Accesso alla medicina: l'esigenza di innovazione, partnership e raccolta di dati
Olivia Gull, analista del Governance and Responsible Investment Team, esamina il modo in cui le società farmaceutiche stanno affrontando il problema dell'accesso iniquo ai farmaci, in particolare nei paesi a reddito medio e basso.

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In sintesi
- L'accesso alla medicina è considerato una delle questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) prioritarie che l'industria farmaceutica deve affrontare.
- Data la complessità di questo tema, le aziende farmaceutiche hanno dovuto trovare soluzioni innovative, come modelli di prezzo tarati sul reddito e un maggiore ricorso a partnership pubblico-privato.
- Per gli investitori come per le società, i dati sono una risorsa preziosa per misurare l'accesso e l'impatto, e le aziende stanno costruendo quadri di riferimento che servano a migliorare i criteri di valutazione dei progetti.
- Per capire l'approccio di una società alla questione, gli investitori possono esaminare la governance dell'accesso ai farmaci, oltre al modo e al momento in cui la pianificazione dell'accesso viene integrata nell'attività di ricerca e sviluppo.
La pandemia di Covid-19 ha dato all'industria farmaceutica l'opportunità di dimostrare al mondo la sua proposta di valore sociale. Non solo tutti abbiamo potuto constatare il legame diretto tra gli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S) e la produzione di farmaci salvavita, ma il mondo ha assistito a una collaborazione globale senza precedenti tra il settore pubblico e quello privato per portare i vaccini sul mercato in tempi record.
Con l'ascesa degli investimenti ESG e la richiesta alle aziende di allineare le pratiche commerciali agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite (ONU), il settore farmaceutico si trova in una posizione promettente per migliorare l'accesso ai farmaci nei Paesi a reddito medio e basso. Di conseguenza, molte aziende stanno iniziando a quantificare e documentare le loro modalità di sviluppo di trattamenti innovativi per esigenze mediche non soddisfatte, che possono raggiungere il maggior numero possibile di pazienti. I dati sono diventati un asset sempre più importante per le società e gli investitori, e l'ascesa dell'assistenza sanitaria basata sul valore ha acuito l'esigenza di considerare gli esiti dei pazienti e adottare modelli di pricing più innovativi basati su dati reali.
Affrontare la crisi dell'accesso
L'industria farmaceutica, la cui reputazione è stata gravemente compromessa negli ultimi anni1, ha avuto l'opportunità di riscattarsi agli occhi dell'opinione pubblica. Secondo David Ricks, CEO di Eli Lilly, la pandemia di COVID-19 ha offerto al settore "un'opportunità unica per ripristinare la propria reputazione" mostrando il livello di innovazione nell'industria per sviluppare e distribuire nuovi farmaci a coloro che ne hanno bisogno.2 Questo, tuttavia, è stato contrapposto all'evidente iniquità del sistema sanitario globale e alla crisi dell'accesso ai farmaci. Lo scorso anno, con l'inizio dei programmi di vaccinazione contro il COVID-19, miliardi di persone nei paesi a basso e medio reddito si sono messe in coda e il mondo è stato testimone dello stallo politico sul nazionalismo dei vaccini.
Tuttavia, le aziende farmaceutiche non possono portare il cambiamento isolate da tutto il resto. Sono molti i fattori che determinano la misura in cui i pazienti possono accedere ai farmaci, tra cui l'efficacia dei sistemi sanitari, la possibilità di assicurarsi, la tassazione e le politiche di approvvigionamento. Uno dei principali ostacoli citati dalle aziende è la mancanza di infrastrutture sanitarie. Questo problema è particolarmente acuto per i farmaci oncologici in cui imaging, esami diagnostici e medici competenti non sono sempre disponibili, per non parlare di una fornitura elettrica stabile o dei frigoriferi necessari per conservare campioni e sostanze chimiche. Inoltre, molti sistemi sanitari non dispongono di professionisti specializzati; ci sono sfide logistiche, in particolare nelle aree rurali, mentre esistono fattori specifici dei pazienti, come le percezioni errate e lo stigma associato alle malattie e alle medicine. Affrontare questi problemi richiede un impegno dei governi e la condivisione di risorse, competenze, esperienza e buona volontà tra più stakeholder.
Usare l'accesso come criterio d'investimento
È importante che gli investitori comprendano come le diverse case farmaceutiche affrontano l'accesso alla medicina nell'ambito delle loro strategie di business, soprattutto quando cresce il rischio di un uso ingannevole degli obiettivi di sviluppo sostenibile. L'approccio di un'azienda nell'affrontare l'accesso alla medicina può essere considerato un indicatore di innovazione e buona governance, e fornire agli investitori un prisma attraverso cui osservare la possibile risposta di quella società ad altre sfide emergenti.
Se l'accesso fa parte della visione strategica di un'azienda, l'attività societaria può essere più agile e resiliente quando entra in mercati in crescita e costruisce pool di profitti alternativi.
Le imprese che investono nell'ampliamento dell'accesso alla medicina possono anche migliorare la propria immagine aziendale, il che può rafforzare la ritenzione dei talenti e la produttività complessiva stimolando la motivazione nei dipendenti, oltre a incentivare la partecipazione del pubblico agli studi clinici.
Tuttavia, non è facile quantificare l'accesso ai farmaci e confrontare i dati cosiddetti "like for like", dato che le aziende farmaceutiche hanno portafogli di prodotti e strategie commerciali diverse. Uno strumento che gli investitori possono utilizzare l'Access to Medicine Index, di cui Janus Henderson è firmatario e sostenitore da molti anni. L'indice classifica le 20 aziende farmaceutiche più grandi al mondo sulla base della gestione dei rischi e delle opportunità legati all'accesso alla medicina nei Paesi a reddito medio e basso. Misura una gamma di fattori guida del valore all'interno del settore farmaceutico, tra cui la determinazione dei prezzi, le attività di ricerca e sviluppo (R&S), la governance e la compliance, l'identificazione delle migliori pratiche, il monitoraggio dei progressi e la visualizzazione delle aree che necessitano ancora di interventi critici.
Soluzioni innovative
Data la complessità dell'accesso globale alla medicina, il settore farmaceutico ha dovuto trovare soluzioni innovative. Un'area in cui c'è stata una forte crescita è quella delle collaborazioni pubblico-privato, altrimenti note come partnership per lo sviluppo dei prodotti (PDP), attraverso le quali molte aziende farmaceutiche internazionali hanno potuto espandere la presenza su mercati difficili collaborando con produttori locali. Le PDP di successo hanno fatto un ulteriore passo avanti e sfruttato il trasferimento di conoscenze e tecnologie a beneficio sia dei paesi sviluppati che di quelli in via di sviluppo.
Questo evidenzia non solo l'importanza del tempo e della conoscenza esperienziale che deriva da partnership locali di lunga data, ma anche i contributi significativi che le economie emergenti possono dare alla competitività e alle strategie future delle aziende farmaceutiche internazionali.
Molte società del settore farmaceutico hanno anche iniziato ad affrontare i problemi di accesso sviluppando strategie di prezzo più innovative:
nello specifico, stanno adottando sistemi di definizione dei prezzi più flessibili e sofisticati, in modo da fornire soluzioni tarate sul reddito per i loro prodotti.
Ad esempio, la multinazionale giapponese Takeda ha elaborato uno strumento di idoneità finanziaria dei pazienti basato sulla situazione economica e focalizzato sui farmaci per il linfoma in Thailandia. Sviluppando un modello di accessibilità economica per i pazienti, Pfizer ha aumentato l'accesso ai suoi prodotti oncologici autosomministrati in paesi come le Filippine, dove meno del 2% dei pazienti del settore privato poteva permettersi di pagare il prezzo di listino.
Novartis ha lanciato marchi dei mercati emergenti parallelamente ai marchi originali per rivolgersi a fasce di reddito diverse, ad esempio per una terapia anti-asma in India e un trattamento per l'emicrania in Messico. Il programma di supporto ai pazienti associato a una terapia specifica promosso dall'azienda valuta i singoli casi e utilizza i dati sui redditi nazionali per impostare soglie di pagamento accurate. Il programma è anche collegato a un'app che consente al paziente di tenere un diario delle crisi di emicrania e aiuta i medici a monitorare i risultati.
I dati come asset prezioso
L'aumento dei dati raccolti e le analisi più affidabili hanno permesso di creare molti modelli di pricing innovativi. Le aziende stanno investendo nelle tecnologie sanitarie digitali e nell'analisi dei dati per assemblare e analizzare evidenze del mondo reale, monitorare gli esiti dei pazienti e capire meglio in che modo le caratteristiche individuali influenzano l'efficacia delle terapie. La motivazione a raccogliere dati nasce anche dalla crescente propensione dei decisori politici e degli operatori del settore a concentrarsi sull'assistenza basata sul valore. Ciò implica un approccio più olistico ai prezzi in relazione agli esiti dei pazienti e richiede un rapporto più collaborativo tra le aziende farmaceutiche, gli enti pagatori, i medici e i pazienti stessi.
I dati sono diventati una risorsa preziosa, in quanto aiutano le società a definire le aree prioritarie di ricerca e sviluppo e il posizionamento dei prodotti nuovi ed esistenti, e stabiliscono un ciclo di feedback per promuovere un'innovazione più olistica lungo tutta la catena di valore. Nei mercati a reddito più basso, dove l'ostacolo dati è minore data la mancanza di infrastrutture e di reti IT ospedaliere consolidate, c'è l'opportunità di promuovere una rapida raccolta di informazioni su larga scala ed erogare l'assistenza sanitaria attraverso la comunicazione mobile.
L'acquisizione di dati, la misurazione dell'impatto e il passaggio a un modello di finanziamento basato sui risultati non solo migliorano l'efficienza economica dei programmi e aiutano le aziende a identificare le lacune, ma rendono anche possibili soluzioni di finanziamento più innovative.
Al fine di fornire agli investitori informazioni più complete e comparabili, le società stanno costruendo quadri di riferimento per misurare l'impatto. Ad esempio, Novartis dispone di un valido strumento di "valutazione dell'impatto sociale" che calcola i risultati di numerosi prodotti del suo portafoglio in 117 paesi. Takeda ha collaborato con la Duke University, in North Carolina, per sviluppare il proprio quadro di misurazione dell'impatto sull'accesso alla salute. La multinazionale francese Sanofi sta lavorando con partner esterni per misurare e pubblicare informazioni sugli impatti a lungo termine dei suoi progetti relativi all'accesso. Nel frattempo, la britannica GlaxoSmithKline (GSK) sta sviluppando un dashboard di valutazione dell'impatto per passare al vaglio tutte le sue iniziative.
Esaminare nel dettaglio le strategie di accesso
Le questioni che gli investitori possono considerare per capire quali società farmaceutiche stanno lavorando per affrontare il tema dell'accesso sono molteplici.
- L'azienda ha stabilito strutture di pianificazione degli accessi che vengono adottate in tutte le pipeline di prodotti?
- Affianca le iniziative mirate a costruire capacità locali, attraverso l'istruzione e la formazione di operatori sanitari e la collaborazione con i portatori di interessi locali?
- Sta implementando controlli e verifiche di conformità per ridurre il rischio di corruzione a tutti i livelli dell'attività aziendale?
- Ha predisposto comitati a livello del consiglio di amministrazione che sono direttamente responsabili di promuovere e premiare strategie di accesso efficaci su tutti i portafogli?
Un altro aspetto da esaminare è come e quando la pianificazione degli accessi viene integrata nelle attività di ricerca e sviluppo. I piani di accesso possono assumere molte forme, dalla gestione prioritaria delle aree ad alto rischio durante la fase di registrazione, alla negoziazione di accordi di licenza volontari e al rafforzamento delle catene di fornitura.
Conclusioni
L'accesso ai farmaci sta migliorando, ma c'è ancora molta strada da fare. Secondo la Access to Medicine Foundation, l'attività di ricerca e sviluppo si concentra ancora su un numero troppo basso di malattie e di paesi, portando benefici solo per una percentuale minima delle persone bisognose di assistenza. La pandemia di COVID-19 ha messo in luce le lacune nel sistema sanitario globale, evidenziando la dipendenza da un numero esiguo di attori per combattere le malattie infettive emergenti, e solo poche aziende farmaceutiche sono ancora coinvolte nella ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici.
Per il settore, la pandemia è stata un'opportunità di ridefinire la propria identità e rafforzare i rapporti di collaborazione esistenti per andare oltre il COVID-19. Secondo la Access to Medicine Foundation, tutte le 20 aziende esaminate hanno fissato obiettivi e traguardi specifici per migliorare l'accesso, e sono sempre più numerose le società che iniziano a esplorare modelli di business mirati esplicitamente a includere le persone nella fascia più bassa della piramide di reddito.12 Spetta alla comunità degli investitori responsabilizzare le società rispetto a questi obiettivi, incoraggiare partnership e modelli di prezzo innovativi, monitorare le modalità di raccolta dei dati e misurarne l'impatto e chiedere costantemente alle aziende se stanno facendo abbastanza per garantire che i loro prodotti raggiungano il maggior numero di persone possibile.
Pagatori: gruppi, entità o persone diverse dal paziente che finanziano o rimborsano il costo di medicinali e servizi sanitari.
Bibliografia:
1Americans' Views of U.S. Business and Industry Sectors, 2020, sondaggio Gallup, agosto 2020
2https://www.fiercepharma.com/pharma/amid-challenges-a-covid-19-opportunity-for-pharma-a-chance-to-bolster-its-reputation-lilly
3, 4, 10, 11, 12 Access to Medicine Index 2021, Pubblicato il 26 gennaio 2021
5https://www.astrazeneca.com/investor-relations/emerging-markets-expansion-innovation-and-partnership.html al 10 maggio 2021.
6Risultati annuali 2020 di AstraZeneca, 11 febbraio 2021
7Bloomberg, 9 settembre 2019
8https://investors.pfizer.com/investor-news/press-release-details/2020/Pfizer-Completes-125-Billion-Sustainability-Bond-for-Social-and-Environmental-Impact/default.aspx
9ESG Today, 17 settembre 2020 – Novartis Launches Healthcare Industry’s First Sustainability-Linked Bond Offering https://www.esgtoday.com/novartis-launches-healthcare-industrys-first-sustainability-linked-bond-offering/
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