Si prega di assicurarsi che Javascript sia abilitato ai fini dell'accessibilità al sito web. Quick view: le elezioni francesi creano incertezze per l'UE, mentre Le Pen manca l'obiettivo - Janus Henderson Investors
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Quick view: le elezioni francesi creano interrogativi per l'UE con la sconfitta di Le Pen

Con il Rassemblement National di Marine Le Pen sceso al terzo posto al secondo turno delle elezioni parlamentari francesi, il Gestore di portafoglio Jamie Ross valuta le prospettive per le azioni francesi, mentre sono in corso le trattative sugli equilibri di potere di un potenziale governo di coalizione di centro o di centrosinistra.

Arco di Trionfo, Parigi, Francia
Jamie Ross, CFA

Jamie Ross, CFA

Gestore di portafoglio | Vice gestore di portafoglio – Bankers Investment Trust


8 luglio 2024
3 minuti di lettura

In sintesi

  • Al secondo turno delle elezioni parlamentari francesi, un patto di coordinamento tra il centro e la sinistra è riuscito a fermare il tentativo del Rassemblement National di ottenere la maggioranza.
  • Gli investitori guardano con molta attenzione alla composizione del governo di coalizione finale, che si tratti di una "grande coalizione" guidata dal centro o di una coalizione formata intorno al Nuovo Fronte Popolare, un'ampia alleanza elettorale di sinistra.
  • L'esito delle elezioni ha contribuito a dissipare alcune incertezze, creando l'opportunità di un'allocazione strategica alle azioni francesi, ma l'esito di un possibile parlamento sospeso pone alcuni interrogativi per l'Unione europea (UE) più in generale.

Al secondo turno delle elezioni parlamentari, i francesi hanno dovuto scegliere tra la paralisi politica o un governo guidato dall'estrema destra. Il centro a la sinistra hanno stretto un patto di coordinamento per ridurre le possibilità di vittoria della destra. A quanto pare il patto ha avuto successo, ma il risultato sembra un classico caso di conseguenze non intenzionali, in cui alla fine la sinistra ha ottenuto più seggi del previsto.

Il nostro recente video della serie Espresso europeo riguarda le aspettative dopo il primo turno delle elezioni parlamentari anticipate indette da Macron. Il secondo turno ha portato a un risultato che è andato contro ogni aspettativa: nessun singolo partito ha ottenuto la maggioranza, e questo segna l'inizio di un periodo di lotte politiche per la formazione di un governo di coalizione. Sembra molto probabile che l'alleanza di sinistra (Nuovo Fronte Popolare: 182 seggi) sarà in prima linea nei negoziati, insieme al centro (Alleanza Ensemble: 168 seggi). La performance sorprendentemente scarsa dell'estrema destra (Rassemblement National: 143 seggi) probabilmente impedirà al partito di avere un ruolo di primo piano in questo dibattito.

Quali saranno gli effetti sulla direzione politica? La direzione politica dipenderà dalla composizione del governo di coalizione finale. In termini generali, le soluzioni possibili sono due. La prima è una sorta di "grande coalizione" guidata dal centro, con la partecipazione di rappresentanti di sinistra e di destra. Questo verrebbe visto come un risultato favorevole per i mercati.

Il secondo risultato possibile è una coalizione formata intorno al Nuovo Fronte Popolare. Questo verrebbe visto come un risultato meno favorevole al mercato, in cui gli equilibri di potere all'interno del Nuovo Fronte Popolare avrebbero un'importanza cruciale. Infine, se il dibattito politico arrivasse a un punto di stallo, il probabile risultato sarebbe una sorta di governo tecnocratico. Questo sarebbe un risultato positivo per i mercati. Più la coalizione andrà a sinistra, più il mercato si preoccuperà di un potenziale aumento della spesa pubblica, di una possibile inversione della riforma delle pensioni, del congelamento dei prezzi, dell'aumento dei salari pubblici e di un peggioramento delle relazioni con l'UE. Come sappiamo, la Francia ha già un rapporto debito/PIL superiore al 100%, quindi un eventuale aumento netto della spesa pubblica verrebbe messo al vaglio.

In un'ottica di lungo termine, gli eventi delle ultime settimane rappresentano un problema per l'UE. Per garantire la solidità dell'Unione europea, serve una Francia forte quasi quanto serve una Germania forte. Con una situazione politica sempre meno chiara in entrambi i Paesi, il progetto dell'UE avrà bisogno di nuovo slancio. A livello di desk, l'idea generale è stata quella di ridurre l'esposizione agli asset francesi quando il Presidente Macron ha annunciato le elezioni anticipate, sulla scia dell'aumento dell'incertezza. Ora che le elezioni francesi volgono al termine, il consenso è più orientato verso l'individuazione di opportunità di investimento. Tuttavia, la nostra propensione verso aziende di portata globale, più che per quelle con focus sul mercato interno, rimarrà una caratteristica del nostro orientamento.

JHI

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