Si prega di assicurarsi che Javascript sia abilitato ai fini dell'accessibilità al sito web. European espresso: Is it time for a catch-up trade in European mid-caps? - Janus Henderson Investors - Europe PA Italy
Per investitori professionali in Italia

Espresso europeo: è il momento del recupero delle mid cap europee?

Nell'ambito della nostra serie Espresso, che offre un mix di opinioni qualificate sull'azionario europeo, il Gestore di portafoglio Marc Schartz delinea le dinamiche di mercato che favoriscono le mid cap europee.

Marc Schartz, CFA

Marc Schartz, CFA

Gestore di portafoglio


14 giugno 2024
4 min di visione

In sintesi

  • Dopo un periodo di sovraperformance delle large cap in Europa, l'inizio del 2024 è stato caratterizzato da alcuni timidi segnali di ripresa nel segmento delle mid cap europee.
  • L'approccio progressivamente più costruttivo del mercato rispetto alla crescita economica e alla probabilità di futuri tagli dei tassi di interesse dovrebbe favorire sempre più il segmento delle mid cap.
  • Le mid cap europee consentono agli investitori di accedere a solidi trend di crescita secolare, attualmente a prezzi scontati. Esistono anche i presupposti per un aumento delle operazioni di acquisizione che, tradizionalmente, favoriscono la performance delle società a media capitalizzazione.

Il video di oggi riguarda le mid cap europee, un segmento in cui credo che stiano emergendo opportunità d'investimento davvero interessanti. In genere le mid cap europee rappresentano un'asset class eccellente nel lungo termine, ma negli ultimi due o tre anni non è stato così. Le mid cap hanno sottoperformato le large cap di oltre 30 punti percentuali in questo periodo [di tre anni][1].

All'inizio di quest'anno, questo trend ha portato a un mercato molto ristretto, in cui l'intera performance del mercato è rappresentata da un numero esiguo di titoli a grande capitalizzazione. Da metà marzo, tuttavia, ha iniziato a delinearsi una certa stabilizzazione e le mid cap hanno iniziato a recuperare parte della sottoperformance accumulata.

Un elemento determinante di questa controffensiva riguarda i livelli di valutazione, soggetti a pressioni estreme. Dopo una performance non brillante, le mid cap sono state declassate, portando a sconti di valutazione che non si vedevano da decenni.

Naturalmente, anche lo scenario macro fa la sua parte. Una maggiore fiducia verso una crescita economica sostenuta e la fine dell'inasprimento monetario avvantaggerebbe le mid cap. Tutti hanno una propria opinione sul contesto macro, ma sappiamo anche che nella maggior parte dei casi è sbagliata, quindi preferiamo non decidere in questa sede. È molto difficile saper scegliere il momento giusto, e io credo che manchi il quadro generale. E il quadro generale, secondo me, delinea una situazione estremamente appetibile per le mid cap.

Quello che non è mai cambiato è che le mid cap offrono accesso alla crescita secolare in ambiti meno sopravvalutati e meno affollati. Parliamo quindi di titoli che spesso passano inosservati agli occhi di molti investitori. Si tratta di aziende che fungono da enabler di altre aziende più spesso associate a mega trend, come l'elettrificazione, i data center o i farmaci per la perdita di peso.

Ci sono altri fattori di supporto. Le fusioni e acquisizioni (M&A) sono state relativamente contenute negli ultimi anni, ma ci sono segnali di ripresa. E, tradizionalmente, le M&A favoriscono la performance delle società a piccola e media capitalizzazione. E infine, ma non meno importanti, ci sono i flussi di investitori. Performance contrastanti hanno messo in fuga molti investitori. Quando il vento cambierà, probabilmente questi investitori torneranno, e questo potrebbe offrire supporto tecnico e contribuire a risolvere alcune delle attuali anomalie.

[1] Fonte: Refinitiv DataStream, Janus Henderson Investors, in euro, triennio fino al 31 marzo 2024, Euro Stoxx Mid Index e Euro Stoxx 50 Index. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.

—–

Declassamento/declassato: adeguamento al ribasso degli indici finanziari di un'azienda, come il rapporto prezzo/utili (P/E), in risposta all'incertezza del quadro economico o del mercato. Nel caso di un'obbligazione, indica l'abbassamento del merito di credito.

Sconto: si riferisce a una situazione in cui un asset (ad es. un titolo) viene scambiato a un prezzo inferiore al suo valore fondamentale o intrinseco, su base assoluta o relativa.

Large cap: società consolidate con una valutazione (capitalizzazione di mercato) superiore a una determinata soglia, ad es. 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Può anche essere usato come termine relativo. Gli indici a grande capitalizzazione, come il FTSE 100 nel Regno Unito o l'S&P 500 negli Stati Uniti, riflettono le performance delle più grandi società quotate in borsa, piuttosto che dell'insieme dei titoli al di sopra di una determinata soglia dimensionale.

Mid cap: società con una valutazione (capitalizzazione di mercato) che rientra in un determinato range, ad es. 2-10 miliardi di dollari negli Stati Uniti, anche se in genere si tratta solo di stime. Gli indici a media capitalizzazione, come l’S&P MidCap 400 negli Stati Uniti, tracciano la performance di queste società di medie dimensioni quotate in borsa. La percezione generale è che i titoli a media capitalizzazione offrano un maggior potenziale di crescita rispetto ai loro omologhi più grandi, ma con rischi più elevati.

Politica monetaria: indica le politiche delle banche centrali, volte a influenzare il livello di inflazione e di crescita di un'economia. Gli strumenti di politica monetaria comprendono la definizione dei tassi di interesse e il controllo dell'offerta di denaro. L'inasprimento monetario si riferisce all'attività della banca centrale volta a contenere l'inflazione e a rallentare la crescita economica, aumentando i tassi d'interesse e riducendo l'offerta di moneta.

Crescita secolare: cambiamento significativo o duraturo in un settore, che determina un periodo di crescita sostenuta o persistente.

Small cap: società con una valutazione (capitalizzazione di mercato) che rientra in un determinato range, ad es. tra 300 milioni e 2 miliardi di dollari negli Stati Uniti, anche se in genere si tratta di stime. In genere i titoli a bassa capitalizzazione offrono il potenziale per una crescita più rapida rispetto ai loro omologhi più grandi, ma a fronte di una maggiore volatilità.

 

JHI

Please note: Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Il valore di un investimento e il reddito da esso derivante possono aumentare o diminuire e potrebbe non essere possibile recuperare l'importo originariamente investito.

AZIONI EUROPEE

Un panorama di opportunità di investimento

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.

 

Comunicazione di Marketing.

 

Glossario

 

 

 

Informazioni importanti

Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.

Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Le azioni/quote possono perdere valore rapidamente e di norma implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia i suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Marc Schartz, CFA

Marc Schartz, CFA

Gestore di portafoglio


14 giugno 2024
4 min di visione

In sintesi

  • Dopo un periodo di sovraperformance delle large cap in Europa, l'inizio del 2024 è stato caratterizzato da alcuni timidi segnali di ripresa nel segmento delle mid cap europee.
  • L'approccio progressivamente più costruttivo del mercato rispetto alla crescita economica e alla probabilità di futuri tagli dei tassi di interesse dovrebbe favorire sempre più il segmento delle mid cap.
  • Le mid cap europee consentono agli investitori di accedere a solidi trend di crescita secolare, attualmente a prezzi scontati. Esistono anche i presupposti per un aumento delle operazioni di acquisizione che, tradizionalmente, favoriscono la performance delle società a media capitalizzazione.