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I temi globali possono essere la risposta vincente per l'azionario europeo

Per il gestore di portafoglio Tom O'Hara, le dinamiche geopolitiche favorevoli e il potenziale di una ripresa ciclica, mentre la crescita riparte, potrebbero contribuire a trainare le azioni europee nel 2025.

Tom O'Hara

Tom O'Hara

Gestore di portafoglio


10 dicembre 2024
4 min di visione

In sintesi

  • Le tensioni geopolitiche, sia interne che esterne, hanno creato un contesto difficile per le aziende europee più sensibili all'economia.
  • Le prospettive dell'azionario europeo nel 2025 saranno probabilmente influenzate da alcuni fattori tematici di ampio respiro, dalla politica statunitense sotto una nuova amministrazione alle misure di stimolo economico della Cina, fino al potenziale di una migliore crescita dell'economia.
  • Riteniamo che ci siano varie opportunità per sfruttare la natura globale delle azioni europee e delle società meno direttamente legate all'incertezza geopolitica, offerte da temi come la spesa per le infrastrutture, i semiconduttori e persino, potenzialmente, il settore aereo.

Quali temi prevede influenzeranno maggiormente l'azionario europeo nel 2025?

I grandi temi per il 2025, così come appare in questo momento, saranno Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, e la Cina, con le sue misure di stimolo e la sua risposta geopolitica al nuovo presidente degli Stati Uniti. E in questo contesto, tutto ruoterà intorno alle prospettive di ripresa ciclica.

Il 2024 è stato un anno difficile per le società più esposte o sensibili all'economia, che classificheremmo come "cicliche". Soprattutto quelle che hanno un legame diretto o indiretto con la Cina. Ci aspettiamo che questo sia un elemento importante del dibattito per il 2025 sull'azionario europeo.

In quali aree vede le opportunità più interessanti?

Alcune delle opportunità più interessanti per l'azionario europeo nel 2025 saranno... in realtà, due dei tre temi che sto per citare non sono particolarmente europei, o almeno non suonano molto europei. Uno è il tema delle infrastrutture statunitensi. Siamo solo a circa un terzo dell'implementazione dell'enorme pacchetto di misure di stimolo, l'IIJA [US Infrastructure Investment and Jobs Act] varato dal presidente Joe Biden alla fine del 2021, che ha portato a un aumento di circa il 40-50% della spesa per le autostrade, le strade, le infrastrutture ferroviarie e così via.

Siamo ancora alle prime fasi della sua attuazione e ci aspettiamo che continui a sostenere una crescita piuttosto forte per una serie di titoli quotati in Europa ma con attività molto ampie e significative nei materiali pesanti statunitensi: aggregati, cemento e una serie di soluzioni di supporto per le autostrade.

L'altra grande opportunità, ancora una volta a tema molto globale, è quella dei semiconduttori. La seconda metà del 2024 è stata davvero difficile per i titoli europei del comparto dei semiconduttori. E in particolare per le aziende che realizzano macchinari per la supply chain dei semiconduttori.

Da luglio, questi titoli hanno subito una correzione, in parte a causa di una ripresa ciclica più lenta, quindi delle sezioni delle loro attività che sono esposte ai mercati degli smartphone, dei PC e dell'automotive. Ma l'altra faccia del loro business, e ciò che diventerà una parte sempre più dominante della loro attività a lungo termine, è l'intelligenza artificiale. E questo è un tema molto interessante.

Infine, il terzo è un tema molto europeo. Riteniamo che il comparto delle compagnie aeree sia interessante. Ora, da un punto di vista esterno, non diremmo necessariamente che una compagnia aerea sia un'azienda di elevata qualità. È un mercato in cui la competizione è difficile. I prezzi e la proposta di valore sono tutto. I margini sono piuttosto ridotti. I costi del carburante possono subire alti e bassi vertiginosi. Bisogna gestire i grandi componenti critici per la sicurezza degli aerei. Può essere quindi un comparto piuttosto difficile.

Ma in questo momento riteniamo che ci sia una combinazione molto favorevole di forte domanda, che stranamente va contro la debolezza o l'esitazione dei consumatori... La domanda di viaggi e vacanze è sempre in forte espansione. Una combinazione, dicevo, con un po' di carenza di offerta sul mercato.

Qual è il rischio più sottovalutato per l'azionario europeo?

Direi che, in questo momento, il rischio più sottovalutato per l'azionario europeo è quello al rialzo. Ritengo che i rischi al ribasso siano stati esaminati in modo approfondito. Anche nelle ultime settimane, dopo le elezioni statunitensi e dopo qualche ulteriore tumulto politico in Europa, in Germania e in Francia. Abbiamo assistito a un grande scollamento tra la performance delle azioni statunitensi e quella delle azioni europee e penso quindi che, a seconda dei temi che abbiamo menzionato all'inizio di questo aggiornamento – Cina, presidenza Trump, ripresa ciclica – il rischio più sottovalutato per l'Europa nel 2025 sia il rischio al rialzo.

Qual è secondo lei l'aspetto più importante per un investitore operante in Europa nel 2025?

Ne abbiamo parlato più volte. L'azionario europeo non è la società europea, non e il PIL europeo e, per fortuna, non è la politica europea. Gode infatti di un'esposizione economica sottostante molto globale. In uno dei recenti dibattiti sui dazi statunitensi e su come potrebbero danneggiare le aziende europee che esportano negli Stati Uniti, abbiamo ribadito che non rappresentavano un rischio così grande. Sì, il mercato azionario europeo nel suo complesso deriva il 25-26% circa dei suoi ricavi dagli Stati Uniti. Ma circa il 20-21% è generato in realtà da aziende con sedi negli Stati Uniti, che servono la loro clientela locale.

Questo ci spinge a non essere troppo preoccupati del rischio dazi, nel 2025, ma ci aiuta anche a contestualizzare l'affermazione per cui l'Europa è molto globale. E ciò che cerchiamo di fare è investire dietro i campioni globali, le cui prospettive non sono determinate dalla politica tedesca, dalla politica francese, dalla crescita del PIL europeo.

Market GPS

PROSPETTIVE DEI GESTORI 2025

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.

Ciclici: aziende o settori altamente sensibili ai cambiamenti dell'economia (ad es., settore minerario) o aziende che vendono beni di consumo voluttuari (come le automobili).

PIL: il prodotto interno lordo (PIL) è il valore di tutti i beni e servizi finiti prodotti da un paese, in un periodo di tempo specifico (solitamente trimestrale o annuale). Se il PIL aumenta, vuol dire che le persone stanno spendendo di più e le imprese probabilmente si stanno espandendo, e viceversa. Il PIL è un parametro generale delle dimensioni e dello stato di salute dell'economia di un Paese e può essere utilizzato per confrontare diverse economie.

Materiali pesanti: materiali da costruzione di base, tra cemento e aggregati, mattoni e blocchi, intonaco, materiali metallici e lapidei, ecc.

IIJA: l'IIJA (Infrastructure and Jobs Act) è una politica di investimenti su larga scala nelle infrastrutture statunitensi - strade, trasporti, acqua e tecnologia - con particolare attenzione alla mitigazione dei cambiamenti climatici, varata dal presidente degli Stati Uniti Biden il 15 novembre 2021.

Margini: l'importo di cui i ricavi dell'azienda superano i costi.

Dazi: una tassa o un dazio riscosso su beni o servizi importati, comunemente usato come strumento per proteggere i mercati o l'industria nazionali.

Rischio al rialzo/al ribasso: il potenziale incerto di una performance migliore (rischio al rialzo) o di una performance in calo (rischio al ribasso) per uno strumento finanziario, un mercato, un settore o un'economia.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.

 

Comunicazione di Marketing.

 

Glossario

 

 

 

Informazioni importanti

Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.

Janus Henderson Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 26 settembre 2000 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Le azioni/quote possono perdere valore rapidamente e di norma implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia i suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Janus Henderson Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 26 settembre 2000 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Le azioni/quote possono perdere valore rapidamente e di norma implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia i suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Tom O'Hara

Tom O'Hara

Gestore di portafoglio


10 dicembre 2024
4 min di visione

In sintesi

  • Le tensioni geopolitiche, sia interne che esterne, hanno creato un contesto difficile per le aziende europee più sensibili all'economia.
  • Le prospettive dell'azionario europeo nel 2025 saranno probabilmente influenzate da alcuni fattori tematici di ampio respiro, dalla politica statunitense sotto una nuova amministrazione alle misure di stimolo economico della Cina, fino al potenziale di una migliore crescita dell'economia.
  • Riteniamo che ci siano varie opportunità per sfruttare la natura globale delle azioni europee e delle società meno direttamente legate all'incertezza geopolitica, offerte da temi come la spesa per le infrastrutture, i semiconduttori e persino, potenzialmente, il settore aereo.