alle valutazioni più basse.

Ora vediamo molto meno affollamento e le valutazioni sono scese a livelli che riteniamo molto più interessanti in tante aree che consideriamo. Per chi non lavora con gli investimenti sostenibili ogni giorno, il significato e le interpretazioni dei diversi termini, capire cosa si intende per sostenibile, è un campo minato. Esistono approcci molto puri, altri meno puri, attivi e passivi.

Quindi, che consiglio daresti agli investitori e quali domande dovrebbero porre a tutti i gestori di fondi, compreso te, ovviamente, per capire veramente se una strategia fa al caso loro? Sì, è una domanda davvero importante, perché credo che l'intento di molti regolamenti sia stato rendere più facile per i clienti e gli investitori capire i prodotti in cui investono.

Ma non è necessariamente quello che vediamo. In realtà vediamo molta confusione e questo ha portato a un aumento delle domande da parte dei clienti. Quindi, in realtà, direi che il nostro consiglio è lo stesso di sempre, anche prima dell'avvento della regolamentazione: bisogna comunque fare una due diligence accurata e capire la filosofia del proprio gestore di investimenti.

E una delle cose che mi piace sempre dire ai clienti, quando mi siedo per parlare con un nuovo cliente per la prima volta, ma anche con un cliente esistente, dico subito, eliminiamo dalla conversazione tutto il linguaggio relativo alla sostenibilità, e voglio darle il nostro portafoglio senza nome, senza testo intorno, solo con un elenco di società in cui investiamo.

Quello che voglio farle vedere è un portafoglio di aziende globali davvero interessanti, leader nei rispettivi settori o industrie ed esposte a potenti trend secolari. E alla fine questo è ciò che i clienti dovrebbero considerare, perché in fin dei conti, tutto è finalizzato a generare ricchezza, accumulare ricchezza per i nostri clienti.

La logica dell'investimento sostenibile è alla base di tutto questo. Abbiamo quasi finito il tempo, ti faccio una domanda insidiosa per concludere, cosa che faccio di solito quando partecipo a questi podcast: parliamo di strategie azionarie, che di solito sono focalizzate sul lungo termine. Ma vorrei chiederti di tirare fuori la sfera di cristallo e parlare dei prossimi 12 mesi, dato che molti investitori ci staranno penseranno: sei ottimista per i prossimi 12 mesi per quanto riguarda le azioni sostenibili, o questo è un momento in cui può essere meglio restare alla finestra e aspettare

che il rumore in parte si attenui, per vedere cosa succede con i tassi in futuro? Allora, in generale sono cautamente ottimista, credo - e so che magari può sembrare una risposta che svicola un po'. Siamo investitori a lungo termine, quindi sicuramente pensiamo alla crescita secolare nel lungo periodo. Tendo a evitare di parlare dell'immediato e trovo molto difficile fare pronostici di mercato a breve termine. L'aspetto che ci dà fiducia come investitori è che vediamo queste tendenze secolari molto forti.

E questo ci sembra, come dire, una cosa molto più facile a cui aggrapparci e in cui avere fiducia, la performance che possiamo generare nei prossimi 3-5 anni. In termini di prospettive a breve termine, legate a quelle a medio termine, la valutazione è un punto di partenza importante.

Penso a dove siamo oggi rispetto a dove eravamo due anni fa. Credo di averne già parlato, le condizioni di mercato sono state difficili negli ultimi 18-24 mesi. Le valutazioni sono scese in modo significativo in alcune delle aree che seguiamo, intendo al di fuori dei computer ad alte prestazioni e dell'intelligenza artificiale.

Certo, abbiamo un'esposizione, siamo molto incoraggiati dalla crescita in atto in quest'area, pensiamo che avrà un effetto trasformativo pronunciato per molte industrie e stimolerà l'innovazione e le attività di ricerca e sviluppo in molti settori. Ma al di fuori di questo, c'è stato un mercato per certi versi ribassista in aree come l'elettrificazione, il settore automobilistico, le utility e le energie rinnovabili.

Quindi le valutazioni, a nostro avviso, sono più interessanti. Sui tassi d'interesse, molti parlano di un ciclo che sta per raggiungere il picco e ci sarà generalmente un contesto migliore, se riusciamo ad avere fiducia nel ritmo di aumento dei tassi o se le prospettive al riguardo si moderano, dovremmo vedere un contesto più favorevole alla crescita. Speriamo di riuscire a gestire efficacemente questo periodo, anche se i tassi rimarranno un po' più alti per un periodo più lungo; gli elementi su cui ci stiamo concentrando sono la produttività e i flussi di cassa sottostanti delle aziende in cui investiamo, che rimangono forti.

E confido di vederle superare anche un eventuale periodo impegnativo. Quindi cautamente ottimista, cautamente ottimista sul breve termine.

Grazie, Hamish. Purtroppo abbiamo esaurito il tempo a nostra disposizione, ma voglio ringraziarti molto per tutte le tue riflessioni e ringraziare anche il nostro pubblico per averci ascoltati. E naturalmente, se qualcuno dei nostri ascoltatori desidera saperne di più sulle view di investimento di Janus Henderson o ha altre domande, non esiti a contattare il suo client relationship manager o a visitare il nostro sito web.

Detto questo, grazie e arrivederci.

Il cash flow o flusso di cassa si riferisce al saldo netto della liquidità che entra ed esce da un'azienda in un determinato momento.

I tassi di sconto determinano il valore attuale dei guadagni futuri, il che consente all'investitore di avere un'idea migliore del valore di un'azienda oggi.

L'investimento ambientale, sociale e di governance (ESG), noto anche come investimento sostenibile, considera i fattori etici al di là della tradizionale analisi finanziaria.

I fondamentali di una società sono le informazioni che contribuiscono alla valutazione di un titolo, come gli utili della società o la valutazione del suo team dirigente, oltre a fattori economici più generali.

Un'offerta pubblica iniziale (IPO) è il processo di emissione di azioni di una società privata al pubblico per la prima volta.

Il tasso d'interesse è il prezzo pagato per prendere in prestito il capitale di debito, in altre parole è il costo del denaro, ed è determinato dal tasso della banca centrale. Il "picco" del ciclo dei tassi d'interesse indica il momento in cui una banca centrale ha terminato il suo percorso di rialzi dei tassi, pertanto il tasso bancario ha raggiunto il livello più alto.

La SEC e la FCA sono agenzie di supervisione, rispettivamente negli Stati Uniti e nel Regno Unito, responsabili della regolamentazione dei mercati dei titoli e della protezione degli investitori.

Le tendenze di crescita secolare sono temi di investimento a lungo termine che sono onnipresenti e hanno un forte potenziale di crescita. Gli esempi includono il cambiamento climatico, l'intelligenza artificiale o i cambiamenti demografici. Sono definite anche tendenze di lunga durata.

Le metriche di valutazione sono utilizzate per misurare la performance, la salute finanziaria e le aspettative di utile di un'azienda, per esempio il rapporto prezzo/utili (P/E) e la redditività del capitale proprio (ROE).

JHI

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  • L'anno per gli investimenti sostenibili è stato per certi versi turbolento, con l'aumento dei tassi d'interesse che ha creato venti contrari in molti settori del mercato.
  • Tuttavia, riteniamo che investire nella trasformazione verso un'economia globale più sostenibile sia una disciplina a lungo termine, altamente allineata con la ricerca di opportunità di investimento interessanti.
  • Questo approccio ci permette di scoprire le aziende globali, leader nei loro settori, che sono esposte a potenti tendenze secolari.