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Cambio della guardia: le obbligazioni reagiscono alle svolte delle politiche europee

Tim Winstone, gestore di portafogli obbligazionari, considera l'impatto sui mercati del credito di un cambiamento di tono sistemico sulla spesa pubblica e sulla difesa in Germania e di un cambiamento di politica meno appariscente della Banca Centrale Europea.

Porta di Brandeburgo a Berlino al tramonto.
Tim Winstone, CFA

Head of Investment Grade Credit | Gestore di portafoglio


7 marzo 2025
8 minuti di lettura

In sintesi

  • La proposta di consentire una spesa pubblica più elevata in Germania, in particolare per la difesa e le infrastrutture, è un cambiamento di tono epocale che ha il potenziale di stimolare la crescita economica, ma potrebbe rivelarsi inflazionistico.
  • La Banca Centrale Europea, pur non volendo essere coinvolta in un gioco di previsioni anticipate sull'effetto della politica fiscale, ha segnalato un cambio di tono, prospettando la possibilità di una pausa nei tagli dei tassi alla prossima riunione.
  • Per gli investitori nel credito, l'aumento della spesa pubblica potrebbe stimolare i ricavi e i flussi di liquidità, ma a causa della contrazione degli spread creditizi potrebbero esserci dei limiti alla misura in cui le obbligazioni corporate possono assorbire qualsiasi aumento sottostante dei rendimenti dei titoli di Stato.

In una settimana che ha costituito un momento di svolta per la Germania, con un annuncio relativo a sostanziali misure di politica fiscale e per la difesa, abbiamo inoltre assistito a un cambiamento meno appariscente da parte delle autorità monetarie, con la Banca centrale europea (BCE) che ha adottato un approccio più "evolutivo".

L'espansione fiscale in Germania

La decisione della BCE è stata messa in ombra dall'annuncio della Germania, all'inizio della settimana, di voler attuare una forte espansione fiscale e un aumento della spesa per la difesa. I partiti CDU/CSU e SPD propongono l'attuazione di modifiche costituzionali mentre il vecchio governo tedesco è ancora in carica, con una maggiore probabilità di ottenere la necessaria maggioranza di due terzi nel parlamento tedesco. I tempi sono stretti, dato che il parlamento neoeletto deve insediarsi al più tardi entro il 25 marzo. In sintesi, le riforme vertono su tre elementi chiave:

  • Una spesa per la difesa superiore all'1% del prodotto interno lordo (PIL) che sarebbe esente dalle attuali restrizioni del freno costituzionale all'indebitamento (consentendo essenzialmente al governo di contrarre un debito di importo illimitato per finanziare le spese militari).
  • Il freno costituzionale al debito verrebbe modificato per allineare i Länder con il governo federale, in modo che possano contrarre un nuovo debito annuale pari allo 0,35% del prodotto interno lordo (PIL).
  • Verrebbe creato un fondo speciale per le infrastrutture, con una spesa di 500 miliardi di euro su 10 anni.

Il riarmo dovrebbe essere positivo per le piccole e medie imprese (Mittelstand) del paese, che sono la spina dorsale dell'economia tedesca. Con la sua storica forza nel settore dell'ingegneria, la Germania dovrebbe essere ben posizionata per capitalizzare la spesa interna aggiuntiva.

Ancora meglio accolto è il fondo da 500 miliardi di euro per le infrastrutture (su 10 anni), necessario per ottenere il sostegno dei Verdi. Tale fondo ha il potenziale per favorire più ampiamente i ricavi, nei settori più ciclici dell'economia (manifatturiero e costruzioni). Anche la concomitante ascesa dei mercati azionari europei, verificatasi di recente, è favorevole in termini di sentiment e di facilità con cui le aziende possono raccogliere capitali, e potrebbe portare a strutture di debito/azioni più favorevoli. Dal punto di vista del rischio di credito, l'aumento della spesa pubblica e il conseguente effetto moltiplicatore dovrebbero quindi sostenere i ricavi e i flussi di liquidità aziendali.

Più facile a dirsi che a farsi

Ma è possibile che i mercati si stiano facendo prendere un po' la mano? Nel 2022, in seguito allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, la Germania ha istituito un fondo speciale per la difesa da 100 miliardi di euro (il Sondervermögen) per rafforzare l'esercito tedesco. Tale fondo è tuttavia ancora lungi dall'esaurirsi e non sarà completamente utilizzato fino al 2027. Per spendere una grande quantità di denaro per la difesa, la Germania dovrà rivedere gli appalti e la burocrazia. A tal fine, la CDU e l'SPD hanno concordato di emanare un disegno di legge separato per accelerare il processo di pianificazione e approvvigionamento.

Ogni azione ha una reazione

Non è irragionevole temere che una concentrazione dei fondi in un settore specifico possa semplicemente generare un aumento dell'inflazione, dato che le società aumentano i prezzi più rapidamente di quanto sviluppino la propria capacità produttiva. È significativo che i prezzi delle azioni delle società del settore della difesa siano saliti di recente alle stelle, in risposta alle previsioni degli analisti di utili più elevati.

Inoltre, l'aumento dell'indebitamento federale e statale porterà probabilmente a una competizione per il capitale, spingendo al rialzo i rendimenti delle obbligazioni, a parità di condizioni. Deutsche Bank ha osservato che l'ultima volta che la Germania ha avviato un massiccio programma di stimoli (la riunificazione tedesca negli anni '90), si stima che la spesa extra abbia spinto al rialzo le stime di r* (il tasso d'interesse naturale) secondo Holston-Laubach Williams (HLW) di circa 100 punti base (pb).1 Il pacchetto proposto è consistente ma di portata relativa più limitata eppure, anche in tal caso, ci si potrebbe aspettare un incremento dei rendimenti del Bund sovrano tedesco di circa la metà.

In seguito all'annuncio del pacchetto approvato dalla Germania, il 5 marzo 2025 il rendimento del Bund a 10 anni è cresciuto di 30 punti base, al 2,79%, mettendo a segno la variazione giornaliera più ampia degli ultimi 30 anni. Il rendimento dell'indice ICE BofA Euro Corporate (obbligazioni corporate investment grade (IG) in euro) è aumentato invece solo di 20 punti base, in quanto gli spread creditizi (la differenza tra il rendimento di un'obbligazione corporate e di un titolo di Stato di scadenza simile) hanno assorbito parte del rialzo.

Figura 1: il rendimento dei Bund a 10 anni fa un balzo in avanti, anche se il credito corporate assorbe l'aumento

Grafico a linee che mostra una linea arancione per il rendimento dei titoli di Stato tedeschi a 10 anni e una linea grigia per il rendimento delle obbligazioni Investment Grade in euro. L'asse verticale mostra il rendimento che va dal 2% al 3,4%, mentre l'asse orizzontale mostra le date dal 5 dicembre 2024 al 5 marzo 2025. La linea arancione sta gradualmente salendo dal 2,1% di dicembre al 2,49% di inizio marzo, per poi balzare improvvisamente l'ultimo giorno fino al 2,79%. La linea grigia relativa alle obbligazioni corporate si colloca invece costantemente a un livello più alto tra il 3% e il 3,4%, per poi salire dal 3,09% al 3,29% solo l'ultimo giorno.

Fonte: Bloomberg, obbligazioni di Stato tedesche generiche a 10 anni (Bund), indice ICE BofA Euro Corporate, yield-to-worst, dal 5 dicembre 2024 al 5 marzo 2025. I rendimenti possono variare nel tempo e non sono garantiti.

Ci sono limiti alla capacità di ammortizzazione degli spread creditizi. Alla chiusura del mercato, il 5 marzo 2025, gli spread Investment Grade in euro si attestavano a 83 pb, rispetto ai minimi di 36 pb degli ultimi 20 anni. Analogamente, lo spread sull'indice ICE Euro High Yield si è attestato a 274 pb, in confronto a una contrazione sugli ultimi 20 anni di 178 pb. I fondamentali aziendali rimangono solidi, contribuendo a giustificare gli attuali livelli di spread. Esiste un margine per ulteriori contrazioni, ma non dobbiamo dimenticare che negli ultimi 20 anni gli spread Investment Grade europei si sono contratti in misura inferiore rispetto ai livelli attuali solo del 13% e quelli dell'High Yield solo del 6%.2

D'altra parte, la duration sul debito corporate europeo tende a essere piuttosto bassa, data la prevalenza in Europa di titoli corporate a breve scadenza (la duration effettiva sull'IG in euro era 4,5 e sull'HY in euro era 2,7 a fine febbraio 2025).3 Una duration effettiva di 2,7 significa che una variazione di rendimento di 100 punti base è destinata a far variare il prezzo di un'obbligazione nella direzione opposta del 2,7%. Le duration relativamente basse dovrebbero rendere più gestibile la sensibilità ai rialzi dei rendimenti, con il mercato che si adegua abbastanza rapidamente.

Dobbiamo inoltre riconoscere che molti altri fattori influenzano i rendimenti e gli spread delle obbligazioni corporate, dalle condizioni specifiche che un'azienda mutuataria deve affrontare, all'appetito degli investitori: il contesto fiscale è quindi solo una dimensione. Un fattore non irrilevante è il contesto monetario, che ci porta all'ultima decisione della BCE in materia di tassi.

Fattori "notoriamente noti" e ignoti

Alla luce dell'entusiasmo per la spesa nella difesa rilevato negli ultimi tempi, sembra appropriato citare Donald Rumsfeld, un ex segretario alla difesa degli Stati Uniti, e parlare di fattori "notoriamente noti". Il taglio dei tassi di interesse di 25 punti base (pb) deciso dalla Banca centrale europea (BCE) a marzo non è stato una sorpresa, in quanto era stato previsto dai mercati. Questo porta il tasso di deposito al 2,5%. La BCE prevede che l'inflazione si assesti intorno al suo tasso target del 2% nei prossimi 2 anni e al 2,3% medio nel 2025. Pur riconoscendo che la politica monetaria sta diventando "significativamente meno restrittiva", la banca ha sottolineato che l'economia dell'area euro deve affrontare delle sfide, con le proiezioni di crescita economica riviste al ribasso in risposta al calo delle esportazioni, alla debolezza degli investimenti e all'incertezza derivante dalla politica commerciale.

Presi dal turbinio di eccitazione suscitato dal pacchetto fiscale tedesco, è facile dimenticare che la crescita economica in Germania e nell'area euro è stata negli ultimi tempi moribonda.

Figura 2: bisogno di un soprassalto
Variazione percentuale del prodotto interno lordo (PIL) reale (trimestre su trimestre)

Istogramma che mostra le variazioni su base trimestrale per l'Eurozona e per la Germania. L'Eurozona è rappresentata da colonne arancioni e la Germania da colonne grigie. L'asse verticale mostra variazioni percentuali che vanno da -0,6% a +1%. L'asse orizzontale rappresenta un periodo di tempo suddiviso in periodi trimestrali dal T1 2002 al T2 2025. La Germania registra spesso una crescita negativa su base trimestrale. L'area euro un po' meno, ma sia l'Eurozona che la Germania negli ultimi due anni hanno registrato una crescita bassa o negativa. Nell'ultimo trimestre, l'Eurozona è cresciuta solo dello 0,1%, mentre la Germania si è contratta dello 0,2%.

Fonte: Eurostat, Destatis, prodotto interno lordo reale, variazione percentuale rispetto al trimestre precedente, dal T1 2022 al T4 2024, al 25 febbraio 2025.

La Presidente della BCE Lagarde ha sottolineato che la politica monetaria rifletterà tre elementi fondamentali:

  • Valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo.
  • Dinamica dell'inflazione sottostante.
  • Forza della trasmissione della politica monetaria.

Un'omissione degna di nota è stata la menzione deliberata della politica fiscale, anche se Lagarde in conferenza stampa si è affrettata a sottolineare che la valutazione dell'impatto dei potenziali sviluppi fiscali in Germania e Bruxelles (dove l'Unione europea sta anche discutendo di aumentare la spesa per la difesa) è un "work in progress". Si è ritenuto che fosse troppo presto perché la BCE potesse determinare esattamente cosa ciò significhi per l'inflazione e la crescita, anche perché i cambiamenti devono ancora superare gli ostacoli politici ed essere attuati. C'è stato tuttavia un ampio consenso sul fatto che l'aumento della spesa costituirebbe un impulso per la crescita economica europea.

Ciò che è apparso chiaro è la decisione della BCE a porre l'accento sull'opzionalità. Lagarde ha rifiutato di impegnarsi in anticipo su un particolare percorso dei tassi, insistendo sul fatto che la banca centrale avrebbe seguito un approccio dipendente dai dati, deciso riunione per riunione. Christine Lagarde ha riconosciuto di essere passata da una valutazione più statica, in cui la direzione dei tassi era chiara (al ribasso), a una più evolutiva, che riconosce che ci sono già stati tagli di 150 pb, aprendo alla possibilità di una pausa. Lagarde ha fatto riferimento a una recente riunione del G20 in Sudafrica, dove ha usato una metafora intorno al Capo di Buona Speranza, dove l'acqua calda dell'Oceano Indiano (tagli dei tassi) si sta ancora mescolando con l'acqua fredda dell'Oceano Atlantico (effetti residui della precedente stretta monetaria).
Citando il titolo delle memorie di Rumsfeld, ad ogni riunione della BCE, gli investitori obbligazionari si trovano di fronte a "fatti ignoti".

Nel complesso, la prima settimana di marzo ha avuto esiti diversi per gli investitori nel credito. Da un lato, accogliamo con favore una Germania più decisa e l'aumento della spesa pubblica, che dovrebbe aiutare le imprese, ma il fattore negativo è un percorso potenzialmente meno prevedibile per i tassi. Come la BCE, seguiremo da vicino l'andamento dei prossimi dati macroeconomici e finanziari.

1Fonte: Deutsche Bank, Fixed Income Blog, 4 marzo 2025. Il punto base (pb) equivale a 1/100 di punto percentuale, 1 pb = 0,01%.
2Fonte: Bloomberg, indice ICE BofA Euro Corporate, indice ICE BofA Euro High Yield, Govt OAS (spread corretti per le opzioni rispetto ai titoli di Stato), dal 5 marzo 2005 al 5 marzo 2025.
3Fonte: Bloomberg, indice ICE BofA Euro Corporate, indice ICE BofA Euro High Yield, duration effettiva, 28 febbraio 2025.

L'indice ICE BofA Euro Corporate riflette la performance del debito corporate Investment Grade denominato in euro, emesso pubblicamente sui mercati nazionali degli Eurobond o dei paesi dell'Eurozona.

L'indice ICE BofA Euro High Yield riflette la performance del debito corporate denominato in euro con rating inferiore a Investment Grade, emesso pubblicamente sui mercati nazionali degli Eurobond o dei paesi dell'Eurozona.

Punti base: il punto base (pb) è pari a 1/100 di punto percentuale, 1 pb = 0,01%.

Obbligazione societaria: un'obbligazione emessa da una società. Le obbligazioni offrono un rendimento agli investitori sotto forma di pagamenti periodici e l'eventuale restituzione del denaro originale investito all'emissione, alla data di scadenza.

I fondamentali societari sono i fattori sottostanti che contribuiscono al prezzo di un investimento. Per un'azienda, tali fattori possono includere il livello di indebitamento (leva finanziaria), la capacità di generare liquidità e la capacità di servire il debito.

Rating creditizio: un punteggio assegnato da un'agenzia di rating del credito come S&P Global Ratings, Moody's e Fitch sull'affidabilità creditizia di un mutuatario. Per esempio, S&P classifica le obbligazioni investment grade dal livello più alto AAA fino a BBB e le obbligazioni ad alto rendimento o high yield da BB a B, scendendo poi fino a CCC che indica minore qualità e rischio maggiore, nel senso che Gli emittenti con rating CCC comportano un rischio maggiore di default.

Spread creditizio: La differenza di rendimento di titoli con scadenza analoga ma merito di credito diverso. Un ampliamento dello spread indica generalmente un peggioramento dell’affidabilità creditizia dell’emittente, mentre una contrazione suggerisce un miglioramento.

Default: il mancato pagamento degli interessi da parte di un debitore (come l'emittente di un'obbligazione) o la mancata restituzione dell'importo originale prestato alla scadenza.

Freno all'indebitamento: giuridicamente vincolante per il governo federale tedesco dal 2016 e per i 16 Länder del paese dal 2020, il freno pone limiti rigorosi all'indebitamento. Mentre i Länder sono soggetti a un divieto assoluto sul debito, il freno al debito ha lasciato un certo margine di manovra al governo federale per la spesa in periodi eccezionali e per assumere una piccola quantità di prestiti in tempi normali.

Duration: una misura della sensibilità del prezzo di un'obbligazione alle variazioni dei tassi d'interesse. Più lunga è la duration di un'obbligazione, maggiore è la sua sensibilità alle variazioni dei tassi d'interesse e viceversa. I prezzi delle obbligazioni salgono quando i rendimenti scendono e viceversa.

Politica fiscale: descrive la politica del governo relativa alla definizione delle aliquote fiscali e dei livelli di spesa.

Impulso fiscale: la variazione del disavanzo primario del governo (che esclude la spesa netta per interessi) da un anno all'altro. Un impulso fiscale positivo è stimolante per l'economia, mentre un impulso fiscale negativo è visto come un fattore di contrazione.

Prodotto interno lordo (PIL): il valore di tutti i beni finiti e i servizi prodotti da un paese, in un periodo di tempo specifico (solitamente trimestrale o annuale). Il PIL è una misura generale delle dimensioni dell'economia di un paese.

Obbligazione high yield o ad alto rendimento: conosciuta anche come obbligazione sub-investment grade o obbligazione "spazzatura". Questi titoli di solito comportano un rischio più elevato di default dell'emittente sui pagamenti, per cui in genere sono emessi con un tasso d'interesse (cedola) più elevato per compensare il rischio aggiuntivo.

Inflazione: Il tasso di incremento dei prezzi di beni e servizi nell'economia. L'indice dei prezzi al consumo è una misura dell'inflazione che esamina la variazione dei prezzi di un paniere di beni e servizi di consumo nel tempo.

Obbligazione investment grade: un'obbligazione tipicamente emessa da governi o società che si ritiene abbiano un rischio relativamente basso di non adempiere i propri obblighi di pagamento, che si riflette nel rating più elevato assegnato loro dalle agenzie di rating.

Scadenza: la data di scadenza di un'obbligazione è la data in cui il capitale inizialmente investito viene rimborsato agli investitori (insieme all'eventuale cedola finale). Le obbligazioni a breve scadenza generalmente scadono entro 5 anni, le obbligazioni a medio termine entro 5-10 anni e le obbligazioni a più lunga scadenza dopo 10+ anni.

Politica monetaria: insieme delle politiche di una banca centrale volte a influenzare il livello di inflazione e di crescita di un'economia. Gli strumenti di politica monetaria includono la determinazione dei tassi di interesse e il controllo dell'offerta di massa monetaria. Per misure di stimolo monetario si intendono l'aumento dell'offerta di moneta da parte della banca centrale e la riduzione dei costi di finanziamento. L'inasprimento monetario si riferisce all'attività della banca centrale volta a contenere l'inflazione e a rallentare la crescita economica, aumentando i tassi d'interesse e riducendo l'offerta di moneta.

R* (tasso d'interesse naturale): i modelli di Holston-Laubach-Williams definiscono r* come il tasso d'interesse reale a breve termine che dovrebbe prevalere quando un'economia è a pieno regime e l'inflazione è stabile.

Rendimento: il livello di reddito di un titolo in un determinato periodo, generalmente espresso in percentuale. Nel caso delle obbligazioni, si calcola semplicemente dividendo l'importo della cedola per il prezzo corrente del titolo.

Yield to worst: il rendimento più basso che un'obbligazione (indice) può generare, escludendo il default dell'emittente; tiene conto di caratteristiche speciali come le opzioni call (che conferiscono agli emittenti il diritto di richiamare o rimborsare un'obbligazione a una data specifica).

La volatilità misura il rischio utilizzando la dispersione dei rendimenti per un determinato investimento. La velocità e la misura in cui il prezzo di un portafoglio, di un titolo o di un indice si muove verso l'alto e verso il basso.

INFORMAZIONI IMPORTANTI

I titoli obbligazionari sono soggetti al rischio di tasso di interesse, di inflazione, di credito e di default. Il mercato obbligazionario è volatile. Con l'aumento dei tassi di interesse, i prezzi delle obbligazioni di solito diminuiscono, e viceversa. Il rendimento del capitale non è garantito e i prezzi possono diminuire se un emittente non effettua pagamenti puntuali o se la sua solidità creditizia si indebolisce.

Le obbligazioni High Yield o "spazzatura" comportano un rischio più elevato di default e volatilità dei prezzi e possono subire oscillazioni di prezzo improvvise e pronunciate. prodotti, come i titoli garantiti da ipoteca e da attività.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.

 

Comunicazione di Marketing.

 

Glossario

 

 

 

Informazioni importanti

Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.

Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Gli emittenti di obbligazioni (o di strumenti del mercato monetario) potrebbero non essere più in grado di pagare gli interessi o rimborsare il capitale, ovvero potrebbero non intendere più farlo. In tal caso, o qualora il mercato ritenga che ciò sia possibile, il valore dell'obbligazione scenderebbe.
  • L’aumento (o la diminuzione) dei tassi d’interesse può influire in modo diverso su titoli diversi. Nello specifico, i valori delle obbligazioni si riducono di norma con l'aumentare dei tassi d'interesse. Questo rischio risulta di norma più significativo quando la scadenza di un investimento obbligazionario è a più lungo termine.
  • Il Fondo investe in obbligazioni ad alto rendimento (non investment grade) che, sebbene offrano di norma un interesse superiore a quelle investment grade, sono più speculative e più sensibili a variazioni sfavorevoli delle condizioni di mercato.
  • Alcune obbligazioni (obbligazioni callable) consentono ai loro emittenti il diritto di rimborsare anticipatamente il capitale o di estendere la scadenza. Gli emittenti possono esercitare tali diritti laddove li ritengano vantaggiosi e, di conseguenza, il valore del Fondo può esserne influenzato.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Le spese correnti possono essere prelevate, in tutto o in parte, dal capitale, il che potrebbe erodere il capitale o ridurne il potenziale di crescita.
  • I CoCo (obbligazioni contingent convertible) possono subire brusche riduzioni di valore in caso d'indebolimento della solidità finanziaria di un emittente e qualora un evento trigger prefissato comporti la conversione delle obbligazioni in azioni dell'emittente o il loro storno parziale o totale.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Gli emittenti di obbligazioni (o di strumenti del mercato monetario) potrebbero non essere più in grado di pagare gli interessi o rimborsare il capitale, ovvero potrebbero non intendere più farlo. In tal caso, o qualora il mercato ritenga che ciò sia possibile, il valore dell'obbligazione scenderebbe.
  • L’aumento (o la diminuzione) dei tassi d’interesse può influire in modo diverso su titoli diversi. Nello specifico, i valori delle obbligazioni si riducono di norma con l'aumentare dei tassi d'interesse. Questo rischio risulta di norma più significativo quando la scadenza di un investimento obbligazionario è a più lungo termine.
  • Il Fondo investe in obbligazioni ad alto rendimento (non investment grade) che, sebbene offrano di norma un interesse superiore a quelle investment grade, sono più speculative e più sensibili a variazioni sfavorevoli delle condizioni di mercato.
  • Alcune obbligazioni (obbligazioni callable) consentono ai loro emittenti il diritto di rimborsare anticipatamente il capitale o di estendere la scadenza. Gli emittenti possono esercitare tali diritti laddove li ritengano vantaggiosi e, di conseguenza, il valore del Fondo può esserne influenzato.
  • I mercati emergenti espongono il Fondo a una volatilità più elevata e a un maggior rischio di perdite rispetto ai mercati sviluppati; sono sensibili a eventi politici ed economici negativi e possono essere meno ben regolamentati e prevedere procedure di custodia e regolamento meno solide.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo può sostenere un livello di costi di operazione più elevato per effetto dell’investimento su mercati caratterizzati da una minore attività di contrattazione o meno sviluppati rispetto a un fondo che investa su mercati più attivi/sviluppati.
  • Le spese correnti possono essere prelevate, in tutto o in parte, dal capitale, il che potrebbe erodere il capitale o ridurne il potenziale di crescita.
  • I CoCo (obbligazioni contingent convertible) possono subire brusche riduzioni di valore in caso d'indebolimento della solidità finanziaria di un emittente e qualora un evento trigger prefissato comporti la conversione delle obbligazioni in azioni dell'emittente o il loro storno parziale o totale.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
  • Oltre al reddito, questa classe di azioni può distribuire plusvalenze di capitale realizzate e non realizzate e il capitale inizialmente investito. Sono dedotti dal capitale anche commissioni, oneri e spese. Entrambi i fattori possono comportare l’erosione del capitale e un potenziale ridotto di crescita del medesimo. Si richiama l’attenzione degli investitori anche sul fatto che le distribuzioni di tale natura possono essere trattate (e quindi imponibili) come reddito, secondo la legislazione fiscale locale.
Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Gli emittenti di obbligazioni (o di strumenti del mercato monetario) potrebbero non essere più in grado di pagare gli interessi o rimborsare il capitale, ovvero potrebbero non intendere più farlo. In tal caso, o qualora il mercato ritenga che ciò sia possibile, il valore dell'obbligazione scenderebbe.
  • L’aumento (o la diminuzione) dei tassi d’interesse può influire in modo diverso su titoli diversi. Nello specifico, i valori delle obbligazioni si riducono di norma con l'aumentare dei tassi d'interesse. Questo rischio risulta di norma più significativo quando la scadenza di un investimento obbligazionario è a più lungo termine.
  • Il Fondo investe in obbligazioni ad alto rendimento (non investment grade) che, sebbene offrano di norma un interesse superiore a quelle investment grade, sono più speculative e più sensibili a variazioni sfavorevoli delle condizioni di mercato.
  • Alcune obbligazioni (obbligazioni callable) consentono ai loro emittenti il diritto di rimborsare anticipatamente il capitale o di estendere la scadenza. Gli emittenti possono esercitare tali diritti laddove li ritengano vantaggiosi e, di conseguenza, il valore del Fondo può esserne influenzato.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Le spese correnti possono essere prelevate, in tutto o in parte, dal capitale, il che potrebbe erodere il capitale o ridurne il potenziale di crescita.
  • I CoCo (obbligazioni contingent convertible) possono subire brusche riduzioni di valore in caso d'indebolimento della solidità finanziaria di un emittente e qualora un evento trigger prefissato comporti la conversione delle obbligazioni in azioni dell'emittente o il loro storno parziale o totale.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Tutti i contenuti del presente documento hanno solo scopo informativo o di utilizzo generale e non riguardano nello specifico i requisiti di singoli clienti. Janus Henderson Capital Funds Plc è un OICVM di diritto irlandese con separazione patrimoniale tra i comparti. Si ricorda agli investitori che le rispettive decisioni d'investimento vanno intraprese solo in virtù del Prospetto più recente che contiene informazioni su commissioni, spese e rischi ed è disponibile presso tutti i distributori e gli agenti per i pagamenti/agente per i serviz e va letto con attenzione. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento. Il fondo può non essere adatto a tutti gli investitori e non è disponibile per tutti gli investitori in tutte le giurisdizioni. Non è disponibile per i soggetti statunitensi. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Il tasso di rendimento può variare e il valoredel capitale investito è soggetto a oscillazioni a causa dell'andamento del mercato e dei tassi di cambio. In caso di rimborso, il valore delle azioni può essere maggiore o minore del rispettivo costo iniziale. Il presente documento non costituisce una sollecitazione alla vendita di azioni e nessun contenuto dello stesso è da intendersi come una consulenza agli investimenti. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile.
    Rischi specifici
  • Gli emittenti di obbligazioni (o di strumenti del mercato monetario) potrebbero non essere più in grado di pagare gli interessi o rimborsare il capitale, ovvero potrebbero non intendere più farlo. In tal caso, o qualora il mercato ritenga che ciò sia possibile, il valore dell'obbligazione scenderebbe.
  • L’aumento (o la diminuzione) dei tassi d’interesse può influire in modo diverso su titoli diversi. Nello specifico, i valori delle obbligazioni si riducono di norma con l'aumentare dei tassi d'interesse. Questo rischio risulta di norma più significativo quando la scadenza di un investimento obbligazionario è a più lungo termine.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Le spese correnti possono essere prelevate, in tutto o in parte, dal capitale, il che potrebbe erodere il capitale o ridurne il potenziale di crescita.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.