Ripresa e reshoring: potenziali vantaggi per le small cap globali
Il Gestore di portafoglio Nick Sheridan analizza come la ripresa economica, il calo dell'inflazione e le significative attività di reshoring abbiano creato un contesto favorevole per le small cap, potenzialmente in grado di sovraperformare in questo panorama in evoluzione.
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In sintesi
- In un quadro caratterizzato dalla ripresa del PIL, dalla riduzione dell'inflazione e dal calo dei tassi d'interesse, che di solito favoriscono gli investimenti percepiti come più "rischiosi", come le small cap, il contesto macroeconomico sembra favorevole agli investimenti nel settore delle piccole capitalizzazioni.
- Le tendenze alla deglobalizzazione e all'onshoring dovrebbero favorire le small cap, in particolare nei settori dell'industria e dei materiali. Le small cap statunitensi potrebbero beneficiare dei dazi, aumentando il loro potenziale di crescita.
- Le small cap a livello globale appaiono sostanzialmente sottovalutate rispetto alle loro omologhe a grande capitalizzazione; il divario è ancora più marcato se si osservano le mega cap, che sono state uno dei principali generatori di performance del mercato azionario negli ultimi anni.
L'attuale contesto è favorevole agli investimenti in small cap nel 2025?
Il contesto macroeconomico nel suo complesso è favorevole. Probabilmente si tratta della ripresa del PIL e della riduzione dell'inflazione, per cui i tassi di interesse sono in calo. Il calo dei tassi d'interesse è positivo per le small cap; tutto ciò che incoraggia il rischio - e le small cap sono percepite come più rischiose dagli investitori - è in genere positivo per questo segmento.
Qual è l'impatto della tendenza alla deglobalizzazione e all'onshoring sulle small cap?
Se consideriamo l'MSCI World Small Cap Index, da cui selezioniamo i titoli, questo indice globale delle small cap è sovrappesato sia sui settori industriali che sui materiali. Si tratta di due aree del mercato che, a nostro avviso, trarranno enormi benefici dal reshoring. Va detto che l'applicazione di dazi sulle merci a livello globale da parte del Presidente Trump, avrebbe effetti a nostro avviso molto positivi anche per il 66% del nostro indice, che è costituito da small cap statunitensi, con uno spostamento della crescita economica da una specifica area all'altra. Riteniamo quindi che i dazi accelerino efficacemente il reshoring.
Alla luce della recente incertezza del mercato tecnologico, vede un'opportunità di riallocazione per le small cap?
Credo che uno degli aspetti importanti da considerare quando si investe a livello globale sia la correlazione tra i singoli asset. La correlazione tra large cap e small cap è diminuita negli ultimi anni. In sostanza, ciò significa che se le large cap dovessero subire un calo sostanziale, non è detto che le small cap subirebbero lo stesso calo.
Inoltre, se si guarda alla fascia alta del mercato statunitense, si nota che i modelli di business stanno cambiando. Aziende del calibro di Microsoft, Meta e Alphabet, la cui attività è in gran parte basata su beni immateriali, stanno tutte investendo in data centre. I data centre sono beni materiali, il cui profilo di rendimento non è di norma pari a quello dei beni immateriali.
Quindi credo che anche in questo caso ci sia un argomento di valutazione tra i due. È indubbio che le small cap globali siano sostanzialmente sottovalutate rispetto alle loro omologhe a grande capitalizzazione. Se poi consideriamo le prime sette società degli Stati Uniti, che ovviamente hanno guidato i mercati, il divario è ancora più ampio.
C'è una regione in cui vede opportunità particolarmente forti?
Se guardiamo alle small cap a livello globale, come abbiamo detto, il 66% dell'indice è statunitense. Le small cap statunitensi sono leggermente più care rispetto al resto del mondo. A causa delle potenziali attività di reshoring del Presidente Trump, credo tuttavia che potremo assistere a un calo dei tassi corporate negli Stati Uniti. Questo sarebbe molto positivo per le small cap statunitensi, perché aumenterebbe notevolmente i loro flussi di cassa. E le small cap pagano in generale un tasso di interesse più alto su qualsiasi prestito, rispetto alle large cap. Penso quindi che le small cap statunitensi abbiano il vento in poppa.
Se guardiamo alle small cap giapponesi, le mosse delle società per prelevare liquidità dal bilancio e reinvestirla altrove, o piuttosto distribuirla agli azionisti, aumenteranno matematicamente il profilo di rendimento di quel mercato. Quindi questo è un bene.
Se poi guardiamo all'Europa, penso che ci siano motivi transitori per credere che il multiplo di valutazione sia stato depresso dalla paura. E forse alcuni di questi motivi verranno rimossi nei prossimi 12 mesi. Ritengo inoltre che le small cap europee siano di per sé in gran parte orientate al mercato nazionale, per cui si spera che l'eventuale applicazione di dazi al mercato europeo non le colpisca troppo duramente.
Please note: Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Il valore di un investimento e il reddito che ne deriva possono aumentare o diminuire ed è possibile che non si riesca a recuperare l'importo originariamente investito. Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.
I riferimenti a singoli titoli non costituiscono un invito ad acquistare, vendere o conservare tali titoli, strategie di investimento o settori di mercato, che non devono essere considerati necessariamente redditizi. Janus Henderson Investors, il suo consulente affiliato o i suoi dipendenti possono detenere una posizione nei titoli citati.
Glossario:
Bilancio: rendiconto finanziario che fotografa attività, passività e patrimonio netto in un determinato momento. Ogni segmento fornisce agli investitori un'idea di ciò che l'azienda possiede e deve, nonché dell'importo investito dagli azionisti. Si chiama bilancio a causa dell'equazione contabile: attività = passività + patrimonio netto.
Correlazione: misura la relazione esistente fra i movimenti di prezzo di due variabili (per es. i rendimenti delle azioni o dei fondi). Una correlazione di +1,0 significa che entrambe le variabili hanno una forte associazione nella direzione in cui si muovono. Se hanno una correlazione di -1,0, si muovono in direzioni opposte. Un valore vicino allo zero suggerisce una relazione debole o inesistente tra le due variabili.
PIL (Prodotto interno lordo): il valore di tutti i beni e servizi finiti prodotti da un Paese, in un periodo di tempo specifico (solitamente trimestrale o annuale). Se il PIL aumenta, vuol dire che le persone stanno spendendo di più e le imprese probabilmente si stanno espandendo, e viceversa. Il PIL è un parametro generale delle dimensioni e dello stato di salute dell'economia di un Paese e può essere utilizzato per confrontare diverse economie.
Large cap: società ben affermate con una valutazione (capitalizzazione di mercato) superiore a una determinata soglia, ad es. 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Può anche essere usato come termine relativo. Gli indici a grande capitalizzazione, come il FTSE 100 nel Regno Unito o l'S&P 500 negli Stati Uniti, riflettono le performance delle più grandi società quotate in borsa, piuttosto che dell'insieme dei titoli al di sopra di una certa soglia dimensionale. Le mega cap sono i titoli con la maggiore capitalizzazione in assoluto.
Indice MSCI World Small Cap (USD): Un indice di quasi 4.000 azioni che rappresenta una gamma di società a piccola capitalizzazione in 23 paesi sviluppati.
Onshoring/reshoring: il processo con cui le imprese riportano la produzione o le operazioni nel proprio paese d'origine.
Sovrappeso: esposizione relativamente maggiore a un singolo titolo, a un'asset class, a un settore o a una regione geografica rispetto a un benchmark pertinente, come un indice.
Small cap: società con una valutazione (capitalizzazione di mercato) compresa entro una determinata fascia, ad es. tra 300 milioni e 2 miliardi di dollari negli Stati Uniti, anche se queste cifre in genere rappresentano solo una stima. I titoli small cap potenzialmente offrono una crescita più rapida rispetto a quelli di società più grandi, a fronte di una maggiore volatilità.
Multipli di valutazione: misure finanziarie che valutano una metrica finanziaria in rapporto a un'altra (es. prezzo delle azioni rispetto all'utile per azione). Vengono utilizzate per misurare il valore di un'azienda e confrontarla con altre imprese.
Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.
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Comunicazione di Marketing.
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