Espresso europeo: le aziende del settore dei beni di consumo cercano di riacquistare quote di mercato
Nell'ambito della nostra serie Espresso, che raggruppa le opinioni di esperti sull'azionario europeo, il Research Analyst David Barker esamina in che modo le aziende di beni di consumo di base stanno reagendo a un contesto commerciale difficile.
3 min di visione
In sintesi
- Finora nel 2024 le società europee di beni di consumo di base hanno sottoperformato, poiché gli investitori tendono a preferire prodotti a basso costo in un contesto di prezzi più elevati.
- Per contrastare il calo della crescita dei volumi, ora le imprese riducono i prezzi per cercare di competere con i marchi dei supermercati e riacquistare quote di mercato.
- Sul fronte positivo, una maggiore chiarezza sulle elezioni statunitensi e l'inizio del ciclo di taglio dei tassi potrebbero favorire la spesa dei consumatori e i beni di consumo di base.
In generale il 2024 è stato un anno difficile per il settore europeo dei beni di consumo di base, a causa del rallentamento della crescita a livello globale. Finora, quest'anno sia il sottosettore alimentare che quello della cura della casa e della persona hanno sottoperformato l'indice europeo.
Dopo la pandemia, i consumatori hanno speso i risparmi accumulati. Se da un lato questo ha favorito soprattutto settori come i viaggi, il tempo libero, il lusso e i prodotti di bellezza, ha anche reso (i consumatori) meno sensibili all'inflazione elevata in molte aree di prodotto.
Di conseguenza, all'inizio dell'anno i risparmi erano finiti e i tassi di interesse avevano toccato i massimi da diverso tempo. La disponibilità dei consumatori a pagare prezzi elevati li ha spinti ad acquistare nei canali di fascia bassa e a passare ai prodotti a marchio dei supermercati. Questo è successo sopratutto negli Stati Uniti, che in genere rappresentano circa un quarto delle vendite di prodotti di base europei. Negli Stati Uniti, discount come Walmart e Dollar General sono andati molto bene, un po' come Aldi e Lidl in Europa. Le categorie che hanno subito i maggiori aumenti di prezzo negli ultimi anni, come il cibo per animali domestici, il caffè e i prodotti per la casa, hanno registrato il calo più consistente della domanda.
Unilever, una delle più grandi aziende europee di prodotti alimentari e per la cura della casa e della persona, ha dichiarato di aver conquistato quote di mercato solo nel 39% delle sue attività nel secondo trimestre di quest'anno, a fronte del 48% di circa un anno fa. In genere, il downtrading colpisce soprattutto le categorie con un'elevata quota di marchi propri dei supermercati, come i prodotti alimentari e quelli per la cura della casa e della persona. Per categorie come la birra e il dentifricio, la quota dei marchi privati è bassa e non vediamo un calo significativo.
Per contrastare il calo della crescita dei volumi, le imprese di beni di consumo di base riducono i prezzi per cercare di competere con i marchi dei supermercati. Nella prima metà di quest'anno, l'inflazione alimentare in Europa è stata solo dell'1%, a fronte del 10% dello stesso periodo dello scorso anno. Le aziende stanno anche aumentando gli investimenti in vendite & marketing e innovazione di prodotto, per cercare di riacquistare quote di mercato. Di conseguenza, alcuni dei benefici che derivano da una minore inflazione dei costi dei fattori produttivi non si ripercuotono sui profitti, incidendo sulla loro capacità di ampliare i margini.
Questo ha fortemente favorito alcuni fornitori, tra cui le aziende che producono ingredienti come aromi, agenti texturizzanti e fragranze utilizzati per i prodotti alimentari, che stanno registrando una crescita molto forte quest'anno.
La Cina rimane una sfida impegnativa per le aziende europee di prodotti di base che vi operano. Pernod Ricard, ad esempio, la più grande azienda di alcolici d'Europa, ha registrato un calo delle vendite del 10% lo scorso anno e prevede un calo simile quest'anno. Le aziende cinesi che producono beni di prima necessità devono fare i conti con le preoccupazioni legate all'invecchiamento demografico e alla mancata crescita nel Paese.
Ci sono alcuni ragioni per avere una visione positiva. Credo che una maggiore chiarezza sulle elezioni statunitensi e l'inizio del ciclo di taglio dei tassi favoriranno la spesa dei consumatori e i beni di consumo di base.
—–
Inflazione: il tasso di aumento dei prezzi di beni e servizi in un'economia. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) e l'indice dei prezzi al dettaglio (RPI) sono due parametri comunementi utilizzati.
Ciclo di taglio dei tassi: parte del ciclo di politica monetaria in cui le banche centrali tagliano i tassi di interesse.
Politica monetaria: insieme delle politiche di una banca centrale, volte a influenzare il livello di inflazione e di crescita in un'economia. Gli strumenti di politica monetaria comprendono la definizione dei tassi di interesse e il controllo dell'offerta di denaro. Lo stimolo monetario si riferisce all'aumento dell'offerta di moneta da parte della banca centrale e alla riduzione dei costi di prestito. L'inasprimento monetario si riferisce all'attività della banca centrale volta a contenere l'inflazione e a rallentare la crescita economica, aumentando i tassi d'interesse e riducendo l'offerta di moneta.
—–
Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Il valore di un investimento e il reddito da esso derivante possono aumentare o diminuire e potrebbe non essere possibile recuperare l'importo originariamente investito.
I riferimenti a singoli titoli non costituiscono un invito ad acquistare, vendere o conservare tali titoli, strategie di investimento o settori di mercato, che non devono essere considerati necessariamente redditizi. Janus Henderson Investors, il suo consulente affiliato o i suoi dipendenti possono detenere una posizione nei titoli citati.
JHI
Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.
Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.
Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.
Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.
Comunicazione di Marketing.