AI: equilibrio tra le opportunità e i rischi di questa tecnologia rivoluzionaria
Nell'ultima puntata della nostra serie sull'intelligenza artificiale (AI), il gestore di portafoglio Denny Fish e l'Investment Specialist Michael McNurney spiegano l'insieme unico di rischi che gli investitori devono comprendere quando desiderano accedere a questo potente tema d'investimento.
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In sintesi
- La volatilità di metà anno è servita a ricordare che i titoli legati all'AI non sono immuni dalle forze di mercato e che gli investitori devono tener conto di un insieme unico di rischi quando cercano un'esposizione a questo potente tema secolare.
- Oltre alle valutazioni potenzialmente troppo ambiziose e alla scarsa pianificazione strategica che creano vincitori e vinti nel settore dell'AI, il tema è anche esposto a rischi commerciali, normativi e geopolitici.
- L'AI ha il potenziale per aumentare la crescita degli utili dei fornitori di piattaforme e delle società che forniscono gli elementi essenziali della tecnologia, ma gli investitori devono bilanciare questo aspetto sviluppando una profonda comprensione dei rischi associati.
In una serie di articoli, abbiamo esplorato la genesi dell'intelligenza artificiale (AI), l'infrastruttura necessaria per supportare questa tecnologia rivoluzionaria e le funzioni in cui può essere implementata per stimolare la produttività nelle aziende e offrire convenienza alle famiglie.
Tra le varie questioni affrontate, ci siamo chiesti se il potenziale dell'AI sarebbe stato all'altezza del clamore suscitato dal lancio di ChatGPT da parte di OpenAI. Sebbene il sell-off di metà anno dei titoli tecnologici possa suggerire il contrario, rimaniamo fiduciosi riguardo al potenziale dell'AI come acceleratore della produttività economica e della crescita degli utili societari.
La correzione di breve durata degli indici incentrati sulla tecnologia, che includono titoli strettamente associati all'AI, è servita a ricordare che i mercati azionari sono volatili, possono essere pervasi da un forte entusiasmo e sono sensibili alle forze macroeconomiche e tecniche, in questo caso, alla liquidazione di un popolare carry trade sullo yen di stile growth.
La correzione non ha comunque invalidato la potente tesi secolare associata all'AI. In effetti, nonostante la facilità con cui i multipli degli utili si sono compressi, le valutazioni legate all'AI non ci sembravano particolarmente elevate prima del sell-off. Ciò è dovuto al fatto che oggi, a differenza della fine degli anni '90 con la bolla di Internet, gli investitori possono ottenere esposizione a modelli di business che sono già in grado di aumentare la crescita degli utili e generare liquidità e non offrono solo una promessa come in passato.
Inoltre, a nostro avviso, le inevitabili contrazioni del mercato rappresentano opportunità di acquisto. Questo entusiasmo è confortato dalla massima del settore tecnologico: il potenziale di guadagno delle innovazioni tecnologiche è in genere sovrastimato nel breve termine, ma notevolmente sottostimato su orizzonti più lunghi. La storia dimostra che il mercato, una volta ottenuto l'accesso a un'innovazione recente, può determinare in modo più preciso come implementarla al meglio per incrementare l'efficienza e aumentare i ricavi. Nel caso delle tecnologie dirompenti, la crescita ha storicamente superato le stime iniziali.
Ciononostante, la recente volatilità ci offre l'opportunità di chiudere la nostra serie sull'AI con un'analisi dei rischi connessi all'investimento in questo tema ancora nuovo. Per loro natura, i temi a lunga duration comportano un certo grado di rischio, in quanto gli investitori cercano di valutare le dinamiche di mercato per diversi anni a venire. Inoltre, il tema dell'intelligenza artificiale comporta una serie unica di rischi dato il suo potenziale dirompente e l'apprensione per le conseguenze negative associate all'idea di affidare a una macchina numerosi aspetti della nostra vita quotidiana.
Difficoltà legate alla crescita
Come nel caso di molte altre tecnologie, l'implementazione dell'AI è stata tutt'altro che fluida. Ciò è dovuto principalmente al passaggio dalla fase di addestramento a quella di inferenza. I modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) richiedono enormi set di dati e le applicazioni AI dedicate a una funzione specifica devono eseguire un addestramento assorbendo il maggior numero possibile di informazioni rilevanti. I primi utilizzatori di ChatGPT hanno notato rapidamente risposte errate e, in alcuni casi, cosiddette allucinazioni, ossia informazioni completamente inventate dal modello.
Tuttavia, come evocato in precedenza, la crescita esponenziale dei dati disponibili su Internet e della potenza di calcolo delle unità di elaborazione grafica (GPU) avanzate ha portato gli LLM e le AI generative a progredire nell'addestramento più rapidamente di quanto molti si aspettassero. Crediamo che questa tendenza continuerà, di pari passo con l'aumento della potenza di calcolo e dei dati disponibili.
Figura 1: Mesi necessari a un'applicazione per raggiungere i 100 milioni di utenti
Il potenziale di miglioramento della produttività dell'AI, di cui ChatGPT è solo un esempio, unito alla sua rapida adozione, potrebbe tradursi in un incremento dell'efficienza nell'insieme dell'economia globale.
Fonte: Janus Henderson Investors, Yahoo Finance, al 30 aprile 2024.
La fase di inferenza raccoglierà i frutti di queste difficoltà di crescita. Per molte applicazioni, il momento è già arrivato e l'AI può essere implementata per coadiuvare gli esseri umani nella ricerca di efficienza, migliorare l'esperienza del cliente e, in molti casi, assistere nella scoperta di prodotti, incluso lo sviluppo di farmaci.
Alleato o avversario?
L'emergenza di nuove tecnologie è spesso accompagnata da timori relativi alla disintermediazione, compresa la perdita di posti di lavoro. Fortunatamente, questi timori non si sono perlopiù concretizzati poiché i posti di lavoro persi sono stati sostituiti da posizioni a maggior valore aggiunto. La crescita della classe media a livello globale ne è la testimonianza. Tuttavia, dato l'enorme impatto che l'AI potrebbe avere sul settore dei servizi, i responsabili politici devono essere consapevoli della necessità di bilanciare questo catalizzatore della produttività, necessario in molte economie sviluppate, con l'adozione di misure, spesso trascurate, volte a garantire un'adeguata preparazione della popolazione al mondo del lavoro del 21°secolo. In caso contrario, l'effetto dirompente potrebbe estendersi ben oltre il settore aziendale.
Figura 2: Professioni a rischio
Alla luce delle ampie possibilità di semplificazione delle funzioni lavorative consentite dall'AI, i responsabili politici e i leader aziendali devono essere consapevoli della necessità di riconvertire efficacemente i lavoratori in esubero.
Fonte: Tyna Eloundou, Sam Manning, Pamela Mishkin e Daniel Rock, “GPTs and GPTs: An Early Look at the Labor Market Impact Potential of Large Language Models.”, Open AI, OpenResearch, University of Pennsylvania, agosto 2023.
In modo forse più marcato rispetto ad altri recenti progressi tecnologici, la diffusione dell'AI ha significative ramificazioni geopolitiche, al punto che alcuni osservatori la considerano come una corsa agli armamenti tra Stati Uniti e Cina. Di conseguenza, sono state attuate misure per limitare il flusso di tecnologie chiave, tra cui le GPU avanzate. Nell'ambito delle sfere geopolitiche può essere prudente garantire l'accesso agli elementi costitutivi dell'AI, limitandolo invece per i concorrenti strategici, tuttavia tali misure rappresentano un passo indietro per il libero flusso delle merci e costituiscono quindi un'inefficienza di cui gli investitori devono tenere conto.
Pur creando molteplici obiettivi per il capitale di investimento (probabilmente limitati alle fonti all'interno della stessa sfera geopolitica), le catene di approvvigionamento parallele dell'AI sono anche intrinsecamente inflazionistiche poiché eliminano la concorrenza globale. Inoltre, gli investitori devono comprendere l'impatto delle barriere commerciali sulla qualità delle piattaforme AI concorrenti. Il mancato accesso alle GPU e ai beni strumentali più avanzati rappresenterebbe invariabilmente una battuta d'arresto per le aziende e i governi che cercano di rafforzare le proprie piattaforme AI.
Allo stesso modo, come già accaduto in passato con le "big tech", i responsabili politici potrebbero diffidare del potere di queste aziende e cercare di imporre ostacoli normativi, con un potenziale impatto negativo sui loro modelli di business e sui percorsi di crescita.
Altri rischi associati all'introduzione dell'AI comportano implicazioni finanziarie più indirette, ma dovrebbero comunque essere sorvegliati dagli investitori, in quanto potrebbero portare a un contesto di più estesa supervisione governativa. Tra essi figurano i cosiddetti deep fake da parte di soggetti stranieri e la nefasta influenza sulle elezioni. Uno degli usi potenziali più preoccupanti dell'AI è il suo impiego per duplicare o rubare tecnologia proprietaria e informazioni sulla sicurezza nazionale, superato solo dal rischio che sistemi militari basati sull'AI, dopo l'esecuzione di una serie di scenari, lancino un attacco preventivo contro un avversario. La semplice esistenza di tali possibilità, per quanto remote, implica la necessità di determinare in modo più preciso le modalità di interazione tra l'uomo e le macchine in aree così sensibili.
Equilibrio tra rischio e rendimento
Al di là di questi scenari più remoti, gli investitori dovranno probabilmente fare i conti con i rischi più comunemente associati a temi di crescita dirompenti. Oltre ai costruttori di infrastrutture AI e ai creatori di piattaforme AI, molte aziende hanno sviluppato strategie lungimiranti su come integrare l'AI all'interno del loro mercato verticale. I ritardatari, d'altra parte, non riconoscono la portata di questo cambiamento epocale. Consideriamo il recente calo delle valutazioni legate all'AI come un riposizionamento, un'occasione per gli investitori di riconoscere che, come in tutti i periodi di rapida transizione tecnologica, si avrà un'ampia dispersione tra vincitori e perdenti, e di posizionarsi di conseguenza.
Figura 3: Un ulteriore livello di esame
Oltre a dover determinare quali società saranno vincenti in materia di AI, gli investitori devono cercare di comprendere i rischi normativi e geopolitici per posizionarsi in modo da ottimizzare l'esposizione a questo tema.
Fonte: Janus Henderson Investors.
I multipli degli utili, soprattutto per i titoli growth, tendono a fluttuare in base a fattori che vanno dalla traiettoria dei tassi d'interesse alla fase del ciclo economico. Gli utili, d'altra parte, sono un indicatore più efficace del potenziale di un'azienda. A differenza di molti temi di crescita secolare, anche in queste fasi precoci e intermedie, alcune società stanno già registrando un'impressionante crescita degli utili grazie alle loro iniziative legate all'AI.
Per individuare i vincitori e quantificare i rischi reali menzionati in precedenza, è necessario un livello di due diligence che tenga conto di tutti i fattori tecnologici, normativi, geopolitici e del modello di business. Alla luce della rapida ripresa di un mercato azionario concentrato, la necessità dell'adozione di tale approccio potrebbe apparire meno immediata, ma a nostro avviso, nella fase di adozione del tema dell'AI, dovrebbe rivelarsi il modo migliore per sfruttare questa tecnologia allo scopo di generare extrarendimenti.
INFORMAZIONI IMPORTANTI
Gli investimenti concentrati in un unico settore, industria o regione saranno più sensibili ai fattori che influiscono su tale gruppo e potrebbero essere più volatili rispetto a investimenti meno concentrati o al mercato nel suo complesso.
I settori tecnologici potrebbero essere notevolmente influenzati dall'obsolescenza della tecnologia esistente, dai brevi cicli di prodotto, dal calo dei prezzi e dei profitti, dalla competizione di nuovi operatori sul mercato e dalle condizioni economiche generali. Un investimento concentrato in un unico settore potrebbe essere più volatile della performance di investimenti meno concentrati e del mercato nel suo complesso.
Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.
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Comunicazione di Marketing.