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Alternativi: gli investitori possono fare di più con le loro allocazioni azionarie passive

David Elms, Head of Diversified Alternatives, e Alistair Sayer, Client Portafoglio Manager, discutono di come gli investitori possano fare un uso più efficiente del loro inventario passivo attraverso i moderni approcci avanzati agli indici azionari.

David Elms

David Elms

Head of Diversified Alternatives | Gestore di portafoglio


Alistair Sayer

Alistair Sayer

Client Portfolio Manager


7 Oct 2024
5 minuti di lettura

In sintesi

  • Le allocazioni azionarie passive sono un elemento fondamentale per gli investitori di oggi; far lavorare di più queste partecipazioni potrebbe contribuire a migliorare i potenziali risultati.
  • I portafogli indicizzati possono essere resi più efficienti facendo un uso attivo della catena del valore del prestito azionario, che può essere ottenuto partecipando alle negoziazioni alternative supportate da tale tipo di prestito.
  • Le strategie indicizzate avanzate possono fornire il quadro di riferimento per monetizzare la catena del valore del prestito azionario, all'interno dei parametri di prezzo e di rischio esistenti.

La crescita dell'investimento (passivo) in indici azionari è stato un fenomeno che ha cambiato il mercato. La prospettiva di un'ampia esposizione al mercato a un prezzo economicamente vantaggioso ha spinto gli investitori ad aumentare costantemente la loro allocazione agli investimenti passivi nell'ultimo decennio. La fine del 2023 ha segnato un punto di svolta, in cui l'investimento passivo ha superato l'investimento attivo in termini di masse in gestione (Morningstar, 31 dicembre 2023).[1] Con la progressiva crescita e maturazione del mercato degli investimenti passivi, l'approcciato indicizzato si è evoluto.

Il grande interrogativo che gli investitori passivi si trovano ad affrontare ora non è solo dove allocare, ma anche come utilizzare nel modo più efficiente il loro inventario passivo in continua crescita.

L'evoluzione degli approcci agli indici azionari

Partendo dall'uso iniziale delle tradizionali strategie indicizzate azionarie ponderate per la capitalizzazione di mercato, le allocazioni istituzionali alle azioni indicizzate si sono adattate fino a includere approcci indicizzati sistematici che allocano alle partecipazioni in base a una serie di fattori quali valore, momentum, bassa volatilità e qualità. Negli ultimi anni l'inclusione di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nella costruzione dell'indice è diventata più diffusa. Ciò include l'orientamento sistematico delle allocazioni verso i leader ESG e/o le aziende all'avanguardia nella riduzione delle emissioni responsabili del cambiamento climatico.

Ma qual è la prossima potenziale evoluzione di questo percorso, che può permettere all'allocazione in un indice di fare di più per gli investitori?

La risposta potrebbe risiedere in un uso più efficiente della catena del valore del prestito azionario.

Che cos'è il prestito di azioni?

Un portafoglio di indici passivo può generare extra-rendimenti prestando temporaneamente un'azione, in genere a un istituto finanziario (es. una investment bank).

Questi asset sono in genere presi in prestito dalla investment bank per prestarli a terzi, al fine di facilitare ulteriori attività di negoziazione, come la vendita allo scoperto o la copertura. La commissione guadagnata dal portafoglio dell'indice passivo per il prestito di azioni tende ad essere molto bassa. In un portafoglio azionario tipico, la commissione può variare da circa 1 a 2 punti base (pb) (0,01% o 0,02%) all'anno fino a forse 5 pb, anche se varia a seconda della regione e della disponibilità dell'inventario azionario (es. le azioni a bassa capitalizzazione possono ricevere una commissione più elevata).

La catena del prestito azionario

 Gli investitori con allocazioni in indici passivi avranno familiarità e saranno a loro agio con l'uso del prestito azionario di base (Figura 1). Tuttavia, è il passo successivo, la successiva catena di prestito, in cui il processo si fa interessante.

Fonte: Janus Henderson Investors. Usato qui come esempio per illustrare come il pagamento può essere allocato in una catena di prestito azionario, in proporzione a un'opportunità di trading sottostante dell'1% di hedge fund.

Una volta che le investment bank hanno preso in prestito le azioni, le presteranno ad investitori che potrebbero, ad esempio, venderle per creare una posizione corta. La investment bank, agendo di fatto come "intermediario", può addebitare circa 30-50 punti base all'anno per questo ruolo (dallo 0,3% allo 0,5%), intascando la differenza tra tale commissione e la piccola commissione iniziale pagata per prendere in prestito le azioni.

L'opportunità della catena del valore

Il prestito di azioni può essere uno spazio inefficiente, dominato dalle investment bank. L'interrogativo è se un portafoglio passivo possa estendersi a questo dominio inefficiente in modo che gli investitori possano appropriarsi di una quota maggiore di tale catena del valore.

Gli investitori possono potenzialmente migliorare i loro risultati sfruttando maggiormente i loro asset passivi indicizzati, attraverso strategie di valorizzazione innovative?

Piuttosto che lasciare che una banca e un hedge fund traggano profitto dai ricavi aggiuntivi generati attraverso il titolo in prestito, gli investitori possono estendere la catena del valore sottopesando alcuni titoli detenuti in un inventario passivo e sostituendoli con posizioni alternative per generare ulteriori rendimenti.

L'argomento è che, disintermediando le investment bank e gli hedge fund, è possibile monetizzare l'intero flusso di ricavi – la combinazione delle commissioni sul prestito azionario delle investment bank PIÙ i rendimenti delle strategie di trading alternative sulle posizioni azionarie – all'interno di un portafoglio di indici avanzato.

Questo vale per le azioni che gli investitori già possiedono nel loro portafoglio passivo, il che significa che il meccanismo può essere implementato senza dover prendere in prestito azioni (a un costo) e venderle allo scoperto, anche se ciò significa rinunciare ai potenziali ricavi da prestiti azionari su eventuali posizioni sottopesate.

Quali sono i principali vantaggi per gli investitori?

1) Ottenere rendimenti migliori da un nucleo passivo

Gli investitori possono potenzialmente attingere a un rendimento aggiuntivo dalla catena del valore del prestito azionario esistente, senza aggiungere rischi concreti ai loro portafogli.

2) Diversificazione da altri approcci azionari

Offre un approccio agnostico allo stile, con rendimenti storicamente non correlati alle tradizionali tecniche di investimento long-only, offrendo potenzialmente vantaggi di diversificazione.

3) Aumentare l'accesso alle idee di investimento alternative

Gli investitori sono alla ricerca di fonti alternative di crescita. Questo approccio d'investimento può fornire un percorso efficiente e liquido per accedere a idee d'investimento alternative.

Qual è l'ingrediente segreto?

Le allocazioni passive sono state una scelta popolare fra gli investitori desiderosi di ridurre il costo dei propri investimenti e che beneficiano della visibilità che deriva dall'allocazione in grandi indici di riferimento. In definitiva, il punto è se gli investitori vogliono o meno lasciare sul tavolo la potenziale performance. Un approccio curato all'indice avanzato, costruito utilizzando esperienza e competenza, facilitato da infrastrutture e sistemi dedicati, progettati per aiutare a gestire le opportunità, può potenzialmente contribuire a rendere più efficace un'allocazione passiva per gli investitori, all'interno di un quadro di rischio e prezzo esistente.

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[1] Fonte: Morningstar Direct Asset Flows, al 31 dicembre 2023. Asset attivi contro asset passivi. https://www.morningstar.com/funds/recovery-us-fund-flows-was-weak-2023

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