Il forte appetito degli investitori sostiene il credito
Nicholas Ware, gestore di portafoglio obbligazionario, fornisce un rapido aggiornamento sui fattori all'origine del buon andamento dei mercati del credito e sui motivi per cui l'asset class sembra meritare un outlook positivo per il secondo trimestre.
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In sintesi
- L'emissione di obbligazioni societarie è partita egregiamente, con il mercato che ha prontamente assorbito gran parte delle emissioni attese nell'anno.
- La forte domanda di credito e un contesto favorevole di inflazione in declino, l'adozione di un atteggiamento accomodante da parte delle banche centrali e la resilienza economica hanno contribuito alla contrazione degli spread creditizi.
- I rendimenti delle obbligazioni societarie rimangono interessanti per gli investitori e le condizioni sembrano destinate a confermarsi favorevoli nel secondo trimestre, ma sarà importante non snobbare i rischi ed evitare le sacche di vulnerabilità.
Salve. Con questo video, vorrei darvi un breve aggiornamento sul mercato del credito. Giusto per ricapitolare quello che è successo nel Q1, abbiamo avuto un mercato molto favorevole per il credito, dovuto dall'atteggiamento accomodante delle banche centrali, da un'economia resiliente e da un'inflazione più moderata. La domanda del credito è stata elevata. Per fare un esempio, finora nel 2024 sono stati effettuati investimenti per 500 miliardi nelle emissioni USA investment grade. Questo sul totale delle emissioni investment grade previste per l'intero esercizio, pari a 1.200 miliardi. Significa che il 44% delle emissioni è stato effettuato nel primo quadrimestre.1
Per quanto riguarda il portafoglio investment grade, la sottoscrizione è stata buona. Ha ricevuto una copertura di 3,8 volte, a fronte di una media di tre volte e mezzo nel 2023.2 C'è stata una forte domanda di credito investment grade statunitense. Inoltre, per 22 settimane consecutive abbiamo registrato afflussi di fondi investment grade USA. 3 E questa è un'ulteriore dimostrazione della forte domanda di credito. Quello che stiamo vedendo è che i rendimenti sono interessanti nonostante gli spread contratti. Durante il primo trimestre abbiamo assistito a un rally generale, un rally in un contesto di compressione. Ad esempio, il 90% delle obbligazioni high yield e IG (investment grade) in Europa ha registrato un rally nel T1.4
Tuttavia, i rendimenti sono ancora interessanti. I rendimenti dell'investment grade USA al 5,5% e quelli dell'high yield USA al 7,6% sono ancora attratti dalla distorsione dei rendimenti. 5 Per quanto riguarda quello che succederà dopo, credo che le prospettive siano buone e costruttive. E a questo contribuisce anche una minore volatilità delle obbligazioni sovrane e creditizie. In entrambi i casi, è diminuita rispetto ai massimi. Inoltre, ci sarà un calo stagionale dell'offerta nel corso di aprile. Questo è dovuto al blackout delle aziende, che non possono emettere prima degli utili. E questo, insieme alla solidità della domanda, dovrebbe continuare a favorire il credito.
Credo che tutto questo abbia a che fare con la solidità dei fondamentali del credito del momento. In questo periodo, anche le vendite nominali e l'EBITDA (utile prima di interessi, imposte, deprezzamento e ammortamento) hanno superato gli oneri reali del debito. Tuttavia, va sottolineato che non bisogna essere compiacenti in questo mercato ed è necessario selezionare il credito. In particolare, quello che abbiamo visto ultimamente a marzo è l'effetto ritardato dei rialzi dei tassi, che mostrano nicchie di vulnerabilità sul mercato. I tagli dei tassi non arriveranno abbastanza in fretta per alcune aziende. Ma quello che tendiamo a fare è evitare del tutto le aree problematiche del mercato del credito, come il settore immobiliare, il recupero crediti. Ed evitiamo anche le emissioni high yield più vulnerabili, quando si avvicinano le scadenze di acquisto di debito.
Per concludere, nel complesso, abbiamo una visione costruttiva sul credito per il secondo trimestre. Il tema, nel secondo quadrimestre, che bisogna evitare l'autocompiacimento, scegliere la qualità edevitare le emissioni vulnerabili. Grazie per l'ascolto. Se avete domande, non esitate a inviarcele.
1Fonte: Bloomberg, Gross new issue volumes vs estimates, investment grade statunitense, 27 marzo 2024.
2Fonte: Bloomberg, New issue metrics, 27 marzo 2024.
3Fonte: JPMorgan, US High Grade Bond market fund inflows, 27 marzo 2024.
4Fonte: BofA Global Research, European Credit Strategist, 28 marzo 2024.
5Fonte: Bloomberg, ICE BofA US Corporate, ICE BofA US High Yield, yield to worst, 1° aprile 2024. Lo yield to worst è il rendimento più basso che può raggiungere un'obbligazione con caratteristiche speciali (come un'opzione call), escludendo l'ipotesi di un default dell'emittente. I rendimenti possono variare nel tempo e non sono garantiti.
L'indice ICE BofA US Corporate misura la performance del debito societario investment grade denominato in dollari USA emesso pubblicamente nel mercato interno statunitense.
L'indice ICE BofA US High Yield replica la performance del debito societario denominato in dollari USA con rating inferiore a investment grade emesso pubblicamente nel mercato interno statunitense.
Periodo di blackout: un periodo che precede l'annuncio degli utili di un'azienda, in cui determinate azioni da parte dell'azienda sono limitate o vietate. Lo scopo principale è evitare l'insider trading, in quanto i manager/dipendenti possono avere un vantaggio informativo rispetto agli investitori esterni.
Rally di compressione: un aumento dei prezzi delle obbligazioni societarie dovuto alla contrazione (diminuzione) degli spread creditizi tra le obbligazioni di tutte le fasce di qualità.
Obbligazione societaria: un'obbligazione emessa da una società. Le obbligazioni offrono un rendimento agli investitori sotto forma di pagamenti periodici e la restituzione finale del capitale investito all'emissione, alla data di scadenza.
Copertura/sottoscrizione: si riferisce al processo di investimento degli investitori che si impegnano a investire in (sottoscrivere) un'emissione obbligazionaria. Quando un'emissione obbligazionaria ha una copertura di due, significa che c'è il doppio della domanda per le obbligazioni rispetto alle obbligazioni emesse.
Il credito è tipicamente definito come un accordo tra un prestatore e un mutuatario. Viene spesso utilizzato per descrivere i prestiti aziendali, che possono assumere la forma di obbligazioni societarie, prestiti o altre classi di attivi a reddito fisso.
Fondamentali del credito: le informazioni qualitative e quantitative di base che riflettono la posizione finanziaria ed economica dell'azienda, come gli utili, la capacità di generare liquidità, la qualità della gestione e i livelli di indebitamento.
Lo spread creditizio è la differenza di rendimento tra titoli con scadenza simile ma qualità creditizia diversa. L'ampliamento degli spread indica generalmente un deterioramento del merito di credito dei mutuatari societari, mentre la contrazione indica un miglioramento.
Ciclico/a: azienda o settore altamente sensibile ai cambiamenti dell'economia, per cui i ricavi sono generalmente più elevati nei periodi di prosperità ed espansione economica e più bassi nei periodi di flessione e contrazione economica.
Atteggiamento aggressivo: un'indicazione del fatto che i responsabili politici stanno cercando di inasprire le condizioni finanziarie, per esempio mantenendo tassi d'interesse più elevati per frenare l'inflazione. L'opposto di accomodante, che si riferisce a un atteggiamento orientato ad allentare la politica monetaria, ossia a tagliare i tassi d'interesse per stimolare l'economia.
High yield: un'obbligazione che ha un rating creditizio inferiore rispetto a un'obbligazione investment grade. A volte nota come obbligazione sub-investment grade. Queste obbligazioni comportano un rischio maggiore che l'emittente non rispetti i pagamenti, quindi sono in genere emesse con una cedola più alta per compensare il rischio aggiuntivo.
Investment grade: un'obbligazione emessa di norma da governi o società con un rischio percepito di non adempiere gli obblighi di pagamento relativamente basso. La qualità superiore di queste obbligazioni si riflette nei rating di credito più elevati.
Fatturato nominale: un altro termine per indicare i ricavi (il denaro che un'azienda riceve dalle vendite). Nominale significa che il dato non è corretto per l'inflazione.
Volatilità: il tasso e la misura in cui il prezzo di un portafoglio, di un titolo o di un indice si muove verso l'alto e verso il basso. Se le oscillazioni di prezzo sono ampie, la volatilità è alta, mentre se i movimenti sono più lenti e di minore entità, la volatilità è più bassa. Più alta è la volatilità, maggiore è il rischio dell'investimento.
Rendimento: il livello di reddito di un titolo, generalmente espresso in percentuale. Nel caso delle obbligazioni, si calcola semplicemente dividendo l'importo della cedola per il prezzo corrente del titolo.
Non c'è alcuna garanzia che le tendenze passate siano confermate o che le previsioni si realizzino. Le performance passate non predicono i rendimenti futuri. I rendimenti possono variare nel tempo e non sono garantiti.
I titoli obbligazionari sono soggetti al rischio di tasso di interesse, di inflazione, di credito e di default. Il mercato obbligazionario è volatile. Con l'aumento dei tassi di interesse, i prezzi delle obbligazioni di solito diminuiscono, e viceversa. Il rendimento del capitale non è garantito e i prezzi possono diminuire se un emittente non effettua pagamenti puntuali o se la sua solidità creditizia si indebolisce.
Le obbligazioni high yield o "junk bond" comportano un rischio più elevato di default e volatilità dei prezzi e possono subire improvvise e marcate oscillazioni dei prezzi.
JHI
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Comunicazione di Marketing.
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