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Quick View – La decisione della Fed di marzo: i dati effettivi prevalgono sull'incertezza politica

Daniel Siluk, Global Head of Short Duration, spiega che, nonostante il potenziale impatto negativo dei dazi sia sull'inflazione che sulla crescita economica, la Federal Reserve (Fed) non ha potuto fare altro che mantenere sostanzialmente il corso attuale, alla luce dei dati economici stabili.

Daniel Siluk

Head of Global Short Duration & Liquidity | Gestore di portafoglio


19 marzo 2025
4 minuti di lettura

In sintesi

  • Sebbene il mercato avesse previsto un orientamento più aggressivo, dati i timori per l'impatto inflazionistico dei dazi, la decisione della Fed di marzo è rimasta sostanzialmente invariata, alla luce della stabilità del mercato del lavoro e dei continui progressi sul fronte dell'inflazione.
  • L'ombra dell'incertezza politica grava probabilmente sulla revisione al rialzo delle proiezioni sull'inflazione per il 2025 e quella al ribasso per la crescita economica di quest'anno, che riflettono entrambe il peggioramento dei sondaggi sul sentiment.
  • Nonostante la perdurante solidità dell'economia statunitense, non si può ignorare il potenziale impatto economico della notevole incertezza politica, che ci spinge a sottolineare l'importanza della priorità data alla diversificazione globale e agli asset di qualità.

Da quando è stato varato il programma economico del presidente Trump, che comprende una dose generosa di dazi, il mercato appare in grave difficoltà, impegnato a decifrare quale minaccia è solo una sparata negoziale e quale invece potrebbe effettivamente tradursi in realtà. In questo contesto, gli investitori sono rimasti in attesa di vedere come valuta la Fed il potenziale impatto economico di tutta una gamma di misure prescrittive, comprese quelle relative al commercio, all'immigrazione, alla politica fiscale e alla regolamentazione.

Al termine della conferenza stampa del presidente Jerome Powell, ci sentiamo di affermare che la Fed, forse in contrasto con un mercato rialzista, mantiene un atteggiamento attendista.

Nonostante il tema ricorrente dell'incertezza nella dichiarazione della Fed e nella conferenza stampa di Powell, a prima vista siamo rimasti relativamente sorpresi dalla mancanza di toni più o meno aggressivi. Dopo tutto la minaccia dei dazi, specialmente se le contromisure dovessero sfociare in una guerra commerciale aperta, rappresenta un rischio di rialzo per i costi alla produzione e i prezzi al consumo. Inoltre, la traiettoria discendente dell'inflazione si è attenuata, soprattutto per quanto riguarda i beni.

L'assenza di aggressività, tuttavia, non equivale a un atteggiamento accomodante, con il sostegno agli asset più rischiosi che ne deriverebbe, nonostante i vari sondaggi sul sentiment in deterioramento. Ma all'indomani della decisione della Fed, è così che i mercati sembrano interpretare l'approccio della banca centrale. Riteniamo invece che la prudenza sia d'obbligo: dati alla mano, la Fed non ha potuto fare altro che attenersi alla traiettoria attesa per i tassi dalla riunione di dicembre. Il motivo, a nostro avviso, affiora dalle sfumature in altre componenti della Sintesi aggiornata delle proiezioni economiche della banca.

Non c'è niente da vedere qui, gente?

Il presidente Powell ha tenuto a precisare che i dati effettivi restano solidi e continueranno a determinare il modo in cui la Fed calibra la politica monetaria.

Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello basso e l'inflazione continua a muoversi verso l'obiettivo della banca centrale. L'impatto del calo di fiducia probabilmente è all'origine della revisione negativa della crescita economica per il 2025 dal 2,1% all'1,7%. Analogamente, il tasso di disoccupazione di quest'anno è stato ritoccato al rialzo dal 4,3% al 4,4%. Il rompicapo con cui la Fed potrebbe trovarsi a fare i conti fa capolino nelle stime per il 2025, che puntano a un'inflazione core in aumento dal 2,5% al 2,8%.

Da un lato, la crescita economica inferiore potrebbe giustificare l'atteggiamento più accomodante cui il mercato si è affrettato ad aggrapparsi, mentre un'inflazione più elevata potrebbe mettere in ansia molti banchieri della Fed convincendoli ad attenersi alla traiettoria prevista di altri due tagli dei tassi nel 2025. È importante notare che la Fed si aspetta ancora che l'inflazione raggiunga l'obiettivo del 2,0% entro il 2027.

Questo scenario ottimistico, a nostro avviso, poggia probabilmente sul presupposto che la guerra commerciale non veda un'escalation e si traduca soltanto in un innalzamento una tantum del livello dei prezzi. La storia indica che la gamma di esiti delle guerre commerciali può essere molto più ampia, con numerose ramificazioni difficili da prevedere. Il rispolvero dell'ormai famigerato aggettivo transitorio per descrivere il potenziale impatto dei dazi sull'inflazione dovrebbe preoccupare gli investitori.

Implicazioni per i mercati

Per loro natura, i cambiamenti politici sono destinati ad avere conseguenze economiche reali. La ridefinizione di regimi normativi e relazioni commerciali consolidate avrà necessariamente un'influenza notevole sul modo in cui il settore societario alloca il capitale. Fino a quando non si chiarirà meglio quali proposte verranno effettivamente portate avanti e potremo valutarne le conseguenze desiderate – e indesiderate–, ci aspettiamo che i vertici societari saranno restii a prendere decisioni importanti sull'impiego del capitale. Questo in sé dimostra l'effetto frenante dell'incertezza sulla crescita economica.

Analogamente, ci si aspetterebbe un comportamento razionale dei mercati finanziari in periodi di politiche incerte come questo - qualcosa che potrebbe ritorcersi contro il riflesso iniziale di propensione al rischio degli investitori. Le aspettative di crescita inferiori potrebbero annunciare tassi più bassi, ma con un'economia notoriamente considerata da tempo in fase di ciclo maturo, qualsiasi revisione negativa della crescita rischia di tradursi in una contrazione. Non è questo l'impulso alla riduzione dei tassi auspicato dagli investitori, o dal presidente Trump.

Anche se il mercato e la Fed sono relativamente allineati sulla traiettoria attesa del tasso sui fondi federali (con quella scontata dal mercato leggermente più accomodante), le aspettative divergenti su inflazione e crescita creano una situazione potenzialmente volatile. A nostro avviso, questo non è il momento per modificare drasticamente il posizionamento sulla duration, anche se l'attenzione del mercato e della Fed si sta spostando in termini di priorità dall'inflazione al sostegno di un'economia potenzialmente in affanno.

Tuttavia, considerando la possibilità di una risoluzione praticabile di questa impasse commerciale e i dati economici contestualmente stabili, sarebbe un errore ridurre notevolmente l'esposizione al rischio dei portafogli. Piuttosto, le traiettorie economiche divergenti, i bilanci robusti delle aziende mondiali e i segnali di vita in Europa sono tutti elementi che rinforzano la tesi a favore di portafogli azionari e obbligazionari diversificati su scala globale, composti da titoli di alta qualità.

 

La diversificazione non assicura un profitto né elimina il rischio di subire perdite negli investimenti.

La duration è una misura della sensibilità del prezzo di un'obbligazione a variazioni dei tassi d'interesse. Quanto più lunga è la duration di un'obbligazione, tanto maggiore è la sua sensibilità a variazioni dei tassi d'interesse, e viceversa.

La volatilità misura il rischio utilizzando la dispersione dei rendimenti per un determinato investimento.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.

 

Comunicazione di Marketing.

 

Glossario

 

 

 

Informazioni importanti

Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.

Tutti i contenuti del presente documento hanno solo scopo informativo o di utilizzo generale e non riguardano nello specifico i requisiti di singoli clienti. Janus Henderson Capital Funds Plc è un OICVM di diritto irlandese con separazione patrimoniale tra i comparti. Si ricorda agli investitori che le rispettive decisioni d'investimento vanno intraprese solo in virtù del Prospetto più recente che contiene informazioni su commissioni, spese e rischi ed è disponibile presso tutti i distributori e gli agenti per i pagamenti/agente per i serviz e va letto con attenzione. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento. Il fondo può non essere adatto a tutti gli investitori e non è disponibile per tutti gli investitori in tutte le giurisdizioni. Non è disponibile per i soggetti statunitensi. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Il tasso di rendimento può variare e il valoredel capitale investito è soggetto a oscillazioni a causa dell'andamento del mercato e dei tassi di cambio. In caso di rimborso, il valore delle azioni può essere maggiore o minore del rispettivo costo iniziale. Il presente documento non costituisce una sollecitazione alla vendita di azioni e nessun contenuto dello stesso è da intendersi come una consulenza agli investimenti. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile.
    Rischi specifici
  • Gli emittenti di obbligazioni (o di strumenti del mercato monetario) potrebbero non essere più in grado di pagare gli interessi o rimborsare il capitale, ovvero potrebbero non intendere più farlo. In tal caso, o qualora il mercato ritenga che ciò sia possibile, il valore dell'obbligazione scenderebbe.
  • L’aumento (o la diminuzione) dei tassi d’interesse può influire in modo diverso su titoli diversi. Nello specifico, i valori delle obbligazioni si riducono di norma con l'aumentare dei tassi d'interesse. Questo rischio risulta di norma più significativo quando la scadenza di un investimento obbligazionario è a più lungo termine.
  • Alcune obbligazioni (obbligazioni callable) consentono ai loro emittenti il diritto di rimborsare anticipatamente il capitale o di estendere la scadenza. Gli emittenti possono esercitare tali diritti laddove li ritengano vantaggiosi e, di conseguenza, il valore del Fondo può esserne influenzato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Tutti i contenuti del presente documento hanno solo scopo informativo o di utilizzo generale e non riguardano nello specifico i requisiti di singoli clienti. Janus Henderson Capital Funds Plc è un OICVM di diritto irlandese con separazione patrimoniale tra i comparti. Si ricorda agli investitori che le rispettive decisioni d'investimento vanno intraprese solo in virtù del Prospetto più recente che contiene informazioni su commissioni, spese e rischi ed è disponibile presso tutti i distributori e gli agenti per i pagamenti/agente per i serviz e va letto con attenzione. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento. Il fondo può non essere adatto a tutti gli investitori e non è disponibile per tutti gli investitori in tutte le giurisdizioni. Non è disponibile per i soggetti statunitensi. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Il tasso di rendimento può variare e il valoredel capitale investito è soggetto a oscillazioni a causa dell'andamento del mercato e dei tassi di cambio. In caso di rimborso, il valore delle azioni può essere maggiore o minore del rispettivo costo iniziale. Il presente documento non costituisce una sollecitazione alla vendita di azioni e nessun contenuto dello stesso è da intendersi come una consulenza agli investimenti. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile.
    Rischi specifici
  • Gli emittenti di obbligazioni (o di strumenti del mercato monetario) potrebbero non essere più in grado di pagare gli interessi o rimborsare il capitale, ovvero potrebbero non intendere più farlo. In tal caso, o qualora il mercato ritenga che ciò sia possibile, il valore dell'obbligazione scenderebbe.
  • L’aumento (o la diminuzione) dei tassi d’interesse può influire in modo diverso su titoli diversi. Nello specifico, i valori delle obbligazioni si riducono di norma con l'aumentare dei tassi d'interesse. Questo rischio risulta di norma più significativo quando la scadenza di un investimento obbligazionario è a più lungo termine.
  • Il Fondo investe in obbligazioni ad alto rendimento (non investment grade) che, sebbene offrano di norma un interesse superiore a quelle investment grade, sono più speculative e più sensibili a variazioni sfavorevoli delle condizioni di mercato.
  • Alcune obbligazioni (obbligazioni callable) consentono ai loro emittenti il diritto di rimborsare anticipatamente il capitale o di estendere la scadenza. Gli emittenti possono esercitare tali diritti laddove li ritengano vantaggiosi e, di conseguenza, il valore del Fondo può esserne influenzato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
  • Oltre al reddito, questa classe di azioni può distribuire plusvalenze di capitale realizzate e non realizzate e il capitale inizialmente investito. Sono dedotti dal capitale anche commissioni, oneri e spese. Entrambi i fattori possono comportare l’erosione del capitale e un potenziale ridotto di crescita del medesimo. Si richiama l’attenzione degli investitori anche sul fatto che le distribuzioni di tale natura possono essere trattate (e quindi imponibili) come reddito, secondo la legislazione fiscale locale.