Aiutare gli investitori a gestire le "sensazioni" post-elettorali
Ben Rizzuto, Wealth Strategist, spiega come i consulenti possano aiutare i clienti a gestire le emozioni, positive o negative, dopo le elezioni e a rimanere concentrati sui loro obiettivi a lungo termine.
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In sintesi
- Indipendentemente dal tipo di "sensazioni", positive o negative, suscitate dalle elezioni, tutti gli investitori possono prendere decisioni a breve termine influenzate dalle emozioni, poiché le prospettive macroeconomiche rimangono incerte.
- Nonostante il rally azionario verificatosi il giorno delle elezioni, la storia dimostra che la performance azionaria a lungo termine è stata indifferente ai risultati elettorali, e che tutti i presidenti degli Stati Uniti, dal 1932 in poi, hanno affrontato un mercato ribassista sotto la loro amministrazione.
- Poiché è impossibile prevedere cosa accadrà nei mercati nei mesi e negli anni a venire, i consulenti dovrebbero aiutare i clienti a concentrarsi sui loro obiettivi a lungo termine e non lasciare che le loro emozioni, positive o negative, li spingano ad apportare modifiche significative all'allocazione.
Negli ultimi mesi, si è parlato molto di "sensazioni": buone sensazioni, brutte sensazioni, sensazioni di immaturità, crypto sensazioni... le sensazioni hanno dominato la nostra psiche collettiva.
A dire il vero, abbiamo riscontrato un certo "senso di nervosismo" fra gli investitori di ogni tipo negli ultimi due anni, attraverso il nostro sondaggio. Sia nel 2023 che nel 2024, il 78% degli intervistati ha citato le elezioni presidenziali del 2024 come l'evento più temuto in termini di impatto sulle proprie finanze. Questa preoccupazione, che ha superato i timori di inflazione o di una potenziale recessione, ha generato pessimismo sui mercati e incoraggiato uno spostamento verso esposizioni più prudenti.
Ora che gli elettori si sono espressi, potrebbe essere il momento di sondare di nuovo l'umore dei clienti.
Le brutte sensazioni e l'incertezza persistono
Anche se l'esito del voto ormai è definito, non vuol dire che le emozioni con cui gli investitori hanno dovuto fare i conti negli ultimi due anni siano già svanite. Dopo una sfida così combattuta fino alla fine, inevitabilmente ci sono tanti americani delusi dal risultato, mentre permangono molte incertezze sull'economia. E proprio questo clima incerto potrebbe determinare decisioni emotive e a breve termine che, come sappiamo, di solito si traducono in risultati finanziari non ottimali nel lungo periodo.
Ora più che mai, i consulenti devono aiutare i clienti a concentrarsi sui loro obiettivi a lungo termine, ed evitare che le emozioni li inducano ad apportare modifiche profonde alle esposizioni. Ecco alcune idee che possono aiutare a inquadrare nella giusta prospettiva le elezioni e il relativo impatto, più o meno pronunciato, sui mercati.
- La ricerca ha dimostrato che chi si fa influenzare dalle preferenze politiche nel prendere decisioni di investimento ottiene risultati sottoperformanti del 2,7% l'anno in media, rispetto al mercato in generale, a causa di fattori come l'eccesso di negoziazioni, l'assunzione di rischi minori e un numero maggiore di esposizioni internazionali.1
- Nel primo anno successivo alle ultime cinque elezioni (tre vittorie dei Democratici e due dei Repubblicani) l'indice S&P 500® ha reso in media +19%.2
- Dal 1945 al 2024, il rendimento medio dell'S&P 500 nel primo anno di attività di una nuova amministrazione presidenziale è stato del +7,7%.
Infine, può essere utile ricordare a questi investitori che tutti, indipendentemente dal candidato scelto, si sono svegliati il giorno dopo le elezioni e sono andati a lavorare. E questo (tra le altre cose) in definitiva è ciò che fa aumentare i prezzi delle azioni e il valore dei nostri investimenti a lungo termine.
Buone sensazioni sui mercati, per ora
Subito dopo la vittoria di Trump, i mercati azionari sono schizzati verso l'alto, con l'indice S&P 500 che ha raggiunto il massimo storico di 5.995 punti l'8 novembre 2024. Di conseguenza, l'indice VIX della volatilità implicita nel mercato azionario è sceso drasticamente: tra il 1° e l'8 novembre, ha registrato un calo del 31,7% toccando quota 14,94.
Le buone sensazioni avvertite inizialmente sui mercati potrebbero convincere alcuni investitori che l'impennata continuerà per i prossimi quattro anni. E se è vero che i mercati tendano a salire nell'arco di quasi tutti i mandati presidenziali (a prescindere che ci sia un Democratico o un Repubblicano alla Casa Bianca), è importante ricordare che la performance azionaria è stata storicamente indifferente ai risultati elettorali nel lungo termine. Di fatto, ogni presidente degli Stati Uniti a partire da Herbert Hoover ha visto un mercato ribassista durante la sua amministrazione.
Fonte: "All That Matters: Elections and Your Money". Baird Research, marzo 2024.
Inoltre, il 7 novembre 2024 l'indice CAPE di Shiller, una misura di valutazione delle azioni che utilizza gli utili per azione reali su un periodo di 10 anni rispetto a un solo anno, era a 38,08 (contro un massimo storico di 44,19 a dicembre 1999). La ricerca ha dimostrato che i valori CAPE presentano una forte correlazione negativa con i rendimenti futuri (coefficiente di correlazione = -0,7).3 L'attuale livello elevato potrebbe significare che le azioni sono sopravvalutate e che per i mercati si profila un periodo di rendimenti più bassi.
Naturalmente, mentre il VIX e il CAPE possono aiutare a fornire un contesto storico, nessuna di queste misure può prevedere con certezza la direzione che prenderanno le azioni, soprattutto in presenza di così tanti fattori ignoti potenzialmente in grado di deviare la traiettoria dei mercati e dell'economia.
A contare di più sono le sensazioni a lungo termine
Quindi, cosa devono fare gli investitori? Ci sono sempre motivi per essere ottimisti e pessimisti, ma il mercato farà quello che farà, e non possiamo controllarlo. L'unica cosa che possiamo controllare è il piano a lungo termine che abbiamo definito, possibilmente sulla base dei nostri obiettivi individuali, e a prescindere da chi è o non è presidente.
Alla fine, le mie sensazioni mi dicono che il massimo che possiamo fare è mantenere un approccio a lungo termine e orientato agli obiettivi, e la storia conferma l'efficacia di questa strategia.
L'indice S&P 500® riflette la performance dei titoli azionari ad alta capitalizzazione statunitensi e rappresenta la performance generale del mercato azionario statunitense.
1 Bonaparte, Y., Kumar, A. e Page, J. "Political Climate, Optimism, and Investment Decisions". Febbraio 2012.
2 "The stock market’s performance after the past 5 elections". TheStreet.com. 5 novembre 2024.
3 "CAPE Is High: Should You Care?" CFA Institute, 17 aprile 2024.
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