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Né troppo long, né troppo short: l'argomento a favore del rendimento assoluto

Le inefficienze di mercato esisteranno sempre a causa delle informazioni imperfette e dei comportamenti imprevedibili degli investitori. Gli investitori possono valutare erroneamente le prospettive di un'azienda e i mercati possono reagire in modo eccessivo alle notizie negative. Ciò può creare opportunità per le strategie d'investimento in grado di generare rendimenti positivi indipendentemente dalle condizioni di mercato prevalenti.

Luke Newman

Luke Newman

Gestore di portafoglio


4 mar 2022
4 minuti di lettura

In sintesi

  • Le valutazioni di azioni e obbligazioni sono finite sotto pressione facendo emergere interrogativi in merito alle potenziali strategie alternative utilizzabili dagli investitori per gestire il rischio nei loro portafogli.
  • Le politiche estremamente accomodanti di governi e banche centrali hanno spinto il rapporto tra azioni e obbligazioni in territorio incerto.
  • Il Janus Henderson Absolute Return Fund è stato approvato ai fini della classificazione come prodotto conforme all'Articolo 8, grazie alle misure attuate per incorporare le considerazioni ambientali e sociali nel processo di investimento.

Le strategie "absolute return" long/short equity si concentrano sullo sfruttamento delle inefficienze di mercato per generare rendimenti assoluti (p.es. un rendimento maggiore di zero) in vari contesti di mercato.

Investimenti long e short

L'investimento "long" classico comporta l'investimento in asset (quali azioni, obbligazioni o immobili) nella speranza/in previsione di un loro potenziale aumento di valore nel tempo. L'investimento "short" è invece una forma di investimento che può trarre profitto dall'eventuale calo di valore dell'attività sottostante. La tecnica più comune consiste nel prendere in prestito un asset (in cambio di una commissione) e quindi venderlo, con l'intenzione di riacquistarlo a un importo inferiore a quello di vendita e di restituirlo al proprietario originario entro la data concordata. Se corretta, la strategia può consentire di trarre profitti da asset in via di deprezzamento. Ma può causare perdite in caso di aumento del valore dell'asset sottostante.

Strategie più flessibili sono a loro volta in grado di adeguare attivamente la percentuale di investimenti long o short detenuti, migliorandone l'adattabilità. La detenzione di una percentuale relativamente ampia di investimenti long può rendere una strategia più sensibile alle condizioni di mercato prevalenti, segnalando ottimismo sulle prospettive per i mercati azionari, mentre una posizione short netta (detenzione di una percentuale di investimenti short maggiore rispetto a quella degli investimenti long) può indicare la previsione di potenziali difficoltà dei mercati o corsi azionari troppo elevati. L'esposizione netta può essere adeguata a livello di portafoglio complessivo, per settore, regione o anche a livello di titoli, consentendo agli investitori di allineare l'esposizione alle proprie previsioni.

But… why absolute return?

Le strategie tradizionali di asset allocation basate su azioni e obbligazioni hanno rappresentato uno strumento utile per gli investitori negli ultimi vent'anni (Grafico 1), così come per gran parte dell'era pandemica. Le allocazioni obbligazionarie hanno contribuito a mitigare il peggior calo di mercato registrato durante il periodo iniziale di shock e incertezza a marzo 2020. Al contempo, i mercati azionari hanno messo a segno un rimbalzo marcato sulla scia degli interventi su larga scala attuati da banche centrali e governi per supportare le economie e proteggere i posti di lavoro.

Traditional asset allocation has worked well for the past two decades
Fonte: Refinitiv Datastream, dal 31 dicembre 2002 al 31 gennaio 2022. Dati ribasati a 100 alla data iniziale. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.
Note: ‘Global equities’ is the MSCI World Total Return Index (in US dollars). ‘Global bonds’ is the JPM GBI Global All Traded Index. ‘50% equity/50% bond’ represents a simple 50/50 strategy equally allocated to equities and government bonds.

Novembre 2020 è stato un momento significativo, caratterizzato dalla reazione positiva dei mercati alle notizie sui progressi del vaccino Pfizer; l'ottimismo è poi rimasto per gran parte del 2021, nonostante l'incertezza causata da ceppi emergenti con diversi gradi di trasmissibilità e potenza. Ciò ha portato sia le azioni che le obbligazioni agli attuali livelli verosimilmente onerosi, inducendo quindi gli investitori a ricercare strategie alternative utilizzabili per gestire meglio il rischio nei loro portafogli.

Le tradizionali strategie di diversificazione potrebbero non riuscire a proteggere i clienti nella prossima recessione?

La storia ci insegna che la diversificazione non deve essere data per scontata. Governi e banche centrali hanno perseguito politiche estremamente accomodanti che hanno spinto il rapporto tra azioni e obbligazioni in territorio incerto. Le principali banche centrali del mondo hanno acquistato enormi quantità di titoli di Stato (e altri asset) allo scopo di incrementare l'attività economica determinando così un'espansione significativa delle dimensioni dei propri bilanci (Figura 2).

Balance sheet growth of major central banks

Pur contribuendo a finanziare i governi durante la pandemia, tale abbondanza ha però contribuito a incrementare i prezzi degli assetLe banche centrali si trovano ora di fronte al difficile compito di trovare una soluzione per ridurre le misure di stimolo ("tapering"), senza innescare una nuova crisi. La Federal Reserve statunitense è stata la prima importante banca centrale ad agire, riducendo gli acquisti di obbligazioni da 120 miliardi di dollari USA al mese a novembre 2021, con l'obiettivo di chiuderli entro marzo 2022. Altrove, a fine 2021 la Bank of England ha sorpreso i mercati aumentando i tassi d'interesse per la prima volta dal 2018. I mercati hanno reagito in modo negativo a questa posizione sorprendentemente aggressiva che ha visto azioni e obbligazioni[1] perdere terreno a gennaio 2022.

Prodotti che soddisfano le esigenze degli investitori moderni

La domanda di strategie long/short equity continua ad aumentare a fronte del calo costante della correlazione tra le azioni rispetto al picco osservato nei primi giorni della pandemia. Negli ultimi mesi si è inoltre registrata una rotazione dal segmento growth al value, sostenuta dagli aumenti dei tassi d'interesse e da pressioni inflazionistiche più elevate del previsto.Ciò è destinato a creare un contesto più favorevole per le strategie absolute return in cui la selezione titoli si basa sui fondamentali delle società, come nel caso del nostro Janus Henderson Absolute Return Fund.

Infine, siamo lieti di comunicare ufficialmente che il Janus Henderson Absolute Return Fund è stato approvato ai fini della classificazione come fondo conforme all'Articolo 8, a partire dal 25 febbraio 2022. Tale approvazione riconosce di fatto le misure da noi attuate per incorporare le considerazioni ambientali e sociali nel nostro processo di investimento.  In conformità con il Regolamento relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR), i portafogli classificati come conformi all’Articolo 8 promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali o sociali.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.

 

Comunicazione di Marketing.

 

Glossario

 

 

 

Informazioni importanti

Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.

Janus Henderson Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 26 settembre 2000 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Le azioni/quote possono perdere valore rapidamente e di norma implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.