Quick view: Le elezioni giapponesi scatenano il nervosismo del mercato e l'incertezza politica
Junichi Inoue, Head of Japanese Equities, descrive le possibili conseguenze di una battuta d'arresto elettorale per il Partito Liberal Democratico giapponese, in un contesto di crescente incertezza politica dovuta a potenziali riforme governative e all'instabilità dei mercati.
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In sintesi
- Le dimissioni dell'amministrazione Kishida e l'inaspettato esito elettorale sotto la guida del primo ministro Shigeru Ishiba hanno spinto il Giappone in una fase di forte incertezza politica.
- Sarà cruciale seguire da vicino gli sviluppi politici in corso, poiché la creazione di un nuovo assetto governativo potrebbe influenzare profondamente le dinamiche di mercato.
- Se il Partito Liberal Democratico dovesse rimanere al timone, l'attenzione del mercato dei capitali potrebbe gradualmente spostarsi verso l'identificazione degli asset sottovalutati e il riconoscimento di solide performance aziendali.
Di fronte alle elezioni generali per la Camera dei rappresentanti, previste entro un anno, l'amministrazione Kishida si è dimessa a causa degli indici di gradimento ripetutamente bassi. Il compito di recuperare terreno per il Partito Liberal Democratico (LDP) è stato affidato al nuovo primo ministro, Shigeru Ishiba, che dovrà cercare di invertire la rotta e riconquistare il sostegno degli elettori.
Tuttavia, nonostante la popolarità iniziale, soprattutto nelle circoscrizioni rurali, il sostegno a Ishiba ha registrato un costante declino sin dall'inizio del suo mandato, fino a culminare in un sorprendente esito elettorale in cui l'LDP non è riuscito a ottenere la maggioranza, né autonomamente né in coalizione.
Le recenti elezioni generali, che hanno posto sfide significative per il partito al governo, si sono concluse in uno scenario che pochi avevano previsto. Gli analisti identificano come uno dei fattori che hanno contribuito al declino del sostegno la gestione ambigua da parte dell'LDP di uno scandalo di finanziamento politico associato alla fazione dell'ex primo ministro Shinzo Abe. Tuttavia, il problema più ampio sembra essere l'insoddisfazione diffusa per l'aumento dell'inflazione, un sentimento che si manifesta nelle tendenze elettorali a livello globale.
Un evento spartiacque nella politica giapponese
Con il Giappone alle prese con un periodo di instabilità politica, emerge con sempre maggiore chiarezza la necessità di una risposta strategica che risponda in particolare alle preoccupazioni dei gruppi a basso reddito. Il primo ministro Ishiba, nonostante inizialmente si sia rifiutato di dimettersi, ha promesso di assumersi la responsabilità dell'esito delle elezioni svolgendo diligentemente il suo ruolo. Tuttavia, con un'altra elezione cruciale per la Camera dei consiglieri all'orizzonte, mantenere la stabilità di governo nelle attuali condizioni appare un compito arduo e pieno di ostacoli.
Il Paese si trova ora a un punto di svolta, con tre possibili percorsi davanti a sé: formare un governo di coalizione con un partito di opposizione, affrontare le sfide di un governo di minoranza, oppure vedere il Partito Democratico Costituzionale del Giappone (CDPJ) prendere il timone di una coalizione insieme ad altre forze di opposizione. Date le significative discrepanze politiche tra questi partiti di opposizione, la probabilità di un'opposizione unita sembra scarsa.
Una decisione sul nuovo assetto governativo è attesa entro la fine del mese, in un contesto di persistente instabilità dei mercati. Da agosto, le dinamiche di mercato si sono rivelate imprevedibili, e si prevede che questa volatilità continuerà finché non sarà formato un governo stabile.
I mercati dei capitali hanno reagito in modo sfavorevole alle politiche attuate dal DPJ tra il 2009 e il 2012. La possibilità che partiti d'opposizione, come il CDPJ, possano assumere il potere ha sollevato preoccupazioni per una potenziale avversione al rischio da parte dei mercati. Al contrario, se l’LDP dovesse mantenere la leadership, il mercato dei capitali potrebbe gradualmente orientarsi verso l’identificazione di asset sottovalutati e il riconoscimento delle aziende con solide performance.
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