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JH Explorer in Congo: Dottor Rame, presumo?

Durante un viaggio di ricerca nella Repubblica Democratica del Congo, il gestore di portafoglio Tal Lomnitzer scopre un produttore di metalli verdi determinato a rigenerare la reputazione dell'industria mineraria.

Tal Lomnitzer, CFA

Tal Lomnitzer, CFA

Gestore degli investimenti senior


15 novembre 2024
7 minuti di lettura

In sintesi

  • La transizione verso l'energia pulita richiederà oltre 6,5 miliardi di tonnellate di materiali per uso finale essenziali nelle applicazioni di energia pulita, sottolineando il ruolo vitale dell'estrazione mineraria nel raggiungimento degli obiettivi di emissioni "net zero".
  • Le responsabilità delle compagnie minerarie vanno oltre la mera estrazione, ma includono l'esigenza di rigenerare la reputazione e adottare pratiche operative responsabili.
  • Le società del settore coinvolte nell'estrazione di minerali critici per la transizione energetica, impegnate nel contempo a ridurre al minimo il proprio impatto ambientale e contribuire positivamente alle comunità locali, offrono agli investitori un'esposizione alla crescente domanda di metalli verdi.
La serie JH Explorer segue i nostri team d'investimento in tutto il mondo, condividendo le loro ricerche sul campo a livello di paese e di società.

 

La Commissione per le transizioni energetiche ha calcolato che la transizione verso l'energia pulita richiederà la produzione di 6,5 miliardi di tonnellate di materiali per uso finale entro il 2050, con acciaio, rame e alluminio che rappresentano il 95% di questa domanda.1 Il resto è costituito da altri minerali critici come litio, cobalto, grafite, zinco, nichel e terre rare. Un aspetto spesso trascurato, però, riguarda il ruolo e la responsabilità delle compagnie minerarie incaricate di soddisfare questa mastodontica necessità di materiali per consentire il raggiungimento degli obiettivi di emissioni "net zero".

Per capire meglio come l'industria stia facilitando questa transizione, ho visitato di recente le miniere di zinco e rame della società canadese Ivanhoe Mines, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), il secondo paese africano per dimensioni che vanta enormi giacimenti di metalli e minerali verdi.

Minerale di rame e zinco di alta qualità proveniente dalle miniere di Kamoa-Kakula e Kipushi (il campionamento a raggi X mostra un'impressionante parete rocciosa con una concentrazione di rame del 20%).

Autodeterminazione congolese

La frase "Dottor Livingstone, presumo" pronunciata sulle rive del lago Tanganica nel 1871 dall'esploratore Henry Morton Stanley, quando trovò il medico scozzese, risale a prima che l'area passasse sotto il controllo del Belgio. Chiunque abbia letto (o visto) Il fantasma di re Leopoldo conoscerà la triste storia del Congo sotto il suo dominio. Con il pretesto di liberare il popolo dalla tirannia della schiavitù, Leopoldo fece esattamente l'opposto, saccheggiando le ricche risorse del paese e opprimendo il suo popolo. L'unica cosa "liberata" in quel periodo furono le grandi quantità di avorio e metalli.

Mentre la prolifica dotazione mineraria è rimasta la stessa, c'è stato un cambiamento profondo con il recupero dell'autodeterminazione del paese, oggi in grado di beneficiare direttamente della ricchezza che giace nel suo sottosuolo. Proprio alla luce di questa storia, per noi è importante avere piena consapevolezza degli impatti che hanno le aziende in cui investiamo a livello locale e nazionale. Acquisire una migliore comprensione del contesto sociale e politico, nonché delle dotazioni geologiche e delle sfide logistiche, è stata una delle motivazioni principali della mia visita.

Kamoa-Kakula: la miniera di rame in crescita più rapida, di qualità più alta e più verde del mondo

Ivanhoe ha iniziato a operare nella RDC nel 1998, per poi scoprire il giacimento di Kamoa,vicino a Kolwezi, nel 2008. Il giacimento di Kakula è stato scoperto nel 2016 e la produzione di rame è iniziata nel 2021. Questa tempistica ci ricorda quanto può essere lungo il processo di sviluppo di una miniera, dall'esplorazione iniziale alla scoperta, all'autorizzazione fino alla costruzione. Quando la Fase 4 di questo progetto sarà completata nel 2030, a soli 32 anni da quando Ivanhoe ha iniziato l'esplorazione, l'impianto di Kamoa-Kakula sarà la terza miniera di rame più grande del mondo, in grado di lavorare fino a 19,2 milioni di tonnellate di roccia all'anno per una produzione annua di 600.000 tonnellate di rame.

Un eccellente esempio di come l'estrazione mineraria porti con sé infrastrutture migliori nelle economie in via di sviluppo è l'investimento di 250 milioni di dollari effettuato da Ivanhoe nella ristrutturazione delle turbine idroelettriche che imbrigliano l'energia del possente fiume Congo e alimentano così i suoi impianti. La società sta investendo anche altri 200 milioni di dollari per contribuire a migliorare la stabilità della rete elettrica, attraverso un innovativo modello pubblico-privato con l'azienda elettrica statale SNEL.

L'energia a zero emissioni di carbonio alimenterà anche una fonderia di Ivanhoe attualmente in costruzione. Possedere una fonderia è insolito per una grande compagnia di estrazione di rame, ma implica numerosi vantaggi, come la creazione di competenze e posti di lavoro aggiuntivi, e la possibilità di ricavare più valore dal rame nel paese, abbassando nel contempo i costi logistici e riducendo drasticamente l'impronta di carbonio del rame come prodotto finale. Di conseguenza, il rame di Ivanhoe avrà un'intensità di emissioni inferiore del 10% a livello globale. La fonderia produrrà anche acido solforico come sottoprodotto, che nel tempo sarà utilizzato dalle vicine miniere di rame per la lisciviazione dei minerali di ossido di rame, ma anche per sostenere altre industrie locali, per esempio di fertilizzanti, batterie, coloranti o colla.

Ormai in fase di completamento, la fonderia da 500.000 tonnellate all'anno con tecnologia "direct-to-blister" sarà la più grande dell'Africa.

Il team dirigente di Ivanhoe stima che circa il 55% della ricchezza generata tornerà al paese attraverso una combinazione di royalty e tasse, cui si aggiunge il 20% di proprietà diretta della miniera. Inoltre, ho visto un approccio pragmatico e vantaggioso per tutti i portatori di interesse, mirato a garantire che la miniera abbia un impatto economico positivo a livello locale. Abbiamo visitato cooperative di imprese locali che producono mattoni o indumenti protettivi di sicurezza e che gestiscono stagni per piscicoltura. Mettere in piedi queste attività e consegnarle alla comunità locale per la miniera vuol dire poter reperire beni prodotti localmente, come pollame, banane, mais e ortaggi, ma anche servizi di supporto come autolavaggi, trasporti e la cura di parchi e giardini, contribuendo a creare imprese in grado di camminare con le proprie gambe.

Per esempio, una cooperativa locale di sartoria, controllata in maggioranza da donne, ora produce anche uniformi scolastiche e abiti per la chiesa destinati a un mercato più vasto. A mio avviso, questo è un ottimo esempio dei vantaggi indiretti derivanti dall'attività mineraria, che vanno oltre i benefici diretti dell'occupazione e dei contributi fiscali. Abbiamo visitato anche un ospedale e centro di istruzione superiore di classe mondiale, costruito e finanziato da Ivanhoe, a servizio della popolazione locale.

Attività di sartoria: 300.000 dollari di fatturato, 28 dipendenti, 75% donne, di proprietà locale, con finanziamenti iniziali forniti da Ivanhoe allo scopo di produrre dispositivi di protezione individuale (DPI) per la miniera, ma non solo.

Kipushi: la rinascita di un gigante di zinco addormentato

Situato vicino a Lubumbashi, una città polverosa tentacolare nella Repubblica Democratica del Congo vicino al confine con lo Zambia, l'impianto di produzione di zinco Kipushi di Ivanhoe è un anello cruciale nell'impegno dell'azienda per la rigenerazione dell'attività mineraria nella RDC.

I 100 anni di storia testimoniano l'eccezionale qualità geologica di questa miniera, con concentrazioni di zinco al 35%, molto superiori a quelle di altri giacimenti minerari leader a livello mondiale. Ivanhoe ha guidato il rinnovamento di questa miniera storica, dopo una pausa di 31 anni, introducendo un impianto di lavorazione moderno. La partnership con l'azienda congolese Gécamines, che detiene una quota del 38%, è stata determinante per dare nuova vita a questo sito dismesso e metterlo in condizioni di diventare il quarto produttore di zinco al mondo. Inoltre, la miniera dovrebbe ottenere un riconoscimento per l'impronta minima di emissioni Scope 1 (dirette) e 2 (indirette), che la colloca tra le miniere di zinco più rispettose dell'ambiente a livello globale, con un impatto ambientale che resta competitivo anche includendo le emissioni Scope 3 (catena di valore).

La riapertura della miniera all'inizio del 2024 è un evento storico, che promette benefici economici per la vicina città di Lubumbashi attraverso pagamenti, creazione di posti di lavoro e ricadute su più vasta scala. Ivanhoe sta anche trivellando il terreno per realizzare 50 pozzi d'acqua, ha rinnovato 10 km di strade, costruito impianti sportivi, donato beni alimentari e istituito un programma di borse di studio per sostenere l'istruzione terziaria. Nell'intento di ridurre al minimo i disagi per la comunità locale, Ivanhoe ha costruito una deviazione per i camion che trasportano il concentrato di zinco lontano dalla città. Seguendo un modello simile a quello di Kamoa-Kakula, è stata creata una cooperativa di sartoria che fornisce alla miniera dispositivi di protezione individuale.

Campo da calcio costruito per la città vicino alla miniera su una discarica di detriti di roccia.

Kipushi, insieme a Kamoa-Kakula, svolge un ruolo cruciale nell'espansione del portafoglio di metalli verdi di Ivanhoe e sottolinea l'importanza della RDC come fonte di minerali strategici di alta qualità per il mercato internazionale. Raggiungere il traguardo di rimettere in funzione la miniera rappresenta un passo fondamentale che alimenta il potenziale della compagnia e del paese di affermarsi come leader globali sul fronte di attività minerarie diversificate. Con la rielezione del presidente Tshisekedi, si spera che uno dei paesi più ricchi dell'Africa in termini di giacimenti minerari potrà utilizzare queste risorse per stabilizzare le proprie regioni orientali e affrontare sfide importanti come la povertà, il debito, la disoccupazione e lo sviluppo sostenibile.

Costruzione e manutenzione stradale.

Approccio attivo per portare in superficie il valore nascosto

Valutare attivamente le opportunità "sul campo" per distinguere gli attori vincenti dai perdenti, in un'ottica di investimento, è una parte importante del nostro processo,  in quanto ci permette di comprendere meglio gli aspetti finanziari e non finanziari delle aziende in cui investiamo il denaro dei nostri clienti.

Sono tornato dalla visita con una comprensione più profonda e una visione più positiva su temi come la logistica, la fornitura energetica, la riduzione dei costi, l'opzionalità delle risorse e la crescita della produzione. Sono rimasto colpito anche dall'approccio pragmatico e premiante per tutti i portatori di interessi adottato da Ivanhoe, per garantire che la miniera generi vantaggi anche per le comunità locali e contribuisca alla ricchezza finanziaria del paese.

Il nostro approccio all'integrazione ESG: ponderato, pratico, basato sulla ricerca e lungimirante.

1Commissione per le transizioni energetiche, "Scale-up of critical materials and resources needed for energy transition" (luglio 2023)

2Ivanhoe Mines, complesso di rame Kamoa-Kakula, sito web dell'azienda

3Ivanohe Mines, "Ivanhoe Mines annuncia una valutazione aggiornata dei gas serra che conferma il complesso di rame di Kamoa-Kakula come la grande miniera di rame con le minori emissioni di carbonio al mondo", comunicato stampa (2 novembre 2023)

4Ivanhoe Mines, "Ivanhoe Mines e Gécamines firmano un nuovo accordo per riattivare la produzione presso la miniera di altissima qualità di Kipushi nella RDC", Comunicato stampa (14 febbraio 2022)

 Flusso di cassa libero: la liquidità generata da un'azienda, al netto delle spese di gestione quotidiane e delle spese in conto capitale. Questo denaro liquido si può impiegare per effettuare acquisti, distribuire dividendi o ridurre il debito.                      

Net zero: uno stato in cui i gas serra immessi nell'atmosfera come l'anidride carbonica (C02), che contribuiscono al riscaldamento globale, sono bilanciati dalla rimozione degli stessi dall'atmosfera.

Emissioni di carbonio di Scope 1: emissioni dirette di gas serra (GHG) da fonti di proprietà o controllate.

Emissioni di carbonio Scope 2: emissioni indirette di gas serra, come quelle create attraverso la generazione dell'energia acquistata (es. energia elettrica).

Emissioni di carbonio Scope 1-2 (misurazione): le tonnellate di anidride carbonica equivalente per milione di dollari di ricavi totali, su base Scope 1 e 2. Per le aziende che non divulgano i dati, le emissioni si basano su modelli di stima proprietari.

Emissioni di carbonio Scope 3: emissioni di gas serra associate all'intera catena di valore di un'azienda, che ne è quindi indirettamente responsabile, dai prodotti acquistati dai fornitori ai propri prodotti al momento dell'utilizzo da parte dei consumatori.

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Comunicazione di Marketing.

 

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