Espresso europeo: l'investimento tematico continua a dominare
Nell'ambito della nostra serie Espresso, che fornisce una miscela di opinioni esperte sulle azioni europee, il gestore di portafoglio Tom Lemaigre riassume i cambiamenti del contesto geopolitico per le azioni europee e i settori coinvolti, nel primo trimestre del 2024.
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In sintesi
- L'andamento dei titoli nel primo trimestre è stato inizialmente caratterizzato da una rotazione, che ha penalizzato i vincitori del 2023 (in particolare la tecnologia), e premiato i settori che erano rimasti indietro (come quello farmaceutico).
- Tuttavia, alcuni investimenti tematici dominanti si sono successivamente riaffermati, aiutati dal miglioramento degli indici PMI, dalle revisioni al rialzo del PIL e dalla resilienza delle buste paga non agricole.
- Un cambiamento significativo nelle prospettive di inflazione tra gli Stati Uniti e l'Eurozona potrebbe portare a una divergenza delle politiche delle banche centrali, creando un ambiente più favorevole per gli stock picker.
Eccoci qui a metà aprile, e in effetti il 2024 si è già rivelato molto interessante. L'inizio dell'anno e, in particolare,il primo trimestre sono stati caratterizzati da una rotazione in cui i titoli vincenti dell'anno precedente, come i titoli tecnologici, sono stati puniti mentre i ritardatari del 2023, come ad esempio, gli azionari del settore farmaceutico, hanno avuto il vento in poppa.
Tuttavia, ciò che raramente accade è che si verificano grandi cambiamenti con il nuovo anno. Infatti, durante il corso del primo trimestre il fenomeno si è invertito. Quello che ha spinto il mercato nel 2023, temi come gli investimenti nell'AI (Intelligenza Artificiale), nel reshoring, nell'automazionee nell'efficienza energetica, ha continuato a rafforzarsi.
Questo andamento è stato supportato da dati economici quali il miglioramento dell'indice manifatturiero PMI, le revisioni al rialzo del PIL, la resilienza dei salari (con esclusione di quelli del comparto agricolo) e perciò l'aumento delle probabilità che il mondo in molte regioni si stia dirigendo verso un atterraggio morbido, o forse addirittura nessun atterraggio.
A febbraio abbiamo osservato un dato sull'inflazione USA più alto del previsto, con l'andamento anno su anno dell'indice CPI dei prezzi al consumo al +3,2%. Questa è stata un'accelerazione rispetto al dato di gennaio del 3,1% e ha indotto la Fed a mantenere i tassi d'interesse complessivi al 5,5%. In realtà, gli attori del mercato hanno cambiato aspettative sul momento di inizio del taglio dei tassi e su quanti ce ne sarebbero stati.
All'inizio dell'anno, la convinzione era che i tagli dei tassi sarebbero cominciati a marzo. Ora sono stati rinviati a giugno. In realtà, con gli ultimi dati CPI e dei salari non agricoli, le aspettative sono cambiate di nuovo e i tagli dei tassi probabilmente cominceranno a settembre. All'inizio di quest'anno il numero previsto di tagli dei tassi era sei. Adesso, se ne prevedono due.
Quindi, se confrontiamo ciò che effettivamente succede dagli Stati Uniti all'Europa, osserviamo un quadro molto diverso. L'inflazione nell'Eurozona ha continuato ad attenuarsi e il CPI a febbraio è sceso al 2,6%dal 2,8% di gennaio. Quindi, nonostante il fatto chele banche centrali stiano ancora parlando di dipendenza dai dati, è probabile che potremmo iniziare a vedere politiche divergenti fra le banche centrali per la prima volta dopo molto tempo.
Cosa significa questo? Significa che potremmo vedere il taglio dei tassi da parte della BCE a giugno, in anticipo sulla Fed. Quindi, in ultima analisi, a seguito di dati economici migliori del previsto, gli investitori sono diventati più positivi per il futuro, il che significa che i benchmark sia degli USA che europei hanno ottenuto buoni risultati. Quindi l'S&P 500 nel Q1 è salito del 10,6%,e l'MSCI Europe ex-UK è salito di circa il 9,7%.
La leadership in Europa, quello in cui investiamo, è arrivata dal settore informatico, con ottimismo sulla domanda per le tecnologie legate all'IA e con una depressione nel ciclo dei semiconduttori che è sempre più vicina. Altri settori che hanno registrato buoni risultati sono stati il finanziario e l'industriale. Il primo è stato alimentato dalle banche. Le banche hanno performato molto bene dopo questi dati sull'inflazione e l'aspettativa che i tassi sarebbero rimasti alti più a lungo. In realtà, se le condizioni economiche sono più resilienti, non dovremmo assistere a prestiti non performanti e quindi a un aumento degli accantonamenti. Gli industriali hanno continuato a performare, grazie a molti dei temi trattati in altri video in precedenza.
Quindi l'IA, il reshoring della catena di approvvigionamento, l'automazione e, analogamente, i settori aerospaziale e della difesa, e gli investimenti in difesa e il riarmo, nonché la crescita del numero di voli a livello globale, sia nei mercati sviluppati sia in quelli emergenti. Le nostre aspettative continuano a essere che l'inflazione sarà più ferma sul lato rialzista e, perciò, i tassi d'interesse si stabilizzeranno, ma pensiamo che quest'anno qualche taglio dei tassi ci sarà.
Cosa significa? Significa che l'ambiente è ottimo per la selezione dei titoli azionari come facciamo noi, per differenziare fra società buone e società meno buone perché il costo del capitale si è contratto.
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Glossario
Mercati emergenti: per mercato emergente si intende un Paese in via di sviluppo che si sta trasformando in un Paese più integrato nell'economia globale. Questo processo può includere progressi in aree come la profondità e l'accesso ai mercati obbligazionari e azionari e lo sviluppo di istituzioni finanziarie e normative moderne.
PIL (prodotto interno lordo): il valore di tutti i beni e servizi finiti prodotti da un Paese, in un periodo di tempo specifico (solitamente trimestrale o annuale). Quando il PIL aumenta, le persone spendono di più e le imprese possono espandersi e viceversa. Il PIL è un parametro generale delle dimensioni e dello stato di salute dell'economia di un Paese e può essere utilizzato per confrontare diverse economie.
Indice (indici): misura statistica di un gruppo di panieri di titoli o altri strumenti finanziari. Per esempio, l'indice S&P 500 riflette la performance dei titoli delle 500 maggiori società statunitensi. Ogni indice ha il proprio metodo di calcolo, solitamente espresso come variazione rispetto a un valore di base.
Inflazione: il tasso di aumento dei prezzi di beni e servizi in un'economia. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) e l'indice dei prezzi al dettaglio (RPI) sono due parametri comunementi utilizzati.
Buste paga non agricole: la serie di buste paga che misura i posti di lavoro negli Stati Uniti. I sondaggi sono condotti per conto dell'Ufficio di statistiche sul lavoro degli Stati Uniti. Un campione rappresentativo di aziende negli Stati Uniti fornisce dati per l'indagine sul numero di occupati.
Crediti deteriorati (NPL): debiti in cui il mutuatario non riesce a pagare gli interessi o non è riuscito a rimborsare l'importo preso in prestito entro i termini concordati.
PMI: l'indice dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers' Index, PMI) è un sondaggio che indica la direzione prevalente delle tendenze economiche, basato sul punto di vista dei manager di 19 settori. L'indice si basa su cinque indicatori: nuovi ordini, livelli di scorte, produzione, consegne dei fornitori e contesto occupazionale.
Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Il valore di un investimento e il reddito da esso derivante possono aumentare o diminuire e potrebbe non essere possibile recuperare l'importo originariamente investito.
I riferimenti a singoli titoli non costituiscono un invito ad acquistare, vendere o conservare tali titoli, strategie di investimento o settori di mercato, che non devono essere considerati necessariamente redditizi. Janus Henderson Investors, il suo consulente affiliato o i suoi dipendenti possono detenere una posizione nei titoli citati.
Non c'è alcuna garanzia che le tendenze passate si confermino o che le previsioni si realizzino.
JHI
JHI
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Comunicazione di Marketing.
Informazioni importanti
Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.
- Le azioni/quote possono perdere valore rapidamente e di norma implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
- Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
- Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
- Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia i suoi obblighi contrattuali.
- Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
- Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
- I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
- Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Rischi specifici
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- Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
- Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
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