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Impinj consente l'ottimizzazione delle risorse e della produttività

Il Global Technology Leaders Team discute delle soluzioni offerte alle imprese dalle aziende tecnologiche come Impinj, con l'obiettivo di ottenere una migliore efficienza, produttività e sostenibilità.

Alison Porter

Gestore di portafoglio


Graeme Clark

Gestore di portafoglio


Richard Clode, CFA

Gestore di portafoglio


20 gennaio 2025
5 minuti di lettura

In sintesi

  • La tecnologia di identificazione a radiofrequenza (RFID) si è evoluta, passando da semplice strumento di monitoraggio dell'inventario a fattore essenziale dell'economia circolare, contribuendo a creare supply chain più efficienti e sostenibili, con casi d'uso sempre più ampi.
  • Sebbene l'adozione generalizzata dell'RFID sia ancora agli esordi, Impinj è leader in questo settore, con un forte potenziale di crescita, ed è ben posizionata per beneficiare dell'influsso favorevole delle normative.
  • Sebbene l'azienda sembri caratterizzata da un basso livello di rischio sul piano ambientale e sociale, i nostri sforzi di engagement continuano a essere incentrati sul favorire l'attenzione ai fattori ESG, in modo da rafforzare il vantaggio competitivo dell'azienda, in un momento di maggiore controllo normativo.

Impinj è leader nell'identificazione a radiofrequenza (RFID), una tecnologia di tracciamento delle risorse senza batteria, a basso consumo e a basso costo che può migliorare significativamente la visibilità dell'inventario e creare efficienze. La piattaforma integrata dell'azienda comprende chip, lettori RFID e software, nonché soluzioni per sperimentazioni e misurazioni e servizi cloud.

Come funziona l'RFID e cosa può fare?

L'RFID utilizza le onde radio per identificare e localizzare gli oggetti. I tag RFID hanno chip che memorizzano i dati e sono alimentati da onde radio emesse da un lettore RFID. La tecnologia permette di leggere 1.000 chip al secondo da una distanza di circa 10 metri, senza visibilità diretta, e ciascun chip costa solo pochi centesimi. Oltre a ridurre l'eccesso di scorte, il trasporto, gli sprechi e la contraffazione, consente il self-checkout, la certificazione, la prevenzione delle perdite e la privacy dei consumatori tramite la modalità protetta nei tag. Svolge pertanto un ruolo chiave nell'abilitare l'economia circolare, in quanto le informazioni sulla fine del ciclo di vita e sul riciclaggio, nonché i dati sull'impronta di CO2, possono essere incorporati, migliorando l'utilizzo delle risorse e incrementando la produttività.

L'inventario con il lettore portatile RAIN RFID di Impimj è circa 25 volte più veloce rispetto a quello effettuato con un lettore di codici a barre. Ad esempio, negli ospedali, il materiale in inventario può essere tracciato, consentendo reperimenti più rapidi e meno perdite; pertanto, oltre a permettere una riduzione dei costi, dei tempi e degli sprechi, può contribuire in ultima analisi a salvare vite umane. Un altro esempio di implementazione dell'RFID è la sicurezza ferroviaria, un settore in cui la tecnologia è in grado di misurare l'attrito esercitato da ogni ruota al passaggio sul binario, contribuendo alla manutenzione, con una conseguente riduzione degli incidenti.

Potenziale di crescita dell'RFID

Impinj ha registrato un tasso di crescita annuo composto di quasi il 30% negli ultimi 13 anni.1 Utilizzata principalmente nei settori della vendita al dettaglio e della logistica, l'RFID è oggetto di un'adozione precoce in settori come l'alimentare e la medicina, dove la certificazione dell'origine, degli standard e dei test sta diventando sempre più importante. Sebbene le iniziative di economia circolare e l'adozione diffusa siano nelle fasi iniziali, abbiamo osservato alcuni solidi casi di studio nel settore sanitario e del riciclaggio, che forniscono risultati e fattori di sostenibilità in crescita. Dato che la mancanza di visibilità e tracciabilità delle supply chain sono ostacoli fondamentali alla decarbonizzazione, le aziende devono migliorare la loro conoscenza della catena del valore per affrontare questo problema.

Forti fattori favorevoli alla regolamentazione

Si prevede peraltro che la nuova regolamentazione estenderà l'adozione della tecnologia RFID a molti settori:

  • i prodotti venduti dai produttori europei, dai retailer e da coloro che esportano prodotti verso l'UE saranno assoggettati alla legislazione sui prodotti per la sostenibilità del Digital Product Passport (DPP), che mira a rendere i prodotti più durevoli e affidabili, nonché più facili da riutilizzare, aggiornare, riparare e riciclare, il tutto utilizzando molte meno risorse. Aziende come Impinj ,con la sua tecnologia RAIN RFID, potrebbero essere una delle soluzioni di tagging DPP.
  • A partire dal 1° febbraio 2027, le batterie per veicoli industriali o elettrici (EV) vendute sul mercato dell'UE con una capacità superiore a 2 kWh dovranno essere dotate di uno specifico passaporto.2
  • Anche il regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (ESPR) e il regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR) impongono alle aziende di considerare l'intero ciclo di vita dei prodotti.

Considerazioni ESG

Impinj è un'azienda "fabless" di sola progettazione (ossia non manifatturiera) di semiconduttori. Riteniamo che l'impresa abbia un basso rischio ESG, sia per quanto riguarda i fattori ambientali che sociali. Tuttavia, in termini di intera catena del valore e di reale impronta del prodotto, alcune considerazioni ambientali e sociali presentano rischi, ma anche opportunità, per l'azienda di aumentare i propri vantaggi competitivi:

  • Ecodesign continuo, significativo e attivo

Riteniamo che questo sia un punto di forza fondamentale. La serie di chip per tag più avanzati Impinj M800 ha fornito il 25% in più di "die per wafer" rispetto alla generazione precedente, riducendo significativamente l'impronta CO2 e di materiale. L'RFID stessa è una tecnologia a basse risorse, rispetto alle alternative esistenti. L'utilizzo dei materiali, insieme alla potenza e all'efficienza energetica, sono parametri chiave per la progettazione.

  • Gestione della supply chain

Riteniamo che Impinj possa fare di più in termini di gestione della supply chain, dato che la sua tecnologia può essere un fattore abilitante per una supply chain circolare e più trasparente.

  • Divulgazione, metriche e obiettivi ambientali

Essendo un'azienda giovane, di piccole dimensioni, in forte crescita e con scarse esigenze in termini di risorse, incoraggiamo Impinj ad aumentare la comunicazione relativa ai fattori ESG, nonché alla portata e ampiezza dei suoi sforzi.

Engagement

Abbiamo interagito attivamente con Impinj sin dalla sua costituzione. Abbiamo condiviso esempi di comunicazione delle migliori pratiche e incoraggiato la sua focalizzazione sulle aree ESG e della sostenibilità, per accrescere il vantaggio competitivo dell'azienda, in un momento di maggiore controllo normativo. Tenendo presente la materialità finanziaria, le aree di engagement includono la supply chain, la sicurezza dei prodotti, gli obiettivi zero netto, la diversità, l'equità e l'inclusione (DEI), la comunicazione relativa ai fattori ESG e l'allineamento con i principi del Patto Globale delle Nazioni Unite (UNGC) e le Linee guida dell'OCSE per le multinazionali sulla condotta responsabile d’impresa (OCSE MNE).

La crescita e l'invecchiamento della popolazione, la scarsità di risorse e i cambiamenti climatici richiedono un'innovazione tecnologica in grado di aumentare la produttività e ottimizzare l'uso efficiente delle scarse risorse. Continuiamo a identificare e a interagire con aziende come Impinj, che stanno creando nuovi modi per ottimizzare la produttività e l'efficienza, aprendo la strada a un futuro più sostenibile, efficiente e sicuro.

1 Fonte: Presentazione agli investitori di Impinj, T3 2024. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.

2 Fonte: https://circulareconomy.europa.eu/ Implementazione del Passaporto digitale dell'UE per le batterie, marzo 2024.

Tutte le informazioni su RAIN RFID provengono da Impinj.com.

 

L'economia circolare è un'economia in cui i mercati forniscono incentivi per riutilizzare prodotti e materiali, piuttosto che rottamarli ed estrarre nuove risorse. Tutti i tipi di rifiuti vengono reimmessi nell'economia o utilizzati in modo più efficiente.

L'investimento all'insegna dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), o sostenibile, considera aspetti che esulano dall'analisi finanziaria tradizionale. Ciò potrebbe limitare gli investimenti disponibili e far sì che le performance e le esposizioni differiscano e siano potenzialmente più concentrate in determinate aree rispetto al mercato più ampio.

Lo zero netto si riferisce alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra il più vicino possibile allo zero, per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico e preservare un pianeta vivibile. Per mantenere il riscaldamento globale a non più di 1,5°C, come richiesto dall'Accordo di Parigi, le emissioni dovranno essere ridotte del 45% entro il 2030 e raggiungere lo zero netto entro il 2050.

Le linee guida dell'OCSE per le multinazionali sulla condotta responsabile d’impresa (OCSE MNE) riflettono le aspettative dei governi nei confronti delle imprese su come agire in modo responsabile. Esse riguardano tutti i settori chiave della responsabilità d'impresa, tra cui i diritti umani, i diritti dei lavoratori, l'ambiente, la corruzione, gli interessi dei consumatori, nonché la divulgazione delle informazioni, la scienza e la tecnologia, la concorrenza e la fiscalità.

Il Patto Globale delle Nazioni Unite (UNGC) I dieci principi derivano dalla Dichiarazione universale dei diritti umani sul lavoro, dalla Dichiarazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro, dalla Dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo e dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.

 

Comunicazione di Marketing.

 

Glossario

 

 

 

Informazioni importanti

Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.

Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Le azioni/quote possono perdere valore rapidamente e di norma implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo si concentra su determinati settori o temi d’investimento e potrebbe risentire pesantemente di fattori quali eventuali variazioni ai regolamenti governativi, una maggiore competizione nei prezzi, progressi tecnologici ed altri eventi negativi.
  • Il Fondo si attiene a un approccio d'investimento sostenibile, il che potrebbe condurlo ad essere sovrappesato e/o sottopesato in alcuni settori e pertanto a realizzare performance diverse da quelle di fondi con obiettivi analoghi, ma che non si avvalgono di criteri d'investimento sostenibile per la selezione dei titoli.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia i suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Le azioni/quote possono perdere valore rapidamente e di norma implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo si concentra su determinati settori o temi d’investimento e potrebbe risentire pesantemente di fattori quali eventuali variazioni ai regolamenti governativi, una maggiore competizione nei prezzi, progressi tecnologici ed altri eventi negativi.
  • Questo Fondo può avere un portafoglio particolarmente concentrato rispetto al suo universo di investimento o altri fondi del settore. Un evento sfavorevole riguardante anche un numero ridotto di posizioni potrebbe creare una notevole volatilità o perdite consistenti per il Fondo.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia i suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.