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Perché serve praticare la resilienza nel periodo estivo

Marquette Payton, Director, Practice Management Consultant, delinea tre punti chiave che aiutano i team di consulenti a forgiare la resilienza, in maniera tale da lavorare insieme in modo più produttivo e fornire stabilità ai clienti.

Marquette Payton, CRPS®, CDFA®

Marquette Payton, CRPS®, CDFA®

Director, Practice Management Consultant


3 luglio 2024
6 minuti di lettura

In sintesi

  • L'estate è spesso vista come un periodo tranquillo, ma i team di consulenti che considerano questi mesi come un'opportunità per forgiare la resilienza potrebbero trovarsi meglio preparati e meno stressati quando arriva l'intensa stagione autunnale.
  • Praticare la resilienza consente ai consulenti di fornire la stabilità di cui i clienti hanno bisogno durante i periodi di incertezza e cambiamento.
  • Tre aspetti chiave della costruzione della resilienza sono dire la verità a noi stessi, cambiare il modo in cui percepiamo le avversità e creare unità tra i membri del team.

I consulenti spesso considerano l'estate come la stagione "del riposo". Rallentiamo un po' il nostro ritmo di lavoro, magari ci prendiamo una vacanza e qualche weekend lungo, cercando di rilassarci il più possibile.

Questo tipo di approccio è perfettamente consono, condivisibile e, in effetti, lo metto in pratica io stessa. Ma tirare il freno, per qualche giorno o settimana, non è sempre il modo migliore per alleviare lo stress; anzi, in alcuni casi, può essere controproducente. Se ci lasciamo troppo cullare da un ritmo estivo all'insegna del relax, potremmo essere colti alla sprovvista al sopraggiungere dell'impegnativa stagione autunnale e toccare il picco dei nostri livelli di stress.

Ecco perché vi invito a focalizzare la vostra attenzione nelle prossime settimane su qualcosa che vi aiuterà al momento della ripresa – per non subire lo stress – nel mese di settembre: esercitarsi alla resilienza.

Se il sollievo dallo stress non è un incentivo sufficiente, considerate che l'impatto della pratica della resilienza va ben oltre il vostro benessere mentale. Innanzitutto, vi consente di essere il pilastro della stabilità di cui i vostri clienti hanno bisogno durante i periodi di incertezza e cambiamento. La stabilità è più importante che mai in questa fase: molti investitori sono preoccupati per l'impatto che l'aumento dell'inflazione, le imminenti elezioni e una serie di fattori macroeconomici mutevoli potrebbero avere sul loro portafoglio.

La resilienza può anche aiutarvi a riassestare i membri del vostro team, un fattore fondamentale per il successo del vostro business. I team resilienti hanno un vantaggio sui competitor e possono prosperare durante i periodi segnati dall'incertezza, perché sono in grado di rialzarsi dalle battute d'arresto.

Quindi, come si fa a praticare la resilienza per forgiare un team più solido e per migliorare voi stessi? Abbiamo identificato tre punti chiave.

1° punto: abbracciare e comunicare la verità

Prima di poter avviare alla resilienza i vostri clienti e membri del team, è importante capire come reagite alle avversità a livello individuale. La crescita avviene quando possiamo essere onesti con noi stessi, sui punti di forza e di debolezza.

Quando diciamo la verità a noi stessi, saliamo a un livello in cui possiamo dare un feedback costruttivo che permette al team di raggiungere insieme performance ottimali. Se ognuno capisce i propri punti di forza e quelli di ciascun membro del team, può attingere a questa risorsa mentale durante una crisi o un periodo di cambiamento. In questo modo, ognuno può prendere l'iniziativa nelle proprie aree di forza, mentre il resto del team funge da supporto.

L'autore ed ex comandante dei Navy SEAL Rich Diviney analizza questo principio – che chiama "subordinazione dinamica" – nel suo libro, The Attributes. Questo atteggiamento aiuta i team ad adattarsi più rapidamente alle sfide poste di fronte a loro. Migliora anche il coinvolgimento proattivo, consentendo ai membri del team di padroneggiare abilmente questa attitudine mentale.

Dire la verità a noi stessi migliora anche le nostre relazioni con i clienti. Se riusciamo a essere onesti con noi stessi riguardo ai nostri motivi di preoccupazione, legati sia al futuro della nostra attività che all'andamento futuro dei mercati, possiamo relazionarci meglio con ciò che provano gli investitori. L'empatia e la comprensione aprono la strada a conversazioni più sincere e relazioni produttive con i clienti.

2° punto: modificate la vostra percezione

Cosa provate quando siete posti di fronte alle avversità? Vi sentite ansiosi, tesi, minacciati o sopraffatti? Oppure, vedete nelle avversità anche un'opportunità di crescita e sviluppo?

È naturale avere una risposta negativa alle avversità; rispecchia semplicemente il modo in cui è strutturato il nostro cervello. Possiamo però allenarci a possedere una mentalità più ottimista, a presupporre il bene invece del male e, sì, anche a vedere le avversità come delle opportunità.

Modificare la nostra percezione in tal senso può consentirci di essere più flessibili e duttili, qualità molto importanti quando si lavora in team, o con i clienti che stanno sperimentando il cambiamento o l'incertezza.

Questo tema è trattato con dovizia in Mindset: The New Psychology of Success di Carol Dweck, PhD. L'autore spiega che i pensieri presenti nella mente determinano le emozioni che provate; a loro volta, queste ultime delineano le azioni da intraprendere, che producono i vostri risultati.

Prendete nota di come le circostanze intorno a voi influenzano i vostri pensieri, sentimenti, azioni e risultati, quindi adottate una mentalità più positiva, se vi rendete conto che i pensieri vi stanno conducendo nella direzione opposta.

3° punto: Creare armonia

Insieme al vostro team, avete ora dato priorità alla sincerità e avete anche modificato la vostra percezione; il prossimo punto su cui concentrarsi per allenare la resilienza è la creazione di un senso di unità, da costruire mediante la coesione sociale. Di fatto, la coesione sociale è una delle componenti più importanti dei team efficienti anche in fasi di incertezza e cambiamento, perché esprime ai membri del team un senso di "unità e armonia".

Quando si investe tempo sufficiente per la crescita organica di un team attraverso la coesione sociale, tutti i membri sono consci del loro ruolo e possono esprimere le rispettive fragilità. Una volta acquisita questa mentalità, il team sviluppa una solida base di fiducia, una caratteristica quasi imprescindibile per affrontare e superare le sfide.

Questo senso di unità vale anche per le relazioni con i vostri clienti. Se si crea coesione sociale, potete interpretare un ruolo diverso da quello di un osservatore distaccato o condiscendente; sarete piuttosto un partner di fiducia che si dedica pienamente a conseguire gli obiettivi dei clienti. Non state solo allocando asset o gestendo portafogli, ma state condividendo una mission.

Step successivi per il vostro team

Il periodo estivo rappresenta un'ottima opportunità per coltivare la resilienza in seno al vostro team. Praticare la resilienza aiuterà il team a riprendersi dalle battute d'arresto e ad accogliere più facilmente le nuove sfide. Inoltre, sarà di supporto a tutto il team per guidare i clienti attraverso le loro sfide con maggiore sicurezza.

Alla prossima riunione del vostro team (preferibilmente da tenersi all'aperto per approfittare del clima estivo), avviate la conversazione ponendo queste tre domande:

1. La cultura del nostro team ci consente di affrontare discussioni, senza timori di giudizi, sui timori e sulle sfide che viviamo?

2. I membri del team comprendono appieno i punti di forza di ognuno e come si complementano a vicenda?

3. Quando si affrontano le avversità, il team si riunisce per discutere e imparare da ciò che si sta vivendo?

Anche se l'estate è appena iniziata, l'intensa stagione autunnale e di fine anno non è lontana. Dedicando del tempo alla riflessione durante queste settimane meno intense del solito, avete la possibilità di partire subito in vantaggio nei mesi autunnali.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

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